sabato 17 dicembre 2011

Evasione fiscale: ad Adelfia i conti non tornano

Da quando la crisi economica ha iniziato a farsi sentire e a mordere sempre più i cittadini, è diventato sempre più impellente la lotta all’evasione fiscale.
Da più parti, politici e società civile ripetono a ogni proposta di manovra di non colpire sempre i soliti e di far emergere e stangare coloro che le tasse
 non le hanno mai pagate.
Tuttavia, queste restano parole che porta via il vento in quanto i primi controllori dovrebbero essere proprio i cittadini.
 Lo Stato può escogitare tutti i mezzi possibili e immaginabili, dalla tracciabilità e riduzione dell’uso del contante a tutti
 gli strumenti di controllo fiscale quali spesometro e redditometro, ma fin quando passerà l’idea secondo cui chi non paga le
 tasse è un “dritto” e non un ladro c’è poco da sperare.
Definirei la questione nei termini di uno stato mentale.
 Da quando mi trovo in Lombardia, ho potuto constatare che effettivamente c’è un maggior rigore e un maggior controllo dei cittadini affinché
 i “furbetti” dello scontrino non abbiano vita facile. Almeno per esperienza personale ho sempre ricevuto lo scontrino per ogni singolo caffè preso al bar,
per ogni chilo di mele preso dal fruttivendolo, per ogni fettina di carne presa in macelleria. La mia non vuole essere una discriminazione di stampo
leghista Nord contro Sud ma una semplice fotografia di un’esperienza personale. Esiste un sistema semplice che ho potuto individuare per poter avvalorare
la mia tesi. Confrontando i dati delle dichiarazione dei redditi e il numero di auto presenti ad Adelfia e un comune della provincia di Milano che si configuri
per vari aspetti molto simile al nostro paese, ho potuto verificare che esiste un'anomalia piuttosto evidente.
Il comune, dopo un'attenta analisi che ho preso in considerazione è quello di Cerro Maggiore. Questo comune dista dalla stazione Metro di Milano più vicina
a circa 20 km e pertanto la necessità di avere un auto è praticamente similare a un abitante adelfiese. Inoltre questo comune ha un numero di famiglie simile
 a quello adelfiese. Adesso analizziamo i parametri da me scelti ossia quelli del reddito medio pro-capite e quello del numero di automobili.
Il comune di Adelfia nel 2010 aveva 6111 famiglie, il reddito pro-capite si assestava a € 7.943 e il numero di auto in possesso a cittadini residenti ad
 Adelfia era di 8953. Pertanto il rapporto numero di famiglie/numero di auto è di 1,5 o detto in altro modo esiste una percentuale pari al 30% delle famiglie che ha una seconda auto.
Il comune di Cerro Maggiore ( che tuttavia è intercambiabile con praticamente tutti i comuni della provincia di Milano visti i risultati), nel 2010 contava 6128 famiglie,
il reddito pro-capite si attestava a € 14.022 e il numero di auto arrivava a 8.614. Quindi il rapporto numeo famiglie/numero di auto è di 1,40 o diversamente solo il 20% delle
famiglie in questione ha più di un auto.Questi dati vanno ovviamente soppesati e analzzati fino in fondo.
Il numero di auto può non dirci nulla senza sapere il tipo di auto. E' probabile che i cittadini di Cerro Maggiore abbiano auto più nuove o più costose.
Tuttavia restano dei punti incontrovertibili. Per prima cosa, un numero maggiore di famiglie adelfiesi ha un numero maggiore di auto ( con tutti i costi annessi annuali) rispetto, dati alla mano,
alla maggior parte dei comuni della provincia di Milano. In secondo luogo il reddito medio dichiarato adelfiese è praticamente la metà rispetto a quello di Cerro Maggiore,
che risulta tra l'altro sotto la media provinciale. Infine, il tasso di occupazione femminile, e quindi la necessità della seconda auto, è molto più
alto rispetto ad  Adelfia.
In conclusione è palese che i conti non tornano. E' importante sottolineare che la situazione adelfiese è omogenea all'interno della provincia barese e che quindi
l'evasione che definirei di "piccolo taglio" è evidentemente diffusa. L'amministrazione comunale dovrebbe prendere seriamente in esame questi dati. L'albero della cuccagna
è finito e la gente perbene si è rotta le scatole di pagare anche per gli altri. E su questo che misurerò la capacità amministrativa di quesa giunta
Antonio Di Gilio
N.B. I dati sono ripresi dal sito
http://www.comuni-italiani.it