martedì 26 febbraio 2013
Analizziamo il voto degli adelfiesi
Le votazioni sono concluse e i risultati definitivi sono stati divulgati. Li trovate qui (Senato) e qui (Camera).
Cerchiamo adesso di studiare il voto degli adelfiesi, considerando tutti i fattori che potrebbero aver influito nella scelta.
Sono ben 5 i candidati adelfiesi che hanno partecipato a questa tornata elettorale:
- 1 candidato al Senato per il Partito Democratico;
- 1 candidato al Senato per il Centro Democratico;
- 1 candidato alla Camera per Futuro e Libertà;
- 1 candidato alla Camera per Forza Nuova;
- 1 candidato alla Camera per La Destra.
Per quanto riguarda l'affluenza, rispetto alle elezioni del 2008 si è registrato un lieve calo. Per il Senato ha votato il 72,21% degli aventi diritto (rispetto al 75,12%), mentre per la Camera il 72,59%, contro il 75,46%.
Il risultato ottenuto dalla coalizione di centrosinistra ad Adelfia risulta in forte controtendenza rispetto al risultato regionale, che ha visto la coalizione di centrodestra imporsi con un vantaggio di circa il 6% sul centrosinistra, sia alla Camera che al Senato.
Al Senato, il PD con 2499 voti prende il 28,76%, attestandosi come primo partito, ma solo al Senato. Per nulla da sottovalutare la presenza del sindaco di Adelfia candidato al Senato, che determina il copioso scarto di voti per il PD tra Senato e Camera, che vedremo dopo. Il risultato è di poco superiore alla media nazionale del 27,43%, e nettamente superiore rispetto alla media regionale, ferma al 20,17%.
Il Centro Democratico, che esprimeva un candidato adelfiese al Senato, prende il 3,48% con 303 voti. Un dato sensibilmente maggiore rispetto a quello regionale, dell'1,50% e nazionale, fermo allo 0,53%. La presenza di un candidato adelfiese non può che aver influito positivamente sul risultato di questa lista.
Sinistra Ecologia e Libertà, con 561 voti, ha mantenuto lo stesso elettorato delle ultime elezioni comunali, non sostenendo direttamente il sindaco nella sua corsa al Senato, e guadagnando una percentuale pressoché identica a quella regionale.
Al secondo posto troviamo il Movimento 5 Stelle con 2214 voti, che prende il 25,48%. Un grosso risultato anche ad Adelfia, dove il M5S ottiene quasi due punti percentuali in più rispetto alla media nazionale, del 23,79%, e poco più di un punto rispetto a quella regionale del 24,06%.
A pochissima distanza il PDL, a cui va il 25,41%, con 2208 voti. Il risultato è abbondantemente inferiore confrontato a quello regionale, dove la lista prende il 30,21%, ma superiore alla media nazionale del 22,30%.
Scelta Civica prende solo il 5% con 435 voti, meno delle medie regionali e nazionali, rispettivamente del 9,05% e del 9,13%.
Rivoluzione Civile ottiene poco anche ad Adelfia, raggiungendo solo l'1,46% con 127 voti. Anche per questa lista il dato è inferiore alla media regionale, dell'1,97% e nazionale, dell'1,79%.
Alla Camera si registrano dati a tratti sorprendentemente discordanti rispetto ai precedenti. Va considerato che, a differenza del Senato, per il quale possono votare solo gli over 25, per la Camera possono votare tutti i cittadini che abbiano compiuto 18 anni. Il dato della Camera, per questo motivo, ma anche per la mancanza di grossi candidati, è molto più consono per fornirci una reale espressione del voto da parte degli adelfiesi.
Sono oltre un migliaio gli elettori compresi tra i 18 ed i 25 anni ad Adelfia.
Qui, è il Movimento 5 Stelle ad ottenere un'ampia maggioranza, conquistando, con 2885 voti (+671 rispetto alla Senato), il 29,68%, attestandosi quindi come primo partito adelfiese. Il dato è sensibilmente superiore alla media nazionale del 25,55% e regionale, del 25,52%.
Al secondo posto troviamo il PDL, che ottiene il 25,85%, con 2513 voti (+305 voti rispetto al Senato) al di sotto della media regionale del 28,92% e al di sopra della media nazionale del 21,56%. All'interno della coalizione di cui il PDL fa parte, La Destra, che esprimeva un candidato adelfiese alla Camera, prende lo 0,62%, di pochissimo sopra allo 0,59% del Senato.
Soltanto terzo il PD, fermo al 21,34% con 2075 preferenze, registrando addirittura una perdita di ben 424 voti rispetto al Senato. Questo risultato fa comprendere che la presenza del sindaco nella lista per il Senato abbia fatto confluire un buon numero di voti al PD, che però non sono stati confermati alla Camera, ma addirittura sono diminuiti. E' certo che gran parte degli elettori abbia esercitato l'opzione del voto disgiunto, scegliendo il PD al Senato ed un altro partito alla Camera, e che la maggioranza della parte più giovane dell'elettorato non abbia votato PD.
Positivo, invece, il risultato di SEL, che vede crescere il proprio elettorato di 173 voti, con un 7,55% finale, al di sopra della media regionale del 6,54%.
Per il Centro Democratico il dato è leggermente inferiore rispetto al Senato, con 291 ed il 2,99% delle preferenze, ma comunque al di sopra della media regionale, dell'1,44%, e nazionale, dello 0,49%.
Sale leggermente Scelta Civica, che guadagna 117 voti arrivando al 5,67%.
Futuro e Libertà, che esprimeva un candidato adelfiese alla Camera, prende lo 0,30% dei voti, poco al di sotto delle medie nazionali e regionali. Il dato non è confrontabile a quello del Senato, poiché la coalizione che sostiene Monti si è presentata in un'unica lista.
Rivoluzione civile guadagna 52 voti, con l'1,84%, comunque al di sotto delle medie regionali e nazionali.
Forza Nuova, che presentava un candidato adelfiese alla Camera, guadagna 29 voti rispetto al Senato conquistando lo 0,88%, sopra alla media nazionale dello 0,26% e regionale dello 0,23%.
A conclusione dell'analisi, non si può non considerare il risultato ottenuto dal sindaco, che era direttamente candidato al Senato. Nonostante qualche centinaio di voti in più presi dal PD al Senato, volti a sostenere direttamente il sindaco nella sua corsa, non si può certo dire che gli elettori adelfiesi abbiano, con il loro voto, premiato il lavoro di questa amministrazione.
Solo un anno e mezzo fa, Vito Antonacci diventava sindaco di Adelfia con 6345 voti, guadagnandosi il 56,93% delle preferenze dei cittadini adelfiesi, mentre il PD otteneva 2290 voti. Oggi il risultato è profondamente diverso e vede un nettissimo calo delle preferenze. E' evidente che la cittadinanza non abbia voluto sostenere il suo sindaco, segno intangibile di un popolo che ha mal digerito la sua decisione di candidarsi, e che probabilmente non è soddisfatto di questo anno e mezzo di lavoro. Forse è il caso, adesso che la campagna elettorale è finita, di tornare sul banco di lavoro e cominciare a dedicarsi completamente al bene di Adelfia, nonostante la sconfitta. Ce lo auguriamo tutti.
Vincenzo Prudente
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