Purtroppo non è stato così con le agevolazioni TARI che i contribuenti avevano diritto di chiedere nel termine del 30 giugno 2019, ma non gli è stato permesso.
Come nel mio precedente post
TARI 2019 - ai contribuenti non è permesso ottenere le agevolazioni
segnalavo che
La dichiarazione va fatta ogni anno (art 26 comma 4) e come previsto dall'art. 33 comma 2 le denunce che danno diritto alla riduzione innanzi richiamata va presentata entro il 30 giugno dell'anno successivo al verificarsi dell’evento modificativo ovvero dell’anno in corso e per il quale si richiede il beneficio.
Tuttavia la delibera che approvava il Piano Finanziario TARI 2019 con data 27.03.2019, modificava la data per la presentazione delle dichiarazioni per ottenere le riduzioni, portandola dal 30 giugno al 15 marzo.
Di fatto, tutti i contribuenti che quest'anno avevano diritto ad ottenere le agevolazioni, sono stati messi nella condizione di non poterle richiedere.
La delibera ha infatti spostato la data, anticipandola, per richiedere le riduzioni, addirittura a data precedente a quella di approvazione della stessa.
Tuttavia, essendo la data inserita all'interno di un regolamento, è opinione dello scrivente, che la delibera che modifica la data di presentazione di richieste agevolative sia nulla nella parte che indica la scadenza.
Andrebbe infatti modificato il regolamento mediante apposita delibera di modifica del testo.
A questo si aggiunge un ulteriore errore istituzionale che invece inseriva un'ulteriore data al 23.04.2019 come indicato al seguente link
A questo si aggiunge un ulteriore errore istituzionale che invece inseriva un'ulteriore data al 23.04.2019 come indicato al seguente link
L'amministrazione dopo il mio post, nonostante le mie rimostranze inviate per PEC, ha dato picche mediante comunicazioni sostenendo che sostanzialmente stavo prendendo un granchio.
A questo punto ho deciso di fare esposto presso il Garante del Contribuente in data 21 giugno.
Il Garante ha provveduto a contattare l'amministrazione la quale ha risposto con contro-deduzionii.
In data odierna (25.02.2020) arriva la risposta dal Garante (qui il documento) e dichiara che il granchio lo ha preso l'Amministrazione Comunale. La risposta fornita è imbarazzante per i nostri amministratori
"L'esposto del Di Gilio appare fondato. Innanzitutto è da escludere che il Comune di Adelfia nell'esercizio della sua potestà regolamentare..... potesse stabilire un termine per gli adempimenti a carico dei contribuenti con scadenza anteriore al provvedimento... per ragione di coerenza e ragionevolezza. Pertanto è da ritenere affetto da nullità/inesistenza il termine del 15 marzo, già scaduto alla data del 27 marzo..."
Il Garante è duro. Sostanzialmente il Comune è stato non solo irragionevole ma ha varcato i poteri a lui attribuiti.
Inoltre da il colpo di grazia sostenendo che il goffo tentativo adoperato per mettere una toppa è risultata peggio del buco senza aver rispettato nemmeno le basi del diritto amministrativo
In definitiva il Comune deve chiedere scusa e provvedere a dare ai contribuenti la possibilittà di richiedere le agevolazioni che nel 2019 non erano state date
Antonio Di Gilio