Mancano meno di 7 giorni al referendum costituzionale. Di seguito un
sondaggio, anonimo, per chiedere ai cittadini adelfiesi cosa decideranno di votare e quindi se favorevoli o meno alla riforma.
domenica 27 novembre 2016
martedì 22 novembre 2016
Al referendum del 4 dicembre l'invito è per votare SI
Dopo un'attenta riflessione Adelfia on-line, almeno il sottoscritto, in merito al referendum costituzionale del 4 dicembre voterà SI e invita i suoi lettori per questa opzione
La scelta è stata difficile e seppur le singole obiezioni proposte dai promotori del NO siano in parte valide, complessivamente la riforma è a mio modesto avviso da accettare.
Le motivazioni sono varie e cercherò di essere sintetico.
1) Si mette fine al bicameralismo perfetto. Chi è nel settore della consulenza aziendale e per lavoro segue gli iter legislativi, vede in quel ping pong tra camere la ricerca di continui compromessi politici che rendono il nostro sistema legislativo pieno di commi e paragrafi. Questa modalità rende le norme incomprensibili anche per chi le scrive. Il problema infatti non è nella velocità nel fare le leggi, ma nella qualità delle stesse.
Un esempio dovrebbe far riflettere in merito. Legge sulle unioni civili e introduzione della stepchild adoption. Presente alla camera nella legge Cirinnà, dopo accordi con le opposizioni fino all'ultimo minuto.
E' bastato il mal di pancia di una parte dell'elettorato di un partito, per aver visto la stepchild adoption stralciata.
Risultato, legge monca (ora immaginate questa logica adottata in ogni legge amministrativa) e responsabilità politica non individuabile
2) Introduzione nel nostro ordinamento del referendum propositivo. Finalmente i cittadini non sono più chiamati solo ad abrogare leggi che non piacciono, ma possono proporre di fare le leggi, cosa diversa dalla semplice proposta di disegno di legge. In questo ultimo caso, il parlamento ha sempre insabbiato qualsiasi proposta. Infatti dal '48 a oggi nessuna proposta di iniziativa popolare è mai diventata poi legge. Nel caso del Referendum propositivo, i cittadini potranno presentare proposte di legge da sottoporre a referendum. Pensiamo ad esempio alla richiesta di vietare ai medici di essere contemporaneamente nel pubblico o nel privato o all'eliminazione dell'obiezione di coscienza. Le proposte sono infinite,
3) Referendum Abrogativo cambio dei quorum. Finalmente il sistema di calcolo non prevederà più che a votare vadano il 50%+1 del corpo elettorale ma la maggioranza di coloro che all'ultima tornata elettorale hanno votato. Pertanto chi decide di rimanere a casa e non vuole più votare non avrà più il potere di decidere indirettamente per gli altri. Esiste un SI e un NO e non si può usare l'astensione come un'arma per lasciare lo status quo. La legge sulla procreazione assistita dopo 10 anni, smontata pezzo pezzo dalla consulta, grida vendetta perchè per servire il Vaticano adesso siamo chiamati a risarcimenti milionari.
4) Ritorno in capo allo stato centrale del potere di legiferare su ambiente, territorio, energia ecc.
Per molti è visto come una dannazione. In realtà si tratta di tornare a prima della riforma del titolo V del 2001. Quello che per intenderci ha dato avvio alla creazione di 20 stati nello stato, con potere di legiferare (e sprecare) in maniera difforme. Nel Lazio per poter fare una professione serve un'iscrizione, previo corso, che in Puglia non serve e viceversa. Lascio al lettore capire il perchè.
Prima di iniziare un'attività non basta leggere la norma nazionale, ma bisogna vedere come una determinata regione ha predisposto l'iter, spesso prevaricando e aprendo contenziosi con lo stato centrale. PURA FOLLIA.
Non da ultimo non è possibile vedere una Regione Verde come la Puglia attaccata a una che fa del petrolio la sua fonte maggiore di introiti (Basilicata). Manca un disegno di fondo che crea disarmonie legislative ed economiche.
Non infierisco sulla questione sprechi a livello regionale di cui le cronache sono piene. Il titolo V e la sua riforma sono stati un fallimento. Non riconoscerlo significa essere in mala fede.
5) Eliminazione del CNEL e retribuzione dei consiglieri regionali controllati dallo stato centrale.
Fino a oggi abbiamo assistito a governi regionali che si alzavano gli stipendi a proprio piacimento, Con la riforma, gli stessi percepiranno retribuzioni in funzione di quello che percepisce il sindaco della città capoluogo. Quest'ultima retribuzione è legata a legge di valore nazionale in funzione della popolazione e quindi non è a discrezione di soggetti locali,
6) Meglio senatori con elezione di secondo livello (ossia nominati sul territorio in quanto consiglieri regionali o sindaci) piuttosto che scelti direttamente dai partiti con leggi elettorali disastrose. E in ogni caso i senatori non potranno più influire sulle leggi ordinarie, mentre avranno un peso solo per quelle costituzionali. In questo ultimo caso è evidente che è molto più improbabile che la maggioranza nazionale si riproporrà a livello locale,
Questi sono i punti, che più di altri hanno fatto propendere per il SI. Ovviamente non sono portatore di verità e probabilmente il 4 dicembre dimostrerà che sono minoranza.
Ma la coscienza mi inpone di essere onesto
Antonio Di Gilio
PS Non sono iscritto al PD nè faccio parte di poteri occulti
giovedì 17 novembre 2016
Ecotassa 2016: Adelfia subisce un aumento del 25%,
Pubblicato sul sito http://www.sit.puglia.it l'elenco regionale con le ecotasse aggiornate.
Dalla visualizzazione del file excel pubblicato QUI il 12/10/2016 (sito ufficiale) un dato salta al'occhio.
Adelfia ha visto aumentare l'aliquota dell'ecotassa da 5,17 eur/t a 6,97 eur/t con un aggravio del 25% rispetto al 2015.
Anche se l'aumento complessivo sarà "solo" tra i 10.000 e i 15.000 euro, lascia l'amaro in bocca scoprire che il nostro comune è tra i pochi in provincia di Bari a vedere un aumento della tassa tra il 2015-2016.
Segno del peggioramento dell'efficacia del servizio.
Antonio Di Gilio
mercoledì 16 novembre 2016
Cartelle per multe e tasse locali: anche per Adelfia sarà possibile rottamarle
Con il decreto legge fiscale, licenziato dalla Camera si apre l'opportunità della rottamazione delle cartelle di Equitalia.
In realtà il decreto in questione apre la possibilità di rottamare anche le cartelle di multe e tributi locali, anche per i comuni, come quello di Adelfia, che non si avvalgono di Equitalia.
"L’istanza di adesione per chiudere i conti con i concessionari della riscossione senza pagare sanzioni e interessi di mora, dovrà essere presentata entro il 31 marzo 2017. Limite che varrà anche per quanti hanno già depositato la domanda senza beneficiare delle modifiche parlamentari al decreto legge. Tra queste la possibilità di saldare in cinque rate anziché in quattro versando il 70% nel 2017 e il restante 30% nel 2018 e comunque entro il mese di settembre. Si apre poi la strada anche alle multe e ai tributi dei 4.500 Comuni che oggi non riscuotono più con Equitalia. "
In attesa dell'approvazione anche in Senato, si stabilisce una parità di trattamento tra contribuenti con cartelle nei confronti di Equitalia e coloro che al contrario hanno problemi con altri enti di riscossione
Antonio Di Gilio
lunedì 14 novembre 2016
Dal 15 novembre 2016 torna l'obbligo di catene a bordo. Attenti quando andate all'Auchan
Scatta dal 15 novembre l'obbligo di circolazione con pneumatici invernali o catene a bordo. La Direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16 gennaio 2013 lo prevede per un periodo che va dal 15 di novembre al 15 di aprile. E' consentita una estensione temporale del periodo per strade o tratti che presentano condizioni climatiche particolari come ad esempio le strade di montagna a quote particolarmente alte. E' il caso della Regione Valle d'Aosta dove l'ordinanza vale tra il 15 ottobre al 15 aprile. Le ordinanze si applicano ai veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote ed i motocicli che, però, non possono circolare in caso di neve o ghiaccio sulla strada.
Anche se alle nostre latitudini vedere la neve è cosa assai rara, c'è un tratto delle strade che noi adelfiese utilizziamo frequentemente dove ricade l'obbligo.
E' il tratto della Bari-Taranto dal Bari-Centro in poi dove potrete rilevare il relativo segnale di obbligo.
Pertanto l'uscita di Casamassima utile per l'accesso all'Auchan è spesso pattugliata dalla polizia locale che, da quanto segnalato, spesso commina, correttamente la relativa sanzione.
Sanzione che è anche relativamente salata e può arrivare a oltre 300 euro
Pertanto Adelfia-online invita tutti a munirsi di catene a bordo delle auto e a guidare con prudenza
Antonio Di Gilio
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