giovedì 30 ottobre 2014

Fenomenologia del silenzio. Sindaco Antonacci vuole fare il consigliere regionale SI o NO?

Clicca QUI per vedere il contatore che segnala quanto tempo è passato senza che sia arrivata una risposta.

Circa una settimana fa ho sollevato, a seguito di un video, una domanda legittima che dovrebbe interessare la comunità adelfiese. Il sindaco Antonacci sta pensando di candidarsi alle regionali 2015 della Puglia?


La domanda è stata posta, in quanto memore della vicenda di incompatibilità tra sindaco e senatore che ha riguardato questo blog nel 2013, a cui giunsero solo invettive e tanto politichese, vorremmo per una volta almeno inchiodare sindaco e intero centro-sinistra adelfiese a un atto di reponsabilità.

Infatti, la domanda è stata rivolta anche agli esponenti politici di massimo rilievo che siedono in consiglio, affinchè prendano posizione e non facciano gli struzzi come è accaduto per le scorse politiche, attendendo passivamente il susseguirsi delle vicende, per poi tirare un sospiro di sollievo dopo i pessimi risultati

Ricordiamo che la legge regionale 2/2005 sulle incompatibilità dei consiglieri regionali all'art.6 afferma:

Art. 6
(Cause di ineleggibilità)

1. Oltre ai casi previsti dal primo comma dell'articolo 2 della legge 23 aprile 1981, n. 154, non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione.

2. Le cause d'ineleggibilità di cui al comma 1 non hanno effetto se gli interessati cessano dalla carica per dimissioni non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature.



Pertanto, qualora il sindaco Antonacci avesse, legittimamente, altre ambizioni è necessario che lo dica chiaramente , non fosse altro che la sua semplice scelta di candidarsi e di essere in lista, pone automaticamente il paese al commissariamento e all'indizione di nuove elezioni comunali.

Di sicuro, il semplice silenzio, o il tentativo di non rispondere ed evitare la domanda genera perplessità.
Sottolineo, a scanso di equivoci che al sottoscritto delle velleità di carriera politica dei personaggi politici locali poco interessa. Di tirare "la giacchetta" ai politicanti, come se volessi estorcere confessioni, non ho nemmeno tempo. Pertanto sarei ben felice se dovesse arrivare una risposta negativa, o comunque una risposta.

Al contrario, sono preoccupato di come, per la seconda volta, il solito muro di gomma, cerchi di rimbalzare al mittente domande legittime.

Interessante, inoltre l'articolo comparso oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno, in merito alla riforma del Senato della Repubblica.
Nella nuova camera, non elettiva, qualora la riforma passasse, siederebbero tra gli altri, i Consiglieri Regionali con buona pace della democrazia. Ossia votare per un consigliere regionale significa votare di fatto per un senatore. Dove non ha potuto il popolo, ha potuto Renzi, i renziani e il PD/Forza Italia

Invito pertanto gli adelfiesi a battere i pugni e chiedere e pretendere una volta tanto chiarezza.
I tempi dei giochetti, dei carrierismi da prima Repubblica sono terminati e il periodo storico, economico e sociale che stiamo affrontando non concede più il lusso di giocare con le comunità che i politici dovrebbero rappresentare.

Antonio Di Gilio



giovedì 23 ottobre 2014

Sindaco o consigliere regionale? Antonacci si avvale della facoltà di non rispondere

Siamo al deja vu delle politiche del 2013

Molti di voi si ricorderanno la vicenda di incompatibilità che questo blog sollevò in merito la volontà e il tentativo  del sindaco Antonacci di scappare in Senato, lasciando il nostro comune al commissariamento.
Il risultato di quelle elezioni fu clamoroso, con il M5S che sottraendo numerosi seggi all'opposizione, non permise l'accesso al nostro sindaco al Senato della Repubblica che in situazione "ordinaria" sarebbe stata facilmente raggiungibile
Vani sono stati i tentativi di omettere la verità, prima delle elezioni parlando di normativa astrusa e dopo  elezioni "pensando mille volte  prima di lasciare il paese". I cittadini non gli hanno creduto facendo precipitare il PD in quelle elezioni al terzo posto alla Camera dei Deputati a livello locale

Tuttavia, sono trascorsi quasi 2 anni e sembra riproporsi la stessa situazione di incertezza che accompagnò tutto il periodo elettorale.
L'input proviene da un passaggio dell'intervista che il sindaco Antonacci ha avuto durante la Festa dell'Unità locale.
Il buon Vito Mariella, come ho estrapolato dal video del mio amico Massimo Brandonisio, approfittando della discussione sulle primarie in vista delle regionali che si terranno il 30 novembre pone una domanda semplice e diretta: "Lei sarà candidato o no alle elezioni regionali del 2015?"
La risposta del sindaco è disarmante."Mi avvalgo della facoltà di non rispondere".

Tralasciando il tono scherzoso e il tentativo di deviare alla domanda, la questione è dirimente in vista delle regionali.
Sempre in un'ottica di trasparenza, tante volte invocata (quasi sempre tradita) è necessario avere una risposta
Basterebbe anche un semplice "ci sto pensando"

Infatti anche la legge regionale 2/2005 sulle incompatibilità dei consiglieri regionali all'art.6 afferma:

Art. 6
(Cause di ineleggibilità)

1. Oltre ai casi previsti dal primo comma dell'articolo 2 della legge 23 aprile 1981, n. 154, non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione.

2. Le cause d'ineleggibilità di cui al comma 1 non hanno effetto se gli interessati cessano dalla carica per dimissioni non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature.


Non c'è nessuna norma astrusa che tenga. La legge regionale è chiara. Non si può essere sindaci e consiglieri regionali contemporaneamente.
Questo non vuole essere un "processo alle intenzioni" come potrebbe far intendere "la facoltà di non rispondere", ma i cittadini hanno diritto di sapere, senza tergiversare cosa si vuole fare da grandi.

Possibilmente prima delle primarie, sicuramente la data scelta per togliere la riserva che darebbe un quadro sull'andazzo e l'aria che tira.

Errare è umano, perseverare è diabolico e la lacerazione tra cittadinanza e maggioranza potrebbe non ricomporsi più

Antonio Di Gilio


sabato 18 ottobre 2014

Tre anni di amministrazione, il PD locale tira le somme...le sue

E' ufficiale. Il PD adelfiese ha avviato la campagna elettorale per le regionali 2015.
Inizia la campagna “Tre anni diamministrazione” sul solco della politica nostrana del “governo del fare”.
Tuttavia, quello che è un evidente spot elettorale, è certamente un utile strumento per comprendere e confrontarsi seriamente su quanto è stato fatto e quanto ancora resta da fare.
Incominciamo con il cartello TRIBUTI.

 Loro sostengono il “Mantenimento degli equilibri di bilancio e del contenimento della spesa, garantendo il mantenimento dei servizi essenziali del cittadino”.Ovviamente è falso. Quando si fanno asserzioni economiche bisogna riportare le fonti. In questo caso è semplice trovarla. I bilanci comunali.
Il mantenimento degli equilibri di bilancio è avvenuto erodendo progressivamente gli avanzi di bilancio degli anni passati (anche se hanno portato in dote una montagna di debiti).
La spesa non è stata assolutamente contenuta, soprattutto quella corrente e nonostante ciò il servizio taxi per l'anziano (giusto per citarne uno) è stato ridotto.

“Pressione tributaria nei limiti della media provinciale e nazionale, con numerose agevolazioni a sostegno delle famiglie disagiate”.

Capisco che politicamente è impossibile dire che la pressione tributaria è salita vertiginosamente, ma camuffarla affermando che è nella media provinciale e nazionale (fonte?) è degno del miglior politichese. Ricordo che gli adelfiesi pagano l'aliquota irpef comunale tra le più alte di Puglia, (7x1000) senza adottare un minimo di progressività. Progressività che diversamente avrebbe dato “sostegno alle famiglie disagiate”.

Non contenti dei poteri impositivi che lo stato centrale ormai concede alle amministrazioni comunali, addirittura si escogitano meccanismi per gonfiare la spesa e quindi incassare di più.

Il mio riferimento è al caso della TARI, giàdenunciato in cui tra le spese della tassa dei rifiuti sono stati inseriti gli stipendi di due dirigenti oltre a quote di utenze elettriche acqua ecc. di alcuni uffici.

Sulla TASI invece le detrazioni hanno seguito non un principio di reddito ( come al comune di Bari) ma di rendita degli immobili in totale sfregio del principio da loro citato di “sostegno alle famiglie disagiate”.

Insomma, questo cartello è tutto da rifare e mi sono permesso il privilegio di correggerlo.
Nei prossimi giorni continuerò con l'analisi di questa campagna.

Antonio Di Gilio


mercoledì 15 ottobre 2014

Nuovo bando raccolta rifiuti. Se il buongiorno si vede dal mattino

Il disciplinare tecnico ci fa perdere soldi ancor prima di far partire il bando.

Sul sito del comune di Gioia del Colle è stato pubblicato il nuovo bando di affidamento di servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti e di igiene urbana per i comuni appartenenti all'A.R.O./5
Gli Ambiti di Raccolta Ottimale, denominati ARO, rappresentano il territorio entro cui svolgere le funzioni relative all’erogazione dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto.
I Comuni, dunque, gestiscono in forma associata tali servizi mediante l’Assemblea di ARO, composta dai Sindaci (o Assessori delegati) dei Comuni facenti parte dell’ARO, ed alla quale sono demandate le attività di indirizzo, programmazione e controllo della gestione associata.
L’Assemblea elegge il Presidente e il Vicepresidente dell’ARO, che esercitano principalmente funzioni di rappresentanza, mentre le funzioni tecnico-amministrative sono demandate all’Ufficio Comune di ARO. Il Comune di appartenenza del Presidente diviene automaticamente Comune Capofila dell’ARO.

In molti attendevano con impazienza la pubblicazione del nuovo bando che permetterebbe al Comune di Adelfia di svincolarsi dall'attuale contratto di igiene urbana senza passare attraverso le forche gaudine di interminabili cause civili.

Dalla lettura del bando mi sono soffermato sul disciplinare tecnico del Comune di Adelfia che potete scaricare QUI, soprattutto per quanto attiene alle premialità in favore dell'azienda vincitrice del bando.
A tal fine l’I.A. dovrà garantire il raggiungimento minimo di quanto indicato nel progetto offerta che comunque non potrà essere inferiore al 60 % medio di raccolta differenziata già a partire dal primo anno di esecuzione del nuovo servizio domiciliare (media dei 12 mesi successivi alla completa estensione del servizio domiciliare secondo quanto stabilito nel successivo art. 26) per assestarsi ed assicurare una quota minima del 70 % a partire dal secondo anno di esecuzione del servizio.
Se l’I.A. riuscirà a garantire il superamento degli obiettivi di RD minimi previsti (60 % di RD nel primo anno di completa estensione del servizio domiciliare e 70 % di RD nella fase a regime), consentendo all’Amministrazione comunale di ridurre i costi che avrebbe dovuto sostenere per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, l’Amministrazione riconoscerà all’I.A., al termine di ogni annualità, il 50 % dei risparmi aggiuntivi (determinati dai minori costi di trattamento rispetto a quelli previsti raggiungendo gli obiettivi di progetto) conseguiti quale elemento premiante ed incentivante. Se l’I.A. riuscirà a garantire il raggiungimento dell’obiettivo di RD pari al 65 % per il primo anno ed al 75 % per la fase a regime, l’Amministrazione comunale riconoscerà all’I.A. al termine di ogni annualità, il 60 % dei risparmi aggiuntivi conseguiti quale elemento premiante. Se l’I.A. riuscirà a garantire il raggiungimento dell’obiettivo di RD nella misura 70 % per il primo anno ed al 80 % per la fase a regime, l’Amministrazione comunale riconoscerà all’I.A. al termine di ogni annualità, il 75 % dei risparmi aggiuntivi conseguiti quale elemento premiante.


Ma come? Il nostro sindaco ormai ogni mese ci ricorda il raggiungimento di valori di raccolta differenziata oltre il 70%
E cosa partoriscono? Premialità alla ditta vincitrice per il raggiungimento di limiti minimi, ormai già ampiamente raggiunti.
Praticamente, la ditta vincitrice dell'appalto, come in una nota pubblicità di giochi istantanei, si troverà ad ottenere premialità senza dover far nulla. Della serie "Ti piace vincere facile!?"
Insomma, gli unici risparmi che gli adelfiesi avrebbero cominciato a vedere nel 2015 sono letteralmente buttati nel cess.
Possibile che dal Sindaco, passando per l'assessore preposto e alla giunta, arrivando a dirigenti, nessuno si sia posto il problema se aveva senso inserire le premialità?
Possibile che un cretino qual è il sottoscritto con una semplice infarinatura di diritto dei contratti e di Pubblica Amministrazione si sia accorto di una ovvietà tale?
Per "fortuna" il disciplinare di gara all'art.8 afferma :" il Comune di Gioia del Colle ed il Comune di Adelfia non hanno espressamente rinunciato ad avvalersi del diritto di valutare la vantaggiosità dell’esito della nuova gara nei confronti delle attuali gestioni ai sensi dell’art. 5 comma 1 e dell’art. 14 comma 4 della Legge regionale 24/2012 e quindi l’I.A. non potrà vantare alcun diritto nel caso in cui i Comuni di Gioia del Colle ed Adelfia dovessero decidere di mantenere le gestioni attuali fino alla loro naturale scadenza per tutta la durata del presente appalto."
Vi do la notizia. Non è già più vantaggioso il nuovo bando.
Ma siamo noi cittadini il problema.
Antonio Di Gilio