Anche io l’ho appreso
dal messo notificatore del Comune. La revoca del vicesindaco è
un atto inaudito, mai accaduto ad Adelfia. Non ritengo
di aver fatto nulla per meritarlo, né politicamente né umanamente.
Ho sofferto nei primi giorni perché è stata la mia prima
esperienza e mi è piaciuta. In pochi minuti ho ripercorso
mentalmente tanti momenti vissuti tra i cittadini e ho pianto. La
loro solidarietà mi ha fatto recuperare in fretta. In tanti non
hanno apprezzato le modalità di “fine rapporto” e soprattutto le
motivazioni. E’ incredibile quello che Cosola ha detto e ha fatto.
Credo di essere un buon padre di famiglia e un professionista valido
nel mondo agricolo, capace di rapportarmi con tutti. Tra l’altro le
divergenze che avevamo erano ben chiare, ma fanno parte della
dialettica politica; mai ci siamo assentati in consiglio comunale,
quindi abbiamo permesso con la nostra presenza l’approvazione di
tutti gli argomenti, anche di quelli che non condividevamo.
L’operato della
amministrazione è positivo. L’asse Cosola-Pirolo ha prodotto buoni
risultati a vantaggio della comunità. Ma ci sono delle lacune gravi,
di cui è colpevole la parte della amministrazione decisionista e
poco propensa al dialogo (in pratica Cosola e Cistulli). Come fatto
con me, con tanti altri i due hanno deciso frettolosamente. Per forma
mentis e per il percorso di studi che ho avuto nel mondo
dell’Università sono affezionato ad un modo di fare molto diverso
dal loro, quello di coinvolgere e far partecipare gli altri. Lo
ritengo vantaggioso, perché consente di delegare a chi più ne sa e
di far crescere la comunità. Il mio lavoro voleva essere quello di
traguardare oltre la quotidianità e cercare di immaginare Adelfia
tra 20 anni. Lo sviluppo del paese richiede massima attenzione per
l’agricoltura, il territorio, i centri storici
e le feste patronali. Ma forse il fatto che avessi io quelle
deleghe ha determinato un impegno minimo in termini di risorse umane
e unità di intenti da parte di Cosola/Cistulli. Ciononostante ho
completato l’intero programma elettorale in agricoltura ed esco
soddisfatto per il lavoro svolto in quelle condizioni difficili, dove
se eri assessore amico al sindaco potevi operare, altrimenti gli
uffici rispondevano solo a Cistulli. La fontana degli agricoltori,
i corsi dei patentini obbligatori per gli agricoltori, il
controllo del territorio rurale durante la raccolta dell’uva
con vigili e guardie campestri, l’apertura dell’isola
ecologica, la gestione di una ditta difficile e fallita come
Tradeco senza lasciare strascichi o contenziosi al comune, il piano
di pulizia e spazzamento stradale, le multe con le
fototrappole e i video dei lurdacchioni sono cose che
sono riuscito a fare da solo e con pochissimi soldi. Conoscere,
controllare il territorio e beccare il cittadino incivile per educare
la gente è un lavoro difficilissimo, che soggiace a leggi in
evoluzione. Eppure l’ho fatto con risultati straordinari che a
breve vi mostrerò. Con la delega al contenzioso ho gestito la
faccenda Carrelli-Palombi dove mi sono opposto ad un accordo
tra le parti che tutte le posizioni politiche anche di opposizione
volevano. La sentenza del Consiglio di Stato ha dato ragione a questa
mia posizione attendista con un risparmio per il Comune di 700.000
EURO. Sulle feste patronali, infine, ho lavorato per
regolarizzare alcuni aspetti che destavano pericoli ed ansia; ho
partecipato ad incontri in Prefettura e Questura, apprendendo tutto
quello che c’è dietro la festa di San Trifone. Per questo
ho proposto un regolamento di gestione dei rapporti tra Comune e
Comitati in cui ciascuno si prenda le proprie responsabilità
davanti ai cittadini e che gli introiti delle feste vadano
completamente ai comitati perché meritano tutto il sostegno. L’ho
proposto, come ho proposto una scuola agraria per il
territorio. Sono progetti avviati e che sto continuando a seguire da
cittadino e competente in materia, in quanto li ritengo di estrema
importanza. Credo che quest’anno andranno in porto.
Credo sia inutile
rispondere a questa offesa gratuita. E’ un atto di gravità
inaudita. La verità poteva scriverla. Lui è sotto ricatto, per cui
ha votato a sinistra alla Città Metropolitana e dovrà
rifarlo tra qualche mese alla Regione. Sia chiaro, l’ingresso di
Caringella in maggioranza non è avvenuto per colpa nostra, ma
già un anno fa quando Costantini e Zella avevano mal di
pancia e non si presentarono in Consiglio Comunale, cosa che noi non
abbiamo mai fatto. In quel momento l’ingresso di Caringella non è
stato deciso da incontri di maggioranza né condiviso. Suona strano
che volesse fare riunioni di maggioranza solo nell’ultimo periodo,
per poter mettere i suoi consiglieri contro di noi e uscirne da
Ponzio Pilato. Cosa che abbiamo intelligentemente evitato. Quindi
oggi, per licenziarmi, bastava scrivere “per nuovi equilibri
politici”. E’ un trasformista e voltagabbana, ma riesce a
nascondere queste sue caratteristiche facendole apparire come
distacco dalle cose e superiorità dal materiale.
Non è il mio obiettivo
quello di far cadere una amministrazione che ho creato e sostenuto
fin dal primo giorno. I miei consiglieri, che escono dalla
maggioranza, sono 3, non 2 e pertanto da ora in poi l’amministrazione
andrà avanti con un assetto estremamente diverso da quello iniziale,
poggiandosi su stampelle che non hanno condiviso nulla di quello
finora attuato e che anzi erano contro di noi tre anni fa. Ad ogni
modo il mio lavoro politico sarà quello di verificare la
prosecuzione dei progetti validi già avviati e soprattutto di
oppormi a tutte quelle decisioni ambigue che ci hanno fatto
allontanare dal governo e che abbiamo subito fidandoci ingenuamente.
Verso gli assessori no. Svolgono il
loro lavoro tranne uno che per il suo bene dovrebbe passare più
tempo in campagna e lasciare ad altri di confrontarsi con gli uffici
e i problemi, per crescere tutti. E’ una quotidiana oppressione
delle capacità di dirigenti, dipendenti e consiglieri comunali. Mi
riallaccio a quanto detto prima: mancanza di condivisione nelle
scelte, assenza di coinvolgimento. Non a caso il primo, il secondo
e ora il terzo segretario andrà via. Il primo comandante
(Zatelli) è andato via e adesso anche il secondo (Marzano);
checché se ne dica, si è fatto di tutto per trattenere Marzano,
andando a novembre, con atto di giunta, a prolungare il distacco di
Zatelli a Conversano per altri due anni e mezzo. Il primo e il
secondo dirigente UTC via. E non a caso in Comune l’aria che
tira è pesante, come testimoniato dagli episodi accaduti tra
agenti di polizia locale e qualche giorno fa nell’ufficio
protocollo. Al sindaco, che sa bene cosa ho fatto per lui, dico che i
sassolini li toglierò a tempo debito.
6)Parteciperà alle regionali
pugliesi del 2020?
Al momento mi sono
rituffato nel lavoro che svolgo con passione nel mondo della
agricoltura e della ricerca e sto operando in diversi progetti di
rilievo nazionale; sto lavorando per brevettare nuove varietà di
uva senza semi come direttore di un progetto finanziato da grandi
aziende che opera in sintonia con l’Università di Bari. A dire il
vero esco da una storia politica (la prima) deludente, in cui
l’indecisione politica del sindaco e dell’intero schieramento ha
determinato la stasi di tutti noi. Stiamo al palo. Il sindaco,
egoisticamente, ha pensato di tenere tutti fermi in un
equilibrio precario per poterci di nuovo modellare in funzione della
sua terza candidatura a sindaco. Assente alle politiche,
assente alle europee, ci ha lasciati col sedere per terra. Quindi
questo adesso rende difficili le scelte per tutti.
Adelfia on-line è aperta a eventuali risposte delle controparti che potrebbero sentirsi chiamate in causa
Antonio Di Gilio
Ho avuto il piacere di conoscere il vice sindaco e lavorare per lui.. Cosa dire? Si può tradurre tutto in una sola parola, chapeau...
RispondiEliminaQualcuno dovrà dirci perché il vicesindaco Pirolo è stato estromesso. Noi cittadini abbiamo il diritto di saperlo. Non si viene solo a chiederci il voto, i cittadini devono essere informati. So del prof Pirolo che è una brava persona perciò resto con il dubbio che proprio per questo non può più stare in Amministrazione. Ditemi se non è così. Diteci i motivi allora. Forse una intervista al sindaco risolverebbe l'enigma ?
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