Il bando dava in concessione, al privato che avesse presentato una proposta, tutta l'area con l'obbligo di provvedere alla realizzazione di una nuova struttura.
Il progetto prevedeva la creazione di una pizzeria/bar (l'ennesimo) e un'arena utile a spettacoli o eventi.
L'importo dell'operazione sarebbe oscillata intorno agli oltre 400.000,00 euro con l'accollo anche dei costi di gestione per i prossimi 30 anni.Il tutto condito dalla totale mancanza di condivisione su quello che i cittadini volevano per quell'area
Inutile dire che il bando è andato deserto, come alcuni Gufi avevano pronosticato.
Il mercato dell'economia reale è un buon allocatore delle risorse e ha decretato un sonoro NO GRAZIE. Ancora una volta la PA è distante dalla realtà e pensa che i privati ragionino come gli utilizzatori finali di pantalone.
Vi chiedo di seguire il ragionamento. Un investitore degno di questo nome, avrebbe dovuto investire 400.000,00 euro per una riqualificazione. Immaginiamo di ripartire il costo in 360 mensilità ( ossia 30 anni in mesi al fine di avere un parametro comprensibile). Il costo mensile pertanto si aggira intorno a Euro 1.200,00.
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Adesso vi domando, quale operatore economico il cui scopo è evidentemente quello di fare non dico il profitto, ma almeno avere un pareggio di bilancio,con 400.000 euro da spendere si sarebbe lanciato in questa operazione?
Ma la politica di oggi lo sappiamo è fatta da proclami e questa amministrazione è degna delle migliori società di marketing sulla piazza. Ormai quotidianamente ci propina immagine di futuristiche trasformazioni della città in CAD che poi vengono smentite dai fatti.
Inutile dire che, dato il degrado raggiunto dall'area, l'amministrazione ha dovuto provvedere al solito cottimo fiduciario per gli interventi. Per carità tutto regolare, ma se io privato devo spendere 30.000 euro faccio richiesta di un numero ragguardevole di preventivi.
La PA ai sensi del d.lgs. 22 aprile 2006, n. 163, art. 125, comma 8, ultimo periodo, può fermarsi al primo. Tanto paga sempre pantalone.
Antonio Di Gilio