lunedì 13 novembre 2017

Caso TARI: Adelfia tra i comuni che hanno sbagliato i calcoli?

I cittadini di diversi Comuni italiani, tra cui Milano, Genova, Napoli e Cagliari, hanno pagato negli ultimi 5 anni più del dovuto la Tari. Un errore nel computo della quota variabile della tassa comunale sui rifiuti ha fatto lievitare a dismisura il prelievo, in alcuni casi fino al doppio. E' stato il sottosegretario all'Economia Pier Carlo Baretta a svelare l'irregolarità. 
Cerchiamo di capire meglio come è avvenuto il raddoppio della quota variabile della Tari. La bolletta sulla spazzatura è composta da due voci:
  • la «quota fissa», per esempio 2 euro al metro quadrato
  • la «quota variabile», parametrata al numero di persone che abitano l’immobile (per esempio 100 euro per i single, 110 per le coppie e così via). Ciò serve a collegare l’importo totale alla quantità di rifiuti smaltiti, che cresce quando aumentano le persone.
  • Tutto il meccanismo va applicato una sola volta per ciascun immobile, sommando le superfici di abitazioni e pertinenze per la quota fissa e aggiungendo poi quella variabile. Invece la quota variabile viene ripetuta per garage, box e cantine; ciò ovviamente ha l’effetto di gonfiare il conto finale.
Veniamo al caso adelfiese. Come si evince dal piano finanziario scaricabile QUI, l'amministrazione comunale ha applicato una monomia per il calcolo della Tari che genera il meccanismo incriminato. Infatti la parte variabile sarebbe dovuta essere sommata alla parte fssa tenendo ben distinti i due criteri. Invece questo meccanismo ingenera un aumento della TARI ai possessori di pertinenze in quanto è come se indirettamente, per la parte variabile, venisse applicata due volte.
A dire la verità questo meccanismo proveniva direttamente dal MEF e il caos ingenerato non è direttamente imputabile ai Comuni.
Tuttavia, qualora quanto sostengo si rivelasse corretto, molti potrebbero essere i contribuenti con il diritto di chiedere il rimborso.
Di converso, la legge che introduceva la TARI. obbligava i comuni a finanziare totalmente con la tassa dei rifiuti l'intero servizio. Pertanto se qualcuno si troverà ad avere i rimborsi, altri si troveranno a pagare di più. Tuttavia , salvo interventi legislativi, i comuni si ritroveranno sostanzialmente con buchi di bilancio.
In attesa di una nota meglio esplicativa del MEF, sarebbe opportuno richiedere una dichiarazione della giunta sulla vicenda a tutela dell'amministrazione comunale e dei contribuenti

Antonio Di Gilio

martedì 7 novembre 2017

ILLUMINAZIONE PUBBLICA E LED - Gli Adelfiesi sono pronti?

Periferia Milano
Il comune di Adelfia si sta apprestando ad avviare un'innovazione nel sistema della illuminazione pubblica e il suo efficientamento energetico. Senza cadere nei tecnicismi amministrativi che non vuole essere l'oggetto del post, vorrei porre la questione dell'introduzione delle ultime tecnologie, ossia il LED senza le quali non si può parlare di efficientamento. Molti di voi probabilmente hanno già nelle proprie case questa nuova tecnologia ma ben diversa è l'applicazione a livello comunale.
I risparmi sono elevatissimi, ma è necessario preparare la popolazione a un cambio di visione e aspettativa.
CON LED                     SENZA LED
La tecnologia a LED seppur fornisce la stessa luminosità sul sistema stradale a differenza delle attuali lampade ha un fascio INcentrato sulle strade, non illuminando le facciate delle abitazioni.
Vi riporto a tal proposito quanto accaduto a Milano. Qui l'amministrazione comunale ha implementato su tutto il territorio la nuova tecnologia LED e la differenza è tale che perfino dallo spazio è possibile constatare il cambiamento di inquinamento luminoso come mostrato nella foto.
E' giusto il caso di mostrare alcune foto prima e dopo l'introduzione dei LED ed è possibile verificare come la situazione di luminosità sulle strade sia rimasto invariato. Altre foto sono visualizzabili andando su questo link

Tuttavia, come spostiamo lo sguardo dalle strade a un ambito più ampio, qualcuno potrebbe avere da obiettare di come la città sia al quanto buia. Chi ha visitato città come Berlino, oppure appunto Milano sa esattamente cosa intendo.
Porta Romana
A titolo puramente di esempio vi mostro una foto relativa a Porta Romana, sempre a Milano. Siamo praticamente in pieno centro a meno di 1 km dal Duomo, in una delle strade con maggior numero di locali. Come potete verificare, la strada è ben illuminata, ma come spostate l'occhio sugli edifici, questi restano totalmente al buio. E' possibile vedere in maniera chiarissima la luce che proviene dalla finestra dell'edificio a sinistra, dato dal contrasto con il "buio" dell'esterno. Gli edifici oltre il monumento sullo sfondo sono sostanzialmente al buio dato che il fascio di luce viene esclusivamente proiettato sulla strada evitando dispersioni ambientali.

Sia chiaro, la tecnologia LED è efficiente, consuma poco, fa risparmiare oltre il 50% dei consumi elettrici e ha costi di manutenzione ordinaria e straordinaria di molto inferiori. E' sicuramente auspicabile. Tuttavia è bene sapere esattamente di cosa stiamo parlando. Da un punto di vista psicologico non si discosta molto dall' introduzione della mobilità ciclabile.
Vi rimando a questo articolo di come molti milanesi non l'hanno presa benissimo, poco dopo l'introduzione dei LED

Antonio Di Gilio