lunedì 16 dicembre 2019

Intervista a Costantino Pirolo. Io estromesso dal sindaco Ponzio Pilato, mentre un assessore...

1) Gentile dott. Costantino Pirolo, abbiamo appreso dall'albo pretorio la sua estromissione dalla giunta Cosola. Può ragguagliarci sulle ultime vicende che hanno riguardato la giunta?

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Anche io l’ho appreso dal messo notificatore del Comune. La revoca del vicesindaco è un atto inaudito, mai accaduto ad Adelfia. Non ritengo di aver fatto nulla per meritarlo, né politicamente né umanamente. Ho sofferto nei primi giorni perché è stata la mia prima esperienza e mi è piaciuta. In pochi minuti ho ripercorso mentalmente tanti momenti vissuti tra i cittadini e ho pianto. La loro solidarietà mi ha fatto recuperare in fretta. In tanti non hanno apprezzato le modalità di “fine rapporto” e soprattutto le motivazioni. E’ incredibile quello che Cosola ha detto e ha fatto. Credo di essere un buon padre di famiglia e un professionista valido nel mondo agricolo, capace di rapportarmi con tutti. Tra l’altro le divergenze che avevamo erano ben chiare, ma fanno parte della dialettica politica; mai ci siamo assentati in consiglio comunale, quindi abbiamo permesso con la nostra presenza l’approvazione di tutti gli argomenti, anche di quelli che non condividevamo.

2) Ci indichi in questi 3 anni e mezzo il suo lavoro e quali obiettivi si era prefissato

L’operato della amministrazione è positivo. L’asse Cosola-Pirolo ha prodotto buoni risultati a vantaggio della comunità. Ma ci sono delle lacune gravi, di cui è colpevole la parte della amministrazione decisionista e poco propensa al dialogo (in pratica Cosola e Cistulli). Come fatto con me, con tanti altri i due hanno deciso frettolosamente. Per forma mentis e per il percorso di studi che ho avuto nel mondo dell’Università sono affezionato ad un modo di fare molto diverso dal loro, quello di coinvolgere e far partecipare gli altri. Lo ritengo vantaggioso, perché consente di delegare a chi più ne sa e di far crescere la comunità. Il mio lavoro voleva essere quello di traguardare oltre la quotidianità e cercare di immaginare Adelfia tra 20 anni. Lo sviluppo del paese richiede massima attenzione per l’agricoltura, il territorio, i centri storici e le feste patronali. Ma forse il fatto che avessi io quelle deleghe ha determinato un impegno minimo in termini di risorse umane e unità di intenti da parte di Cosola/Cistulli. Ciononostante ho completato l’intero programma elettorale in agricoltura ed esco soddisfatto per il lavoro svolto in quelle condizioni difficili, dove se eri assessore amico al sindaco potevi operare, altrimenti gli uffici rispondevano solo a Cistulli. La fontana degli agricoltori, i corsi dei patentini obbligatori per gli agricoltori, il controllo del territorio rurale durante la raccolta dell’uva con vigili e guardie campestri, l’apertura dell’isola ecologica, la gestione di una ditta difficile e fallita come Tradeco senza lasciare strascichi o contenziosi al comune, il piano di pulizia e spazzamento stradale, le multe con le fototrappole e i video dei lurdacchioni sono cose che sono riuscito a fare da solo e con pochissimi soldi. Conoscere, controllare il territorio e beccare il cittadino incivile per educare la gente è un lavoro difficilissimo, che soggiace a leggi in evoluzione. Eppure l’ho fatto con risultati straordinari che a breve vi mostrerò. Con la delega al contenzioso ho gestito la faccenda Carrelli-Palombi dove mi sono opposto ad un accordo tra le parti che tutte le posizioni politiche anche di opposizione volevano. La sentenza del Consiglio di Stato ha dato ragione a questa mia posizione attendista con un risparmio per il Comune di 700.000 EURO. Sulle feste patronali, infine, ho lavorato per regolarizzare alcuni aspetti che destavano pericoli ed ansia; ho partecipato ad incontri in Prefettura e Questura, apprendendo tutto quello che c’è dietro la festa di San Trifone. Per questo ho proposto un regolamento di gestione dei rapporti tra Comune e Comitati in cui ciascuno si prenda le proprie responsabilità davanti ai cittadini e che gli introiti delle feste vadano completamente ai comitati perché meritano tutto il sostegno. L’ho proposto, come ho proposto una scuola agraria per il territorio. Sono progetti avviati e che sto continuando a seguire da cittadino e competente in materia, in quanto li ritengo di estrema importanza. Credo che quest’anno andranno in porto.

3) Nella determina il sindaco l'accusa di “mancata, da parte dell'Assessore e Vice Sindaco, assunzione di comportamenti collaborativi e propositivi con Sindaco e Giunta”. E' davvero così?

Credo sia inutile rispondere a questa offesa gratuita. E’ un atto di gravità inaudita. La verità poteva scriverla. Lui è sotto ricatto, per cui ha votato a sinistra alla Città Metropolitana e dovrà rifarlo tra qualche mese alla Regione. Sia chiaro, l’ingresso di Caringella in maggioranza non è avvenuto per colpa nostra, ma già un anno fa quando Costantini e Zella avevano mal di pancia e non si presentarono in Consiglio Comunale, cosa che noi non abbiamo mai fatto. In quel momento l’ingresso di Caringella non è stato deciso da incontri di maggioranza né condiviso. Suona strano che volesse fare riunioni di maggioranza solo nell’ultimo periodo, per poter mettere i suoi consiglieri contro di noi e uscirne da Ponzio Pilato. Cosa che abbiamo intelligentemente evitato. Quindi oggi, per licenziarmi, bastava scrivere “per nuovi equilibri politici”. E’ un trasformista e voltagabbana, ma riesce a nascondere queste sue caratteristiche facendole apparire come distacco dalle cose e superiorità dal materiale.


4) Con la sua uscita dalla giunta ci sono rischi per la tenuta della maggioranza? E' giusto il caso di ricordare che la differenza tra maggioranza e opposizione è di 3 consiglieri. In caso del venir meno di due consiglieri non si rischia di rivivere un nuovo Cellino bis?

Non è il mio obiettivo quello di far cadere una amministrazione che ho creato e sostenuto fin dal primo giorno. I miei consiglieri, che escono dalla maggioranza, sono 3, non 2 e pertanto da ora in poi l’amministrazione andrà avanti con un assetto estremamente diverso da quello iniziale, poggiandosi su stampelle che non hanno condiviso nulla di quello finora attuato e che anzi erano contro di noi tre anni fa. Ad ogni modo il mio lavoro politico sarà quello di verificare la prosecuzione dei progetti validi già avviati e soprattutto di oppormi a tutte quelle decisioni ambigue che ci hanno fatto allontanare dal governo e che abbiamo subito fidandoci ingenuamente.

5) C'è qualcosa che non ha detto al sindaco o vuole togliersi qualche sassolino verso qualche assessore?

Verso gli assessori no. Svolgono il loro lavoro tranne uno che per il suo bene dovrebbe passare più tempo in campagna e lasciare ad altri di confrontarsi con gli uffici e i problemi, per crescere tutti. E’ una quotidiana oppressione delle capacità di dirigenti, dipendenti e consiglieri comunali. Mi riallaccio a quanto detto prima: mancanza di condivisione nelle scelte, assenza di coinvolgimento. Non a caso il primo, il secondo e ora il terzo segretario andrà via. Il primo comandante (Zatelli) è andato via e adesso anche il secondo (Marzano); checché se ne dica, si è fatto di tutto per trattenere Marzano, andando a novembre, con atto di giunta, a prolungare il distacco di Zatelli a Conversano per altri due anni e mezzo. Il primo e il secondo dirigente UTC via. E non a caso in Comune l’aria che tira è pesante, come testimoniato dagli episodi accaduti tra agenti di polizia locale e qualche giorno fa nell’ufficio protocollo. Al sindaco, che sa bene cosa ho fatto per lui, dico che i sassolini li toglierò a tempo debito.

6)Parteciperà alle regionali pugliesi del 2020?

Al momento mi sono rituffato nel lavoro che svolgo con passione nel mondo della agricoltura e della ricerca e sto operando in diversi progetti di rilievo nazionale; sto lavorando per brevettare nuove varietà di uva senza semi come direttore di un progetto finanziato da grandi aziende che opera in sintonia con l’Università di Bari. A dire il vero esco da una storia politica (la prima) deludente, in cui l’indecisione politica del sindaco e dell’intero schieramento ha determinato la stasi di tutti noi. Stiamo al palo. Il sindaco, egoisticamente, ha pensato di tenere tutti fermi in un equilibrio precario per poterci di nuovo modellare in funzione della sua terza candidatura a sindaco. Assente alle politiche, assente alle europee, ci ha lasciati col sedere per terra. Quindi questo adesso rende difficili le scelte per tutti.

Adelfia on-line è aperta a eventuali risposte delle controparti che potrebbero sentirsi chiamate in causa

Antonio Di Gilio

2 commenti:

  1. Ho avuto il piacere di conoscere il vice sindaco e lavorare per lui.. Cosa dire? Si può tradurre tutto in una sola parola, chapeau...

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  2. Qualcuno dovrà dirci perché il vicesindaco Pirolo è stato estromesso. Noi cittadini abbiamo il diritto di saperlo. Non si viene solo a chiederci il voto, i cittadini devono essere informati. So del prof Pirolo che è una brava persona perciò resto con il dubbio che proprio per questo non può più stare in Amministrazione. Ditemi se non è così. Diteci i motivi allora. Forse una intervista al sindaco risolverebbe l'enigma ?

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