Il Consiglio comunale del 13 dicembre ha visto le pesanti assenze dei consiglieri Caradonna, Costantini e Zella. Il sindaco ammette: “Sfilacciamenti nella maggioranza”. Quali sono i motivi dietro questa spaccatura?
Da tempo giravano voci di alcuni scricchiolii nella
maggioranza che sostiene il sindaco Giuseppe Cosola. Queste voci sono state
confermate dal Consiglio comunale svoltosi il 13 dicembre, al quale i
consiglieri Caradonna, Costantini e Zella non hanno partecipato, lasciando la
maggioranza senza il numero legale per dare il via alla seduta. In soccorso
dell’amministrazione comunale è giunto il consigliere Caringella che ha deciso
di non abbandonare l’aula, consentendo il regolare svolgimento di un Consiglio
comunale particolarmente atteso. Tra i punti all’ordine del giorno, infatti, vi
era l’approvazione della richiesta in concessione d’uso alla Regione Puglia del
nuovo cavalca ferrovia, la cui apertura è attesa da diversi anni dagli adelfiesi
e che, a questo punto, dovrebbe avvenire a breve. La permanenza del consigliere
Caringella in aula ha fatto poi desistere il resto dell’opposizione
dall’abbandono. Il punto sul cavalca ferrovia è stato quindi approvato da tutti
i consiglieri all’unanimità.
L’amministrazione, con il soccorso dell’opposizione, ha
dunque superato questo primo scoglio. Ma adesso potrebbero aprirsi scenari
inaspettati. Lo stesso sindaco Cosola, in un suo intervento durante la seduta,
ha sostanzialmente confermato la crisi parlando di “sfilacciamenti nella
maggioranza”. Tali sfilacciamenti erano stati già evidenziati nei mesi scorsi,
quando i consiglieri Costantini e Zella hanno abbandonato la lista Cosola
Sindaco ed il consigliere Caradonna ha lasciato Italia Semplice, confluendo
insieme nel gruppo misto.
La rottura appare ormai evidente, e il Sindaco dovrà
necessariamente correre ai ripari per scongiurare una prematura fine del suo
mandato già nei prossimi mesi. L’amministrazione Cosola è ormai giunta alla
metà del suo corso, e presto sapremo se il Sindaco adopererà il classico
“rimpasto” della Giunta, sostituendo uno o più assessori. A tal proposito,
l’eventuale nomina di nuovi assessori potrebbe darci degli indizi sulla rottura
avvenuta tra maggioranza e gruppo misto aiutandoci a capire di che natura sono
i problemi sorti.
A questo punto è lecito chiedersi quali siano i motivi di
questa rottura. Potrebbe essere il caso anche di fare un passo indietro e
provare a riflettere sui motivi che potrebbero aver portato i consiglieri in
questione a lasciare i rispettivi gruppi di origine, poiché nessuno di loro ha
fornito al Consiglio spiegazioni politiche alla loro scelta. È altrettanto
singolare come il gruppo misto, che non è un vero gruppo politico, si stia
muovendo in maniera tanto compatta. Cosa accomuna quindi questi consiglieri?
Perché hanno lasciato i rispettivi gruppi di appartenenza? Perché adesso hanno
fatto mancare il numero legale? Se non condividevano la linea amministrativa
del Sindaco, perché non hanno sollevato la questione sul piano politico? Perché
hanno atteso la metà del mandato scegliendo di non presentarsi in Consiglio con
l’intento di nuocere all’amministrazione? Forse hanno fatto delle richieste
particolari che il Sindaco ha, almeno per adesso, respinto? Vedremo cosa
accadrà nelle prossime settimane.
Antonio Di Gilio
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