Le Primarie adelfiesi si chiudono con la vittoria di misura di Emiliano, inseguito da Stefano.
A distanza Minervini sostenuto dalla minoranza PD locale.
Questi i risultati:
Votanti: 746
Emiliano: 301 (40%)
Stefano: 264 (36%)
Minervini: 176 ( 24%)
Bianche/nulle: 5
N.B. il dato potrebbe subire alcune variazioni
domenica 30 novembre 2014
martedì 18 novembre 2014
Caro elettore adelfiese di centro-sinistra, se il SILENZIO è inaccetabile alle primarie ANNULLA la tua scheda
Il 30 novembre, VAI A VOTARE, ma ricorda hai una quarta opzione per fare sentire la tua voce contro il silenzio della giunta Antonacci, mettere una grande X sulla scheda.
Mancano pochi giorni alle Primarie del centro-sinistra per l'elezione del candidato governatore della Regione Puglia che chiamerà i pugliesi al voto fra qualche mese.
I tre candidati sono l'ex sindaco di Bari, Michele Emiliano, l'assessore Guglielmo Minervini e per la quota SEL Dario Stefano.
Tuttavia, le Primarie di fatto, oltre che un sistema democratico di selezione della classe politica, sono anche una cartina di tornasoleper sottolineare il peso elettorale locale dei vari gruppi politici.Alle ultime regionali votarono circa 1200 persone, mentre per quelle dei candidati del senato (solo elettori PD) furono circa 800.
A differenza di tanti disfattisti che rivendicano il diritto di non votare in quanto alla fine "sono tutti uguali e non ne vale la pena", io ritengo che in politica i segnali siano importanti.
Generalmente, le schede nulle e bianche, soprattutto alle primarie, non raggiungono mai nemmeno lo 0,5%.
Dopo quasi un mese, il sindaco Antonacci continua a non rispondere alla domanda posta dal blog ( il contatore) e da molti cittadini sul proprio interesse a concorrere o meno alle prossime elezioni regionali.
Infatti, il problema è dirimente. Se nulla si può sindacare sulle legittime prospettive di crescita politica ( la vicenda del tentativo di diventare senatore è ormai nota), politicamente avremmo da recriminare in quanto questo passerebbe attraverso nuove elezioni anche per Adelfia ( con costi per la collettività) se non addirittura il rischio di un commissariamento.
Il giornale TAG Magazine, ha prontamente richiesto un'intervista al sindaco e al consigliere Cistulli, ma purtroppo la prima data utile accettata è quella del 5 dicembre. Non traggo conclusioni sul fatto che questa data è successiva alla data delle primarie.
Purtroppo il silenzio ha riguardato tutta la giunta e i partiti che sostengono l'attuale governo cittadino e della serie "errare è umano, perserverare è diabolico" hanno nuovamente come gli struzzi messo la testa sotto la sabbia e attendono passivamente l'evolversi della situazione. In fondo se si rischia il voto, meglio non inimicarsi qualcuno.
Pertanto, anche se con una certezza matematica, questa mia proposta cadrà nel vuoto ( ma la speranza è l'ultima a morire), invito gli elettori del centro-sinistra adelfiese a recarsi alle urne per le primarie e di dare un segno politico tangibile a chi vi dovrebbe rappresentare nel vostro comune. ANDATE AL SEGGIO E ANNULLATE LA SCHEDA.
La valenza politica sarà tutta locale e nulla avrà a che vedere con i risvolti regionali
Se loro sono per il silenzio, per gli elettori è il momento che con lo strumento del voto ALZINO LA VOCE.
Antonio Di Gilio
Mancano pochi giorni alle Primarie del centro-sinistra per l'elezione del candidato governatore della Regione Puglia che chiamerà i pugliesi al voto fra qualche mese.
I tre candidati sono l'ex sindaco di Bari, Michele Emiliano, l'assessore Guglielmo Minervini e per la quota SEL Dario Stefano.
Tuttavia, le Primarie di fatto, oltre che un sistema democratico di selezione della classe politica, sono anche una cartina di tornasoleper sottolineare il peso elettorale locale dei vari gruppi politici.Alle ultime regionali votarono circa 1200 persone, mentre per quelle dei candidati del senato (solo elettori PD) furono circa 800.
A differenza di tanti disfattisti che rivendicano il diritto di non votare in quanto alla fine "sono tutti uguali e non ne vale la pena", io ritengo che in politica i segnali siano importanti.
Generalmente, le schede nulle e bianche, soprattutto alle primarie, non raggiungono mai nemmeno lo 0,5%.
Dopo quasi un mese, il sindaco Antonacci continua a non rispondere alla domanda posta dal blog ( il contatore) e da molti cittadini sul proprio interesse a concorrere o meno alle prossime elezioni regionali.
Fenomenologia del silenzio. Sindaco Antonacci vuole fare il consigliere regionale SI o NO?
Infatti, il problema è dirimente. Se nulla si può sindacare sulle legittime prospettive di crescita politica ( la vicenda del tentativo di diventare senatore è ormai nota), politicamente avremmo da recriminare in quanto questo passerebbe attraverso nuove elezioni anche per Adelfia ( con costi per la collettività) se non addirittura il rischio di un commissariamento.
Il giornale TAG Magazine, ha prontamente richiesto un'intervista al sindaco e al consigliere Cistulli, ma purtroppo la prima data utile accettata è quella del 5 dicembre. Non traggo conclusioni sul fatto che questa data è successiva alla data delle primarie.
Purtroppo il silenzio ha riguardato tutta la giunta e i partiti che sostengono l'attuale governo cittadino e della serie "errare è umano, perserverare è diabolico" hanno nuovamente come gli struzzi messo la testa sotto la sabbia e attendono passivamente l'evolversi della situazione. In fondo se si rischia il voto, meglio non inimicarsi qualcuno.
Pertanto, anche se con una certezza matematica, questa mia proposta cadrà nel vuoto ( ma la speranza è l'ultima a morire), invito gli elettori del centro-sinistra adelfiese a recarsi alle urne per le primarie e di dare un segno politico tangibile a chi vi dovrebbe rappresentare nel vostro comune. ANDATE AL SEGGIO E ANNULLATE LA SCHEDA.
La valenza politica sarà tutta locale e nulla avrà a che vedere con i risvolti regionali
Se loro sono per il silenzio, per gli elettori è il momento che con lo strumento del voto ALZINO LA VOCE.
Antonio Di Gilio
domenica 16 novembre 2014
A paghèt???
Torno a scrivere sul blog che ho creato insieme ad Antonio, parlando di un fatto personale, ma non troppo, perché poteva capitare a chiunque.
Ieri ho visto alcune copie di un calendario 2015 dedicato alla festa di San Trifone, distribuito dal Comitato Feste. Ho sfogliato le varie pagine, trovando tante belle foto d'epoca e, con sorpresa, anche alcune in cui è presente mio nonno, il pirotecnico Luigi Gargano. Le foto erano quelle che io stesso ho consegnato al Comitato, senza conoscere l'uso che ne avrebbero fatto, quando un membro mi ha chiesto un aiuto.
Infatti, a fine calendario, ho trovato un ringraziamento anche per me per il contributo dato. Solo il cognome, per scrivere il nome si sprecava troppo inchiostro.
Mi è stata offerta una copia da una persona che l'aveva ricevuta, ma ho rifiutato rispondendo che l'indomani sarei andato direttamente al Comitato a chiederne qualcuna. Così ho fatto.
Questa mattina sono passato in Corso Umberto I e ho visto il locale aperto. Ho parcheggiato l'auto e ci sono entrato. Dopo una breve attesa, ho chiesto ai signori presenti qualche copia del calendario. La risposta, non troppo inaspettata a dire la verità, è stata un secco "Hai pagato?". La risposta l'avevo già pronta:
"Veramente no" - dico - "però penso di aver dato comunque un contributo con le foto che vi ho dato e che avete inserito nel calendario. Avete scritto pure il ringraziamento sull'ultima pagina.".
L'uomo non ne ha voluto sapere: "Se non hai dato niente non posso dartelo. Le copie sono solo per chi ha dato qualcosa, se avanzano te li posso dare.".
Ho chiesto ancora se proprio non fosse possibile averlo e a quel punto l'uomo ha scosso la testa, dicendo un "Poi te lo porto." che puzzava di uno di quei "Le faremo sapere." che vengono detti ai colloqui di lavoro. A quel punto ho girato le spalle e sono andato via.
Almeno una copia pensavo di meritarmela, ma secondo loro no. A questo punto potevano pure risparmiarsi il ringraziamento fasullo. E' naturale che, visto il trattamento, da adesso in avanti da me potranno aspettarsi questo:
Ero già abbastanza incazzato dopo aver saputo, esattamente il 13 novembre sera, che il tradizionale colpo di cannone notturno del 10 novembre era dedicato alla memoria di mio nonno e suo fratello, leggendolo sul manifesto. Avvisare la famiglia era evidentemente superfluo.
Circa tre mesi fa, fui invitato dal Presidente ad entrare a far parte del Comitato. Lasciai la risposta in sospeso, ma adesso ho deciso: NO, GRAZIE. SONO DIVERSO DAL COMITATO.
Chiudo lasciando un consiglio ai posteri. D'ora in poi, quando date qualcosa a qualcuno, allegategli sempre una banconota da 50 euro: state certi che di voi almeno si ricorderà.
Vincenzo Prudente
Ieri ho visto alcune copie di un calendario 2015 dedicato alla festa di San Trifone, distribuito dal Comitato Feste. Ho sfogliato le varie pagine, trovando tante belle foto d'epoca e, con sorpresa, anche alcune in cui è presente mio nonno, il pirotecnico Luigi Gargano. Le foto erano quelle che io stesso ho consegnato al Comitato, senza conoscere l'uso che ne avrebbero fatto, quando un membro mi ha chiesto un aiuto.
Infatti, a fine calendario, ho trovato un ringraziamento anche per me per il contributo dato. Solo il cognome, per scrivere il nome si sprecava troppo inchiostro.
Mi è stata offerta una copia da una persona che l'aveva ricevuta, ma ho rifiutato rispondendo che l'indomani sarei andato direttamente al Comitato a chiederne qualcuna. Così ho fatto.
Questa mattina sono passato in Corso Umberto I e ho visto il locale aperto. Ho parcheggiato l'auto e ci sono entrato. Dopo una breve attesa, ho chiesto ai signori presenti qualche copia del calendario. La risposta, non troppo inaspettata a dire la verità, è stata un secco "Hai pagato?". La risposta l'avevo già pronta:
"Veramente no" - dico - "però penso di aver dato comunque un contributo con le foto che vi ho dato e che avete inserito nel calendario. Avete scritto pure il ringraziamento sull'ultima pagina.".
L'uomo non ne ha voluto sapere: "Se non hai dato niente non posso dartelo. Le copie sono solo per chi ha dato qualcosa, se avanzano te li posso dare.".
Ho chiesto ancora se proprio non fosse possibile averlo e a quel punto l'uomo ha scosso la testa, dicendo un "Poi te lo porto." che puzzava di uno di quei "Le faremo sapere." che vengono detti ai colloqui di lavoro. A quel punto ho girato le spalle e sono andato via.
Almeno una copia pensavo di meritarmela, ma secondo loro no. A questo punto potevano pure risparmiarsi il ringraziamento fasullo. E' naturale che, visto il trattamento, da adesso in avanti da me potranno aspettarsi questo:
Ero già abbastanza incazzato dopo aver saputo, esattamente il 13 novembre sera, che il tradizionale colpo di cannone notturno del 10 novembre era dedicato alla memoria di mio nonno e suo fratello, leggendolo sul manifesto. Avvisare la famiglia era evidentemente superfluo.
Circa tre mesi fa, fui invitato dal Presidente ad entrare a far parte del Comitato. Lasciai la risposta in sospeso, ma adesso ho deciso: NO, GRAZIE. SONO DIVERSO DAL COMITATO.
Chiudo lasciando un consiglio ai posteri. D'ora in poi, quando date qualcosa a qualcuno, allegategli sempre una banconota da 50 euro: state certi che di voi almeno si ricorderà.
Vincenzo Prudente
mercoledì 12 novembre 2014
Contro l'estorsione. I cittadini ci mettano la faccia, gli esercenti il coraggio, il comune i soldi
Propongo l'esenzione dalla TARI, l'IMU e la TASI per i commercianti che denunciano
Ciclicamente il comune di Adelfia e tutti i comuni limitrofi salgono agli onori della cronaca per vicende relative al racket delle estorsioni.
Ultima in ordine cronologico è la notizia di un commerciante taglieggiato, non da una, non da due, ma addirittura da tre famiglie.
Addirittura ha dovuto subire un attentato dinamitardo, il cui video ha spopolato sulle edizioni on-line di numerose testate giornalistiche
Tuttavia mi è difficile credere che questo commerciante fosse l'unico a dover subire una tale angheria e soppruso addirittura da tre soggetti diversi.
Ancora più pericoloso a mio avviso è constatare che sotto ai post che dentro Facebook riportavano la notizia, pochissimi fossero i commenti dei cittadini che evidentemente ben si guardano da esporsi su tale vicenda.
E' evidente che non si può chiedere ai commercianti di farsi coraggio e denunciare, se il cittadino addirittura sorvola sull'accaduto e non si esprime sulla vicenda.
Magari scriviamo chilometri di commenti sotto il don di turno che va su una giostra, ma omettiamo scientemente quello che accade nel nostro paese.
Il pizzo danneggia l'economia, il pizzo toglie posti di lavoro, il pizzo distrugge le famiglie.
Con questo post invito i cittadini adelfiesi a fare un gesto di responsabilità e di prendere una posizione mettendo sui propri profili, fino al 20 novembre l'immagine dell'associazione ADDIO PIZZO che potete scaricare QUI. Più cittadini dimostreranno di essere fattivamente vicini alla causa, magari più commercianti sapranno di non essere soli.
L'invito va anche al Sindaco Vito Antonacci e a tutti gli esponenti politici locali e avanzo loro una proposta.
Esenzione da tutte le tasse comunali per 2/3/5 anni per i commercianti che decideranno di denunciare i propri aguzzini e che il Comune si metta parte civile nelle eventuali cause.
Io scometto sulle persone. Voi?
Antonio Di Gilio
Ciclicamente il comune di Adelfia e tutti i comuni limitrofi salgono agli onori della cronaca per vicende relative al racket delle estorsioni.
Ultima in ordine cronologico è la notizia di un commerciante taglieggiato, non da una, non da due, ma addirittura da tre famiglie.
Addirittura ha dovuto subire un attentato dinamitardo, il cui video ha spopolato sulle edizioni on-line di numerose testate giornalistiche
Tuttavia mi è difficile credere che questo commerciante fosse l'unico a dover subire una tale angheria e soppruso addirittura da tre soggetti diversi.
Ancora più pericoloso a mio avviso è constatare che sotto ai post che dentro Facebook riportavano la notizia, pochissimi fossero i commenti dei cittadini che evidentemente ben si guardano da esporsi su tale vicenda.
E' evidente che non si può chiedere ai commercianti di farsi coraggio e denunciare, se il cittadino addirittura sorvola sull'accaduto e non si esprime sulla vicenda.
Magari scriviamo chilometri di commenti sotto il don di turno che va su una giostra, ma omettiamo scientemente quello che accade nel nostro paese.
Il pizzo danneggia l'economia, il pizzo toglie posti di lavoro, il pizzo distrugge le famiglie.
Con questo post invito i cittadini adelfiesi a fare un gesto di responsabilità e di prendere una posizione mettendo sui propri profili, fino al 20 novembre l'immagine dell'associazione ADDIO PIZZO che potete scaricare QUI. Più cittadini dimostreranno di essere fattivamente vicini alla causa, magari più commercianti sapranno di non essere soli.
L'invito va anche al Sindaco Vito Antonacci e a tutti gli esponenti politici locali e avanzo loro una proposta.
Esenzione da tutte le tasse comunali per 2/3/5 anni per i commercianti che decideranno di denunciare i propri aguzzini e che il Comune si metta parte civile nelle eventuali cause.
Io scometto sulle persone. Voi?
Antonio Di Gilio
martedì 4 novembre 2014
Tassa rifiuti 2014: La TARI riconferma le stesse aliquote della TARES 2013
CALCOLA QUANTO PAGHERAI
Anche quest'anno il blog vi fornisce un utile file excel
Il consiglio comunale ha approvato il piano finanziario per la TARI riconfermando le aliquote adottate si per le utenze domestiche sia non domestiche della TARES 2013.
Ovviamente il file è a titolo puramente dimostrativo e non vuole essere strumento per avere l'importo reale da pagare.
Il suo uso è al quanto semplice. Nel primo foglio "utenze domestiche" basterà inserire il numero di componenti del nucleo familiare e la superficie occupata. Immediatamente vi sarà indicato l'importo della TARI. Ho inserito anche i dati del 2012 per ottenere un confronto con la TARSU.
Il confronto della TARES non è stato possibile mantenerlo considerato che parte della tassa è stata trasferita nella nuova TASI su cui vi invito a leggere l'articolo precedente:
"TASI: Le famiglie numerose pagheranno fino a 40 volte in più rispetto all'IMU del 2012"
Nel secondo foglio "utenze non domestiche", invece, dovrete inserire la categoria dell'attività economica e la superficie. Le formule inserite provvederanno a calcolare la TARI.
Ovviamente,vanno inseriti anche i giorni di effettivo utilizzo dell'immobile.
E' prevista una riduzione pari al 30% della tassa sulle utenze domestiche:
Scarica il file "Calcola TARI"
Antonio Di Gilio
Anche quest'anno il blog vi fornisce un utile file excel
Il consiglio comunale ha approvato il piano finanziario per la TARI riconfermando le aliquote adottate si per le utenze domestiche sia non domestiche della TARES 2013.
Ovviamente il file è a titolo puramente dimostrativo e non vuole essere strumento per avere l'importo reale da pagare.
Il suo uso è al quanto semplice. Nel primo foglio "utenze domestiche" basterà inserire il numero di componenti del nucleo familiare e la superficie occupata. Immediatamente vi sarà indicato l'importo della TARI. Ho inserito anche i dati del 2012 per ottenere un confronto con la TARSU.
Il confronto della TARES non è stato possibile mantenerlo considerato che parte della tassa è stata trasferita nella nuova TASI su cui vi invito a leggere l'articolo precedente:
"TASI: Le famiglie numerose pagheranno fino a 40 volte in più rispetto all'IMU del 2012"
Nel secondo foglio "utenze non domestiche", invece, dovrete inserire la categoria dell'attività economica e la superficie. Le formule inserite provvederanno a calcolare la TARI.
Ovviamente,vanno inseriti anche i giorni di effettivo utilizzo dell'immobile.
E' prevista una riduzione pari al 30% della tassa sulle utenze domestiche:
- per le famiglie con un reddito ISEE inferiore a 10.000 euro
- per famiglia con un portatore di handicap al 100% e un ISEE non superiore a 15.000 euro
- da soggetti che occupano l' immobile ma residenti all'estero
Scarica il file "Calcola TARI"
Antonio Di Gilio
TASI: Le famiglie numerose pagheranno fino a 40 volte in più rispetto all'IMU del 2012
Famiglie prima escluse, adesso dovranno passare alla cassa
Anche il consiglio comunale adelfiese è chiamato a discutere e deliberare sulle nuove tasse comunali appartenenti alla IUC.
Per coloro a dieta di imposte locali brevemente segnalo che la IUC è composta:
- dalla TARI: la spazzatura
- dall'IMU: per le seconde case e altri immobili
- dalla TASI: che di fatto sostituisce nella sostanza la vecchia IMU prima casa
A differenza della vecchia IMU la cui aliquota base era dello 0,4% (applicata dal comune di Adelfia), con una detrazione di 200 euro base e 50 euro per ogni figlio sotto i 26 anni, la TASI ha un'aliquota dello 0,1% senza detrazioni. E' a totale discrezione comunale la possibilità di aumentare fino allo 0,25% l'aliquota con l'obbligo di prevedere delle detrazioni. Compito dell'organo politico pertanto è individuare meccanismi equi per poter ripartire la nuova tassa.
La giunta comunale adelfiese, di tutta fretta vista l' imminente scadenza (sarebbe la seconda visto il rinvio di maggio) ha abortito una proposta che di fatto raddoppia l'aliquota base prevista dal legislatore nazionale, prevedendo delle detrazioni praticamente inutili e insensate. (clicca QUI)
AGGIORNAMENTO:
L'aliquota viene pertanto innalzata dallo 0,1% allo 0,2% con le seguenti detrazioni:
- immobili con rendite fino a 200 euro una detrazione di 150 euro
- immobili con rendite da 201 euro a 300 euro una detrazione di 100 euro
- immobili con rendite da 301 euro a 500 euro una detrazione di 50 euro
Oltre nessuna detrazione.
COME SI CALCOLA la TASI PRIMA CASA?
Rendita catastale * 1.05*(160)*(N°giorni di possesso/365)* 2
1000
Innanzitutto faccio constatare ai geni che hanno redatto la delibera l' assoluta insensatezza nello scrivere i primi due scaglioni considerando che ad esempio una casa con rendita di 200 euro pagherebbe solo 67 euro senza detrazione. Quindi prevedere 150 euro è del tutto inutile, in quanto copre per 3 volte l'imposta base.
Ma evidentemente suona bene a chi legge. Sarebbe bastato scrivere che sono esentati tutti gli immobili sotto i 300 euro di rendita.
Ma passiamo agli altri scaglioni. Vi riporto le simulazioni da me fatte mettendo a confronto quanto pagato nel 2012 e quanto si pagherà se questa schifezza dovesse passare, considerando vari tipi di rendite e la presenza o meno di figli.
Come già spiegato le rendite sotto i 300 euro sono esentati come nel 2012. Tuttavia, la maggior parte degli immobili adelfiesi si trova nel range 350-450 euro ed è qui che il confronto con il 2012 fa paura.
Ad esempio una famiglia con 2 figli che abita in una casa con una rendita di 450 euro se nel 2012 pagò solo 2,4euro quest'anno dovrà sborsare 101,20 euro . Insomma un moltiplicatore pari a 40 volte.
In rosso vi ho riportato,invece, i casi di famiglie che nel 2012 non pagarano alcuna imposta, ma che nel 2014 passeranno alla cassa.
Ancora una volta per mancanza di volontà e per una certa faciloneria ( visto che nemmeno si sono presi la briga di verificare la sensatezza delle detrazioni scritte) si scrive una tassa che non ha alcun senso e che fa pagare soprattutto le famiglie con figli. Ma la TASI non deve seguire la logica della tassa dei rifiuti. E' un imposta sulla proprietà e i figli per una società sono al contrario un'investimento che va protetto.
Antonio Di Gilio
Anche il consiglio comunale adelfiese è chiamato a discutere e deliberare sulle nuove tasse comunali appartenenti alla IUC.
Per coloro a dieta di imposte locali brevemente segnalo che la IUC è composta:
- dalla TARI: la spazzatura
- dall'IMU: per le seconde case e altri immobili
- dalla TASI: che di fatto sostituisce nella sostanza la vecchia IMU prima casa
A differenza della vecchia IMU la cui aliquota base era dello 0,4% (applicata dal comune di Adelfia), con una detrazione di 200 euro base e 50 euro per ogni figlio sotto i 26 anni, la TASI ha un'aliquota dello 0,1% senza detrazioni. E' a totale discrezione comunale la possibilità di aumentare fino allo 0,25% l'aliquota con l'obbligo di prevedere delle detrazioni. Compito dell'organo politico pertanto è individuare meccanismi equi per poter ripartire la nuova tassa.
La giunta comunale adelfiese, di tutta fretta vista l' imminente scadenza (sarebbe la seconda visto il rinvio di maggio) ha abortito una proposta che di fatto raddoppia l'aliquota base prevista dal legislatore nazionale, prevedendo delle detrazioni praticamente inutili e insensate. (clicca QUI)
AGGIORNAMENTO:
L'aliquota viene pertanto innalzata dallo 0,1% allo 0,2% con le seguenti detrazioni:
- immobili con rendite fino a 200 euro una detrazione di 150 euro
- immobili con rendite da 201 euro a 300 euro una detrazione di 100 euro
- immobili con rendite da 301 euro a 500 euro una detrazione di 50 euro
Oltre nessuna detrazione.
COME SI CALCOLA la TASI PRIMA CASA?
Rendita catastale * 1.05*(160)*(N°giorni di possesso/365)* 2
1000
Innanzitutto faccio constatare ai geni che hanno redatto la delibera l' assoluta insensatezza nello scrivere i primi due scaglioni considerando che ad esempio una casa con rendita di 200 euro pagherebbe solo 67 euro senza detrazione. Quindi prevedere 150 euro è del tutto inutile, in quanto copre per 3 volte l'imposta base.
Ma evidentemente suona bene a chi legge. Sarebbe bastato scrivere che sono esentati tutti gli immobili sotto i 300 euro di rendita.
Ma passiamo agli altri scaglioni. Vi riporto le simulazioni da me fatte mettendo a confronto quanto pagato nel 2012 e quanto si pagherà se questa schifezza dovesse passare, considerando vari tipi di rendite e la presenza o meno di figli.
SIMULAZIONI | RENDITA | IMPOSTA | DETRAZIONI | SENZA FIGLI | Δ% | 1 FIGLIO | Δ% | 2 FIGLI | Δ% | |
1 | IMU 2012 | € 200,00 | € 134,40 | € 200,00 | € 0,00 | = | € 0,00 | = | € 0,00 | = |
TASI 2014 | € 200,00 | € 67,20 | € 150,00 | € 0,00 | € 0,00 | € 0,00 | ||||
2 | IMU 2012 | € 300,00 | € 201,60 | € 200,00 | € 1,00 | = | € 0,00 | = | € 0,00 | = |
TASI 2014 | € 300,00 | € 100,80 | € 100,00 | € 1,00 | € 0,00 | € 0,00 | ||||
3 | IMU 2012 | € 350,00 | € 235,20 | € 200,00 | € 35,00 | 93% | € 0,00 | € 0,00 | ||
TASI 2014 | € 350,00 | € 117,60 | € 50,00 | € 67,60 | € 67,60 | € 67,60 | ||||
4 | IMU 2012 | € 400,00 | € 268,80 | € 200,00 | € 68,80 | -26% | € 18,80 | 171% | € 0,00 | |
TASI 2014 | € 400,00 | € 134,40 | € 50,00 | € 51,00 | € 51,00 | € 51,00 | ||||
5 | IMU 2012 | € 450,00 | € 302,40 | € 200,00 | € 102,40 | -1% | € 52,40 | 93% | € 2,40 | 4417% |
TASI 2014 | € 450,00 | € 151,20 | € 50,00 | € 101,20 | € 101,20 | € 101,20 | ||||
6 | IMU 2012 | € 500,00 | € 336,00 | € 200,00 | € 136,00 | 24% | € 86,00 | 95% | € 36,00 | 397% |
TASI 2014 | € 500,00 | € 168,00 | € 50,00 | € 118,00 | € 118,00 | € 118,00 |
Come già spiegato le rendite sotto i 300 euro sono esentati come nel 2012. Tuttavia, la maggior parte degli immobili adelfiesi si trova nel range 350-450 euro ed è qui che il confronto con il 2012 fa paura.
Ad esempio una famiglia con 2 figli che abita in una casa con una rendita di 450 euro se nel 2012 pagò solo 2,4euro quest'anno dovrà sborsare 101,20 euro . Insomma un moltiplicatore pari a 40 volte.
In rosso vi ho riportato,invece, i casi di famiglie che nel 2012 non pagarano alcuna imposta, ma che nel 2014 passeranno alla cassa.
Ancora una volta per mancanza di volontà e per una certa faciloneria ( visto che nemmeno si sono presi la briga di verificare la sensatezza delle detrazioni scritte) si scrive una tassa che non ha alcun senso e che fa pagare soprattutto le famiglie con figli. Ma la TASI non deve seguire la logica della tassa dei rifiuti. E' un imposta sulla proprietà e i figli per una società sono al contrario un'investimento che va protetto.
Antonio Di Gilio
Il mercato immobiliare adelfiese in saldo. Il nostro il crollo maggiore
Dal 2010 al 2013 i valori immobiliari sono scesi del 18%. Nessuno peggio di noi.
Anche nel 2013 il mercato immobiliare adelfiese subisce un altro tonfo dell'8% che sommato al -10 del 2012, raggiunge la ragguardevole cifra del -18%
Sono gli ultimi dati pubblicati dall'Agenzia delle Entrate relativi al II semestre 2013.
Ma è dall'analisi di più lungo periodo della quasi totalità della provincia di Bari che i dati dimostrano come il nostro mercato immobiliare ha subito una discesadavvero impressionante
Nella tabella ho inserito tutti i dati relativi alle quotazioni medie comunali rilevate dall'Agenzia delle Entrate calcolate come "media dei valori centrali degli intervalli di tutte le tipologie residenziali presenti in ogni zona".
Insomma, il valore indicato è una sorta di prezzo unico al mq di ogni tipo di immobile, reso omogeneo per permettere i confronti. Questi valori, nel prossimo futuro saranno utilizzati per calcolare le imposte sulla casa (IUC)
Dal I semestre 2010 al II semestre 2013, Adelfia ha perso il 18% del suo valore, contro una media provinciale del 5% peggio di noi, nessuno. Capurso soltanto ci segue nell'andamento discendente, mentre addirittura Rutigliano vede crescere i suoi valori di oltre il 2%.
Da un'ulteriore analisi più approfondita, alla discesa costante dei valori si aggiunge anche il superamento di alcuni comuni che hanno valori immobiliari superiori ai nostri
Dal 2010 al 2013 siamo stati superati da comuni nell'ordine: Bitritto, Bitetto, Grumo Appula, Sammichele di Bari e con Sannicandro e Turi ormai a un soffio dal sorpasso.
Questo superamento, da parte di comuni certamente più distanti da Bari (basti guardare Valenzano o Modugno che hanno mantenuto invariato i loro valori) è significativo della crisi del nostro comune.
Il mercato immobiliare è certamente molto complesso nelle sue dinamiche, ma il forte crollo di ben 12 punti superiore rispetto alla media provinciale segnala che vi sono certamente problematiche endogene.
Insomma si tratta dell'appetibilità sul mercato del "prodotto" Adelfia.
In ultima analisi gli adelfiesi hanno bruciato il 18% dei loro valori patrimoniali. Un dato allarmante certamente da non sottovalutare.
Il lato positivo? Abbiamo raggiunto, credo, ormai il minimo. Per chi ne ha le possibilità è il momento di investire.
Antonio Di Gilio
Anche nel 2013 il mercato immobiliare adelfiese subisce un altro tonfo dell'8% che sommato al -10 del 2012, raggiunge la ragguardevole cifra del -18%
Sono gli ultimi dati pubblicati dall'Agenzia delle Entrate relativi al II semestre 2013.
Ma è dall'analisi di più lungo periodo della quasi totalità della provincia di Bari che i dati dimostrano come il nostro mercato immobiliare ha subito una discesadavvero impressionante
Nella tabella ho inserito tutti i dati relativi alle quotazioni medie comunali rilevate dall'Agenzia delle Entrate calcolate come "media dei valori centrali degli intervalli di tutte le tipologie residenziali presenti in ogni zona".
Insomma, il valore indicato è una sorta di prezzo unico al mq di ogni tipo di immobile, reso omogeneo per permettere i confronti. Questi valori, nel prossimo futuro saranno utilizzati per calcolare le imposte sulla casa (IUC)
2010 | 2011 | 2012 | 2013 | Δ% | |||||
COMUNI | I semestre | II semestre | I semestre | II semestre | I semestre | II semestre | I semestre | II semestre | 2010/2013 |
ADELFIA | € 1.204 | € 1.206 | € 1.206 | € 1.149 | € 1.101 | € 1.027 | € 988 | € 988 | -17,94% |
BITRITTO | € 1.380 | € 1.380 | € 1.380 | € 1.400 | € 1.330 | € 1.286 | € 1.240 | € 1.240 | -10,14% |
CAPURSO | € 1.225 | € 1.225 | € 1.225 | € 1.185 | € 1.185 | € 1.067 | € 1.067 | € 1.020 | -16,73% |
MODUGNO | € 1.534 | € 1.542 | € 1.542 | € 1.542 | € 1.542 | € 1.556 | € 1.548 | € 1.548 | 0,91% |
TRIGGIANO | € 1.220 | € 1.229 | € 1.229 | € 1.237 | € 1.237 | € 1.212 | € 1.205 | € 1.223 | 0,25% |
VALENZANO | € 1.612 | € 1.612 | € 1.612 | € 1.612 | € 1.612 | € 1.612 | € 1.612 | € 1.612 | 0,00% |
BINETTO | € 859 | € 859 | € 859 | € 841 | € 802 | € 774 | € 741 | € 741 | -13,74% |
BITETTO | € 1.171 | € 1.171 | € 1.171 | € 1.211 | € 1.151 | € 1.086 | € 1.086 | € 1.039 | -11,27% |
GRUMO | € 1.106 | € 1.106 | € 1.106 | € 1.106 | € 1.106 | € 1.113 | € 1.108 | € 1.068 | -3,44% |
PALO | € 1.376 | € 1.312 | € 1.312 | € 1.307 | € 1.290 | € 1.262 | € 1.262 | € 1.262 | -8,28% |
SANNICANDRO | € 993 | € 993 | € 993 | € 993 | € 969 | € 979 | € 979 | € 979 | -1,41% |
TORITTO | € 852 | € 852 | € 852 | € 852 | € 852 | € 852 | € 852 | € 823 | -3,40% |
ACQUAVIVA | € 870 | € 870 | € 870 | € 870 | € 870 | € 914 | € 914 | € 914 | 5,06% |
CASAMASSIMA | € 1.030 | € 1.030 | € 1.030 | € 1.030 | € 1.030 | € 1.030 | € 1.028 | € 1.030 | 0,00% |
CASSANO | € 966 | € 966 | € 966 | € 966 | € 901 | € 869 | € 838 | € 838 | -13,25% |
CELLAMARE | € 1.227 | € 1.228 | € 1.228 | € 1.183 | € 1.128 | € 1.128 | € 1.073 | € 1.073 | -12,55% |
CONVERSANO | € 1.143 | € 1.145 | € 1.152 | € 1.157 | € 1.164 | € 1.161 | € 1.161 | € 1.105 | -3,32% |
RUTIGLIANO | € 1.164 | € 1.189 | € 1.189 | € 1.189 | € 1.189 | € 1.189 | € 1.189 | € 1.189 | 2,15% |
SAMMICHELE | € 975 | € 975 | € 975 | € 975 | € 940 | € 907 | € 907 | € 989 | 1,44% |
TURI | € 946 | € 946 | € 946 | € 946 | € 934 | € 956 | € 956 | € 953 | 0,74% |
Media | € 1.142 | € 1.141 | € 1.142 | € 1.137 | € 1.116 | € 1.099 | € 1.087 | € 1.081 | -5,25% |
Dal I semestre 2010 al II semestre 2013, Adelfia ha perso il 18% del suo valore, contro una media provinciale del 5% peggio di noi, nessuno. Capurso soltanto ci segue nell'andamento discendente, mentre addirittura Rutigliano vede crescere i suoi valori di oltre il 2%.
Da un'ulteriore analisi più approfondita, alla discesa costante dei valori si aggiunge anche il superamento di alcuni comuni che hanno valori immobiliari superiori ai nostri
Dal 2010 al 2013 siamo stati superati da comuni nell'ordine: Bitritto, Bitetto, Grumo Appula, Sammichele di Bari e con Sannicandro e Turi ormai a un soffio dal sorpasso.
Questo superamento, da parte di comuni certamente più distanti da Bari (basti guardare Valenzano o Modugno che hanno mantenuto invariato i loro valori) è significativo della crisi del nostro comune.
Il mercato immobiliare è certamente molto complesso nelle sue dinamiche, ma il forte crollo di ben 12 punti superiore rispetto alla media provinciale segnala che vi sono certamente problematiche endogene.
Insomma si tratta dell'appetibilità sul mercato del "prodotto" Adelfia.
In ultima analisi gli adelfiesi hanno bruciato il 18% dei loro valori patrimoniali. Un dato allarmante certamente da non sottovalutare.
Il lato positivo? Abbiamo raggiunto, credo, ormai il minimo. Per chi ne ha le possibilità è il momento di investire.
Antonio Di Gilio
TARI, TASI,IMU. Ad Adelfia si scrive IUC ma si legge aumento
L'aggravio, per le famiglie adelfiesi arriva a + 30% per il 2014. Aumenti anche per le attività
Dopo l'aumento con punte del 60% della vecchia TARES nel 2013, quest'anno è la TASI a far lievitare il conto. La ragnatela di imposte, in grado di mettere in crisi anche il miglior consulente, per il contribuente adelfiese si riduce a un semplice aumento.
Per conoscere le aliquote clicca QUI
Ovviamente le casistiche di contribuenti sono infinite ed è praticamente impossibile avere un quadro complessivo.
Tuttavia ho prodotto 3 simulazioni di contribuenti tipo della nostra realtà in grado di dare il segno di ciò che sta accadendo.
Le imposte prese in esame sono tutte quelle locali: TASI, IMU, TARI e IRPEF comunale mentre i contribuenti sono:
Come è possibile verificare nella tabella, sono le famiglie a pagare il prezzo dell'aumento. La stessa famiglia tipo passa da 397 euro versate nel 2013 a ben 515 euro del 2014 con un aggravio di 120 euro pari a + 30%
Magari, non sembra una cifra impossibile, ma la famiglia in esame ha un reddito tra i 1.000 e i 1.100 euro.
Più limitati gli aumenti per i supermercati ( quasi +5%) e per le pizzerie ( più del 3%).
Ma per queste categorie sono i valori assoluti a impressionare con gli oltre 13.000 euro per i supermercati e gli oltre 4.000 delle pizzerie e ristoranti.
Insomma si conferma ancora una volta la totale mancanza di una visione politica sul versante della fiscalità locale. Ancora una volta sono le famiglie a pagare il conto e a riempire lo stomaco dell'amministrazione pubblica locale che già tra il 2008 e il 2013 si è ingrassata di oltre 1 milione di euro (clicca QUI) e ha raddoppiato la pressione fiscale.
Insomma, l'amministrazione continua a spremere i cittadini e le famiglie offrendo servizi al quanto discutibili.
Continuanono ad aumentare gli incassi e la spesa corrente non si arresta. Insomma ancora per quanto ci riterrete degli sportelli bancomat?
Antonio Di Gilio
Dopo l'aumento con punte del 60% della vecchia TARES nel 2013, quest'anno è la TASI a far lievitare il conto. La ragnatela di imposte, in grado di mettere in crisi anche il miglior consulente, per il contribuente adelfiese si riduce a un semplice aumento.
Per conoscere le aliquote clicca QUI
Ovviamente le casistiche di contribuenti sono infinite ed è praticamente impossibile avere un quadro complessivo.
Tuttavia ho prodotto 3 simulazioni di contribuenti tipo della nostra realtà in grado di dare il segno di ciò che sta accadendo.
Le imposte prese in esame sono tutte quelle locali: TASI, IMU, TARI e IRPEF comunale mentre i contribuenti sono:
- Famiglia di 3 membri, monoreddito, con reddito lordo di € 20.000, con casa di proprietà di 100 mq e rendita catastale di € 500
- Supermercato di 1000 mq con rendita catastale di € 4.500
- Ristorante di 350 mq con rendita di € 1.000
Come è possibile verificare nella tabella, sono le famiglie a pagare il prezzo dell'aumento. La stessa famiglia tipo passa da 397 euro versate nel 2013 a ben 515 euro del 2014 con un aggravio di 120 euro pari a + 30%
Magari, non sembra una cifra impossibile, ma la famiglia in esame ha un reddito tra i 1.000 e i 1.100 euro.
Più limitati gli aumenti per i supermercati ( quasi +5%) e per le pizzerie ( più del 3%).
Ma per queste categorie sono i valori assoluti a impressionare con gli oltre 13.000 euro per i supermercati e gli oltre 4.000 delle pizzerie e ristoranti.
Insomma si conferma ancora una volta la totale mancanza di una visione politica sul versante della fiscalità locale. Ancora una volta sono le famiglie a pagare il conto e a riempire lo stomaco dell'amministrazione pubblica locale che già tra il 2008 e il 2013 si è ingrassata di oltre 1 milione di euro (clicca QUI) e ha raddoppiato la pressione fiscale.
Insomma, l'amministrazione continua a spremere i cittadini e le famiglie offrendo servizi al quanto discutibili.
Continuanono ad aumentare gli incassi e la spesa corrente non si arresta. Insomma ancora per quanto ci riterrete degli sportelli bancomat?
Antonio Di Gilio
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