L'ultimo mio post dal titolo "Raccolta differenziata: i numeri nascondono un FLOP. Altro che straordinario 36%." ha acceso il dibattito politico locale sull'efficenza del servizio e sui presunti colpevoli.
Lo stesso sindaco dopo un suo post dove parlava di eccezionalità dei dati, ha dovuto aggiustare il tiro segnalando effettivamente le carenze.
Tuttavia, nello scarica barile generale, in cui si indicano i cittadini "sporcaccioni" come veri colpevoli, si dimenticano le responsabilità oggettive.
Innanzitutto vorrei far notare che i cittadini "sporcaccioni" non sono un'invenzione dell'ultimo mese. Esistono sin dalla notte dei tempi e quindi, un'amministrazione lungimirante avrebbe dovuto tenerne conto sin da subito (appena insediata) invece di scendere dal pero nel giugno 2014
Si è creduto che i "cittadini incivili" forse per scienza infusa o per non si sa quale forma di rispetto verso questa amministrazione improvvisamente diventassero ligi e civili?
Ma passiamo a quelle chea mio avviso dimostrano le mancanze oggettive e una certa approssimatività nel lancio del servizio. Sorvolo sulla mancata apertura dell'isola ecologica, il cui effetto immediato è stato il crollo della raccolta dei rifiuti ingombranti
Innanzittutto, basta andare sul sito del Comune di Adelfia per constatare ben tre variazioni al calendario della raccolta, fatto quanto meno discutibile che produce certamente risentimento anche nei cittadini volenterosi.
Ma se andiamo a indagare più in profondità si scoprono evidenze quanto meno stucchevoli.
In data 29 aprile 2014, un giorno lavorativo prima che si avviasse il servizio di raccolta rifiuti, viene sottoscritto, con affidamento diretto, il contratto con la TERSANPuglia, per il conferimento dell'umido.(scarica QUI)
Di questa sottoscrizione dell'ultimo minuto di sicuro la TRADECO non ha alcuna colpa.
Infatti nel contratto di appalto del luglio 2011 era ben esplicitato che era compito dell'amministrazione comunale provvedere alla sottoscrizione di apposita convenzione.
Nel maggio 2013, il comune pertanto a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, firma il contratto con la TRADECO e ha impiegato un anno, giusto un giorno prima dell'inizio del servizio per provvedere alla sottoscrizione del contratto.
Sarebbe utile sottolineare ai lettori che questo accordo non è per nulla secondario. La raccolta e il conferimento dell'umido è sicuramento la voce più importante del servizio per due ragioni:
1) il conferimento dell'umido ha un costo elevato , che varia in base alla tipologia dai 90 ai 20 euro, contro i 125 euro della semplice discarica.
2) L'umido è la frazione più importante da recuperare in un sistema che si rispetti. A Rutigliano il 50% dell'RSU appartiene a questa componente
Il ritardo con cui si è andato a sottoscrivere la convenzione con la TERSANPuglia ha obbligato il dirigente, vista l'urgenza, a firmare un affidamento diretto preventivando un costo di circa 50.000 euro.
Questo valore, tuttavia è al quanto dubbio se andiamo a leggere il capitolato della TRADECO.
La società mira infatti a recuperare, (pag.11 del contratto ) circa 2.200 tonnellate a regime di umido e organico. Considerando un valore medio di costo a tonnellata per il conferimento presso la TERSANPuglia delle tre tipologie di umido pari a 60 euro, arriviamo a 132.000 euro. Sulla vicenda ho fatto richiesta via PEC al dirigente per avere delucidazioni in merito. Non mi ritengo di essere infallibile e potrei sbagliare.
Tuttavia, il ritardo con il quale si è affrontata la questione la dice lunga su quali e quante responsabilità abbia questa amministrazione che ormai conun atto disperato spolvera vecchie foto di degrado della vecchia amministrazione per mitigare le difficoltà della situazione
Su questo punto voglio essere chiaro. L'amministrazione Antonacci ha preso il 60% alle scorse elezioni grazie anche allo stato pietoso in cui versava Adelfia.
Riproporre quel disastro per dare un metro a questo, segnala una volta di più che è ora di andare a casa
Antonio Di Gilio
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