1)Gentile assessore Cistulli, le vicende politiche che hanno riguardato la sua giunta sono sotto la lente della cittadinanza.
L'ex vice sindaco Pirolo ha individuato nel suo eccessivo dirigismo nei confronti dei dipendenti comunali “opprimendoli”e di intromettersi in settori di cui lei non ha deleghe. Cosa risponde?
Guardi io ho la forma mentis dell’impresa privata e se gli enti pubblici funzionassero con i tempi di una azienda privata sarebbe un beneficio per tutti i cittadini.
Un amministratore pubblico viene pagato per indirizzare e controllare il lavoro dei dipendenti affinché le direttive che arrivano dalla politica possano trasformarsi in atti concreti: perché ciò avvenga bisogna presenziare costantemente e se necessario “spronare” e “stimolare” gli uffici affinché i tempi di realizzazione dell’indirizzo politico non si dilatino a dismisura. Ed è esattamente il compito per cui il Sindaco mi ha chiamato e che io giornalmente svolgo.
Se “opprimo” i dipendenti? Basterebbe chiedere a loro qual è il mio rapporto con essi, piuttosto che parlare a vanvera: se così fosse sarebbero già intervenuti i sindacati.
Ho la delega alle Politiche Sociali, agli Appalti e Contratti, alla Trasparenza e Legalità ed anche quella alle Attività Produttive e Commercio prima che il Sindaco la assegnasse al nuovo assessore; come può notare praticamente ogni settore del nostro Comune ha attività che rientrano nelle mie deleghe e mai mi sono permesso di entrare in attività proprie di altri colleghi con i quali c’è semmai un continuo scambio di pareri e proposte.
Pirolo mi consiglia di passare più tempo in campagna?
Beh, strano: semmai è lui che avrebbe dovuto passarne meno in campagna, atteso che, al giorno d’oggi non si può fare l’amministratore pubblico nei ritagli di tempo. Basterebbe guardare le presenze in giunta e il numero delle proposte presentate per notare le differenze: lei che è amante delle statistiche e dei numeri senz’altro potrà metterlo in evidenza.
Poi se era così insofferente alla mia persona perché non dimettersi prima dal suo scranno di vicesindaco ottenuta senza nemmeno passare dal consenso elettorale?
Non è certo a me che il Sindaco ha ritirato la delega...evidentemente è contento del mio operato e un po’ meno del suo.
2) E' evidente l'emoraggia in corso di dipendenti, soprattutto apicali, dal comune di Adelfia. Qual è la sua interpretazione?
Mi pare logico che ogni dipendente pubblico aspiri a migliorare il suo profilo sia dal punto di vista professionale che economico: come lei ben sapra’ il nostro ente non ha figure dirigenziali, quindi è sacrosanto che i nostri responsabili di servizio aspirino a diventarlo, con i conseguenti benefici economici oltre che di prestigio.
Nessun Sindaco o amministratore al mondo può bloccare queste legittime aspirazioni.
Del resto anche la norma in materia lo consente e la cosa più assurda è che in specifici casi chi va via resta comunque titolare del posto per un certo numero di anni: quindi la loro sostituzione non può certo avvenire in pianta stabile almeno fino alla scadenza dei termini previsti dalla legge.
Certo non si può negare che con un paio di questi ci sono stati evidenti difficoltà a rapportarsi da parte del Sindaco e della giunta, e non credo sia negativo, anzi lo reputo un bene, che le strade si separino, come accaduto con il vecchio responsabile della Ragioneria e con l’ultimo segretario generale, che sono gli unici due andati via in comuni di pari fascia e quindi senza alcuna progressione professionale ed economica.
Sa però qual è la cosa curiosa?
Che nonostante la “emorragia” oggi ipotizzata da qualcuno, l’azione amministrativa non ha subito alcun “fermo”: l’operato di questa giunta e di questa amministrazione è sicuramente fra il più prolifico delle giunte che si sono avvicendate nel nostro Comune, forse nemmeno seconda all’azione della prima giunta Nicassio.
E questo certo chi vorrebbe strumentalizzare questa presunta emorragia si guarda bene dal dirlo.
3) Il comune di Adelfia continua in deroga da 20 anni a lasciare la gestione della Festa di San Trifone al comitato feste con i costi a carico interamente del comune relativamente a sicurezza e ordine pubblico e rinunciando agli introiti derivanti dall'occupazione del suolo pubblico e dei commercianti ambulanti. Qual è la sua posizione?
La gestione della festa di San Trifone è talmente complessa che senza il grande lavoro del Comitato Feste niente potrebbe fare il Comune da solo.
La festa di San Trifone, oltre ad essere un patrimonio culturale, porta un grande ritorno promozionale ed economico per il nostro paese, quindi credo sia doveroso da parte del Comune farsi carico dei costi di sicurezza ed ordine pubblico, oltre al costo di smaltimento dei rifiuti prodotti dagli ospiti nel giorno clou della festa.
Altra cosa è l’occupazione del suolo pubblico che con il Parco Protetto era introitato dal Comitato Feste.
Quest’anno, invece, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico è stata incassata dal Comune, con un introito di poco più di 13.000 euro.
Di certo non è pensabile che questa modica cifra possa coprire i costi supportati dal Comune.
Nonostante le nuove normative pongano a carico dell’organizzazione i costi della sicurezza, nel caso di San Trifone sarebbe pensabile che tali costi siano a totale carico del Comitato Feste? Significherebbe ridimensionare fortemente o addirittura annullare i festeggiamenti civili, come del resto testimonia quanto accaduto a Valenzano, dove il disimpegno della gestione commissariale ha portato alla cancellazione dei riti civili, con il conseguente venir meno dell’indotto promozionale ed economico per il Comune.
4)I beneficiari del servizio civico vengono utilizzati per lavori per i quali sono previsti obblighi normativi regionali e nazionali che un'azienda privata deve sottostare.
A titolo di esempio l'utilizzo di furgoni comunali che trasportano i rifiuti per mezzo dei beneficiari. Come si concilia con gli obblighi SISTRI?
Inoltre, sono consapevoli questi beneficiari che devono dichiarare gli introiti ai fini ISEE qualora siano beneficiari del reddito di cittadinanza e di dover restituire quota parte di reddito percepito?
Inoltre, sono consapevoli questi beneficiari che devono dichiarare gli introiti ai fini ISEE qualora siano beneficiari del reddito di cittadinanza e di dover restituire quota parte di reddito percepito?
Il regolamento di Ambito, che disciplina anche il servizio civico, parla chiaro: “Il servizio civico è inteso quale attività socialmente utile, temporanea, con le caratteristiche della volontarietà e flessibilità...”; quindi in alcun modo esso può intendersi come prestazione lavorativa e di conseguenza sarebbe illogico assoggettarlo alle norme in materia.
L’unico furgone di proprietà comunale, in maniera occasionale, trasferisce le buste che provengono dalla pulizia di parchi, giardini e ville, negli orari e nelle giornate concordate con la ditta concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti, che procede al successivo smaltimento così come per legge.
Le vorrei ricordare, però, che il decreto del Ministero dell’Ambiente n. 135 del 14 dicembre 2018 sancisce che a far data dal 1 gennaio 2019, il Sistri non è più operativo.
Gli utenti che fanno richiesta di servizio civico, o più in generale di contributo economico, compilano e sottoscrivono un format in cui è contenuta esplicitamente la domanda se siano percettori di qualsiasi altra contribuzione da parte di altri Enti. Ovviamente il servizio sociale professionale rende edotti i richiedenti di quali siano gli obblighi di legge nonché le conseguenze per eventuali dichiarazioni mendaci.”
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5) Con quale modalità vengono erogati i contributi di ambito? Esiste un qualche avviso pubblico ?
I contributi economici vengono richiesti dagli interessati con la presentazione di una domanda, compilando e protocollando un format predisposto dal servizio sociale professionale.
A differenza del servizio civico non c’è un avviso pubblico, trattandosi di interventi di carattere straordinario ed improvviso a favore di persone e nuclei che si trovino ad affrontare un’improvvisa situazione di disagio economico.
Il contributo viene erogato previo incontro del richiedente con gli assistenti sociali e su relazione degli stessi.
La Ringrazio
Antonio Di Gilio
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