Le istituzioni pubbliche dirottano alle Chiese, cattolica in testa, ingenti
somme di denaro sottraendole ai bilanci pubblici: alcuni di questi
finanziamenti sono noti, seppur superficialmente, come l’Otto per mille. Altri sono invece ignoti ai più.
Tra questi ultimi spicca una tassa occulta che una legge dello Stato prevede possa essere stornata a vantaggio delle Opere relative a chiese ed edifici per servizi religiosi.
Si tratta di un’importante fetta degli oneri di urbanizzazione
secondaria che i Comuni italiani, a discrezione, regalano alla Chiesa
Cattolica, talvolta anche ad altre chiese, sottraendo così fondi spesso
di vitale importanza per servizi pubblici quali asili nido, edilizia
scolastica, servizi sociali.
Eppure i Comuni non sono affatto obbligati versare alle Chiese questi fondi che, secondo una sentenza del TAR,
non sono neppure dovuti a chi già gode del privilegio dell’Otto per
mille.
Il Comune di Adelfia dal 1996 al 2011 ha versato secondo questo meccanismo all'Arcidiocesi Bari-Bitonto l'ammontare di € 132.631,70, come da comunicazione dell'ente ecclesiastico che puoi scaricare QUI.
Denaro che è stato speso per le ristrutturazioni degli edifici di culto del comune. Insomma, di fatto ogni volta che qualcuno costruisce un immobile che sia credente o meno, paga questa tassa alla chiesa cattolica.
Nel resto del mondo sono i fedeli che direttamente pagano le proprie congregazioni staccando l'assegno. In Germania, si paga direttamente in busta paga la Kirchensteuer, una "tassa" sull'appartenenza alla confessione religiosa. Insomma "credo e quindi pago".
Si dirà: «Che sarà mai, pochi spiccioli…». Beh, moltiplicate per 8.101 (il numero dei Comuni italiani) e anche una piccola elemosina diventa una grossa cifra.
Insomma, un altro fulgido esempio di come la solfa dei "soldi non ci sono" è solo quando si tratta delle scuole dei nostri figli che cadono a pezzi, oppure per il servizio del Taxi per l'anziano.
Per la remissione dei peccati gli spazi in bilancio si trovano sempre
Antonio Di Gilio
Nessun commento:
Posta un commento