E' la risposta fornita a un'interrogazione posta dai consiglieri di opposizione dalla giunta Cosola che pubblichiamo integralmente.
Tuttavia, alla domanda su quali attività questa amministrazione si sta adoperando in merito alla tumulazione degli adelfiesi, la risposta è disarmante: si rimanda ai responsabili per maggiori chiarimenti. Tradotto dal burocratichese all'italiano, non lo sappiamo.
Come riporta sempre il documento esistono due tipologie di concessione una di 60 anni e una perpetua. In questo ultimo caso solo i familiari dei defunti possono liberarle dietro propria rinuncia.
Adesso facciamo i conti della serva.
Il Comune di Adelfia ha avuto una popolazione perennemente in crescita ormai da 40 anni, passata da meno di 10.000 dei primi anni 80 ai 17.000 di oggi (+70%).
Andando a ritroso ai primi anni 60, la popolazione è stata circa la metà di quella attuale e ammettendo che tutte le concessioni di allora fossero di 60 anni, i posti che oggi si libererebbero sarebbero la metà delle necessità attuali.
Semplificando, secondo i dati ISTAT nel 2018 ad Adelfia sono morti 149 persone (circa 13 al mese). Considerando che nel 1958 con una popolazione pari alla metà di quella attuale fossero morte 75 persone (non realistico considerando che nel 1959 la popolazione era nettamente piu' giovane), oggi i loculi liberabili sarebbero appunto 75.
Pertanto, i loculi disponibili nel 2019-2020 sono sostanzialmente circa 95 (75 liberabili piu' 30 disponibili), non in grado di sopperire alla media dei decessi (149) del 2018 .
In altre parole senza un investimento immediato nei servizi cimiteriali nel giro di un biennio, gli adelfiesi non avranno spazio per essere seppelliti. Augurando a tutti 100 anni di salute, invito la popolazione a opzionare per la cremazione
Antonio Di Gilio