mercoledì 24 luglio 2013

4 milioni di motivi per sperare in un'Adelfia migliore

Buone notizie in vista per Adelfia su SAPA, recupero-efficientamento strutture pubbliche e viabilità
Partiamo dalla SAPA. Come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno sono stati dati dalla Regione Puglia 2,6 milioni di euro per mettere la parola fine e bonificare l'area. La burocrazia italiana imporrà i suoi tempi, ma dopo quasi otto anni possiamo dire di vedere la luce in fondo al tunnel.
A questa notizia, vanno agginti circa 630.000 di finanziamenti per la conclusione dei lavori relativi al sovrappasso di via San Francesco d'Assisi, elemento essenziale per poter vitalizzare la viabilità cittadina troppo incentrata su Corso Vittorio Veneto
Infine in arrivo quasi 800.000euro per l'efficientamento energetico delle due scuole elementari cittadine, richieste a suo tempo dall'amministrazione Nicassio a cui vanno ad aggiungersi il quasi miliardo delle vecchie lire per il recupero dell'ex Municipio del rione Montrone che nelle intenzioni dovrebbe diventare un centro socio-sanitario.
Queste le buone notizie a cui va dato merito anche all'amministrazione comunale per essere stata in grado di intercettare questi finanziamenti.
Oltre 4 milioni di motivi adesso possono farci sperare in un miglioramento della qualità della vita della nostra cittadina.
Noi facciamo il nodo e vi terremo aggiornati.
Non vorremmo che alla pioggia di soldi corrisponda il deserto economico, finanziario e sociale
Antonio Di Gilio

lunedì 22 luglio 2013

Basta: si fermino le polemiche sterili e inutili

Pur se da lontano seguo le vicissitudine di quello che sento ancora il mio paese. Constato che davvero nulla ormai ferma le inutili polemiche tra le miriadi di fazioni che attagliano questa comunità. Montrone-Canneto, destra-sinistra, pro e conto Antonacci ecc. Perfino la morte tragica di un giovane non riesce a mette a freno le lingue, pronte a utilizzarla per altri scopi.
Questa è una fotografia del pianeta Terra (quella cerchiata) scattata nel 1990 dalla sonda Voyager 1, quando si trovava a sei miliardi di chilometri di distanza
Sagan, l'astrofisico che ebbe l'idea, di far girare la sonda per farle scattare la foto scrisse queste bellissime frasi che dovrebbero essere incise sulla pietra:
« Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica.
Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori affinché, nella gloria e nel trionfo, potessero diventare i signori momentanei di una frazione di un puntino. Pensate alle crudeltà senza fine inflitte dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti le incomprensioni, quanto smaniosi di uccidersi a vicenda, quanto fervente il loro odio. Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l'illusione che abbiamo una qualche posizione privilegiata nell'Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. Nella nostra oscurità, in tutta questa vastità, non c'è alcuna indicazione che possa giungere aiuto da qualche altra parte per salvarci da noi stessi.
La Terra è l'unico mondo conosciuto che possa ospitare la vita. Non c'è altro posto, per lo meno nel futuro prossimo, dove la nostra specie possa migrare. Visitare, sì. Colonizzare, non ancora.
Che vi piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. È stato detto che l'astronomia è un'esperienza di umiltà e che forma il carattere. Non c'è forse migliore dimostrazione della follia delle vanità umane che questa distante immagine del nostro minuscolo mondo. Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto. »

Per favore FINITELA
Antonio Di Gilio

martedì 16 luglio 2013

Viaggio nella tassazione locale 1: IRPEF comunale: ad Adelfia si paga il doppio

Inizia oggi il viaggio di Adelfia on-line sulla tassazione locale. Perchè se per i cittadini è facile apprezzare  e comparare i comuni sul livello e la qualità di servizi, più difficile è capire quanto sul prelievo fiscale dello stato italiano incide il singolo comune.
Oggi incominciamo con l'IRPEF comunale. Quella piccola voce che chi ha una busta paga può rilevare ogni mese. La mia analisi tiene conto di un contribuente tipo adelfiese il cui reddito lordo ( per noi anche base imponibile) arriva a Euro 20.000,00
Iniziamo con il definire l'IRPEF comunale.
L’addizionale comunale, analogamente a quella regionale, è stata istituita dal D.Lgs. 360 del 28 settembre 1998 come tributo finalizzato alla progressiva autonomia finanziaria degli enti locali, e pertanto destinato ai singoli comuni.
Si tratta di una imposta addizionale all’IRPEF che segue i criteri giuridici ed applicativi di tutte le imposte sul reddito delle persone fisiche, coincidendo con esse nelle scadenze e nelle modalità di versamento.
La base sulla quale calcolare l’addizionale comunale è costituita dal reddito imponibile dichiarato ai fini dell’IRPEF, cioè dal reddito complessivo meno gli oneri deducibili, quali individuati dall’art. 10, D.P.R. 917/1986.

In questa tabella riporto i dati di ogni singolo comune considerando le aliquote come indicate sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze 

Comune Imposta su contribuente con reddito lordo di € 20.000,00
Adelfia € 140,00
Acquaviva delle Fonti Gioia del Colle Sannicandro € 49,00
Bari Cassano delle Murge € 40,00
Bitritto € 75,82
Bitetto Grumo Appula Alberobello € 80,00
Casamassima € 93,75
Modugno € 50,00
Noicattaro € 28,10
Triggiano € 82,25
Palo del Colle € 49,70
Valenzano € 100,00
Rutigliano € 132,50
Media Comuni € 67,45
Differenza Adelfia +107%

Prima della valutazione squisitamente numerica ci sono delle considerazioni qualitative da fare, scaricando e visualizzando i dati di questa tabella più dettagliata da me prodotta.
Innanzitutto il comune di Adelfia, a differenza della maggioranza dei comuni vicini, ha un'aliquota unica proporzionale, ossia non adotta in nessun modo un criterio di progressività crescente. Che il cittadino guadagni 1 o 1 milione tassa sempre con la stessa aliquota (0,7%) in barba all'art. 53 della costituzione e al buon senso.
In secondo luogo, sono proprio i redditi più alti che beneficiano di questa aliquota unica che l'amministrazione di centro-sinistra (?) continua a mantenere. Infatti  se il cavaliere Berlusconi avesse la residenza ad Adelfia, la preferirebbe certamente rispetto alla maggior parte degli altri comuni vicini che applicano un'aliquota dello 0,8% sui redditti lordi maggiori a € 75.000,00
Insomma, è proprio vero che non esistono più le ideologie. 
Infine passiamo al dato prettamente numerico. Come è facilmente intuibile, il contribuente tipo adelfiese che dichiara un reddito lordo pari a € 20.000,00 pagherà un'imposta comunale pari a più del doppio della media dei nostri comuni vicini. Esattamente il +107%. Tuttavia mi sorge una domanda.
Paghiamo il doppio di tasse, ma abbiamo il doppio dei servizi?
Insomma un motivo in più per cambiare residenza.

Antonio Di Gilio

martedì 9 luglio 2013

2012 - In fuga da Adelfia

Il sito dell'ISTAT  ha pubblicato i dati aggiornati al 31.12.2012 della popolazione residente dei comuni italiani.

- Il primo dato. Adelfia scende sotto i 17.000 abitanti  e più precisamente a 16.973 cittadini residenti, tornando al dato del lontano settembre 2005 (ben 8 anni fa).

- Il secondo dato. Adelfia è il comune che nel corso del 2012 ha ottenuto  il peggiore saldo migratorio.
Infatti la differenza tra nuovi iscritti e cancellati arriva a 143 persone, pari allo 0,84% della popolazione residente al 31.12.2012. Il dato potrebbe sembrare insignificante ma in termini demografici è un valore al quanto preoccupante. I demografi utilizzano, in questi casi, i tassi di dimezzamento o raddoppio della popolazione per estrarne l'entità.
A questo LINK potete scaricare la tabella.  Se Adelfia mantenesse questo trend basterebbero circa 59 anni per dimezzare la popolazione. La Provincia di Bari tutta ne impiegherebbe ben 628 anni al tasso attuale.
Semplificando, se Adelfia fosse l'Italia, basterebbero meno di 60 anni per perdere oltre 30 milioni di cittadini.

- Il Terzo dato. Il valore è ancora più preoccupante se paragonato con i comuni immediatamente vicini e/o concorrenti. Adelfia ha un'emoraggia addirittura superiore a quella del capoluogo ossia Bari. Considerate inoltre che il trend negativo è iniziato nel secondo semestre 2012.
Ma mentre per Bari la spiegazione è certamente da individuare dall'alto costo delle case e da un fenomeno che riguarda tutte le grandi città. per Adelfia non può essere certamente questo ( o soltanto questo). I dati di comuni simili per economia, vicinanza e dimensione dicono certamente altro.
Valenzano, il cui costo delle case è superiore, vedrebbe il dimezzamento della popolazione in oltre 2 secoli, Triggiano in quasi 3 secoli. Al contrario Noicattaro, Rutigliano e Capurso, simili per economia hanno trend in crescita della popolazione. Casamassima e Bitritto vedrebbero raddoppiata la propria popolazione rispettivamente in 126 anni e 85 anni.
Insomma, demograficamente, come già più volte detto, Adelfia si sta avvitando in una spirale pericolosa.

Meno residenti, significa meno contribuenti e quindi meno entrate fiscali a parità di tassazione. Meno entrate fiscali ( o un eccesso di aumento della tassazione locale) significa meno servizi. Meno servizi uguale maggior emigrazione, perdita di ricchezza e/o riduzione della stessa.
Insomma, il problema che può sembrare solo demografico è soprattutto politico.
Cosa offre il sistema Adelfia ( politica, società civile, associazioni ecc.) a chi la abita?

Antonio Di Gilio


Produttività dei dipendenti Comunali, assegnati i fondi

Ai dipendenti del Comune di Adelfia è stato ripartito come da CCNL il fondo legato alla PRODUTTIVITA', che come riporta l'ARAN viene ripartito in questo modo:
"l'art.37 del CCNL del 22.1.2004, ha stabilito che i relativi compensi possono essere erogati solo in presenza di INCREMENTI EFFETTIVI della produttività e di miglioramento quali-quantitativo dei servizi, intesi come RISULTATO AGGIUNTIVO APPREZZABILE rispetto al risultato atteso della normale prestazione lavorativa e che tale erogazione è possibile solo a conclusione del processo di valutazione periodica".
Pertanto, solo in presenza di un maggiore impegno, aggiuntivo rispetto alla prestazione ordinaria, del dipendente, come attestato dal dirigente, sulla base della valutazione dei risultati dallo stesso conseguiti, consente l’attribuzione dei compensi di produttività. (LINK)

Interessante constatare che TUTTI i dipendenti lo hanno percepito in proporzione alla propria mansione senza un centesimo di differenza l'uno dall'altro. I dipendenti pubblici vengono prodotti in serie e standardizzati evidentemente.
In allegato quanto percepito da ogni singolo dipendente.
Determina n. 749 dell'8 luglio 2013

Antonio Di Gilio

lunedì 8 luglio 2013

Incompatibilità sindaco-parlamentare confermata dalla Giunta delle elezioni

Se qualcuno nutriva ancora qualche dubbio, finalmente è stato accontentato.
La notizia dell'incompatibilità cui sarebbe stato soggetto il sindaco Antonacci in caso di elezione al Senato generò così tanto clamore che lo stesso sindaco avvertì la necessità di smentire tutto sulla sua pagina Facebook (gli interventi del sindaco sono più di uno).


L'atteso "supplemento di valutazione in sede di Giunta per le elezioni, con i tempi necessari al compimento di questa attività" è avvenuto, almeno da parte della Giunta delle elezioni di competenza della Camera dei Deputati. Considerato, però, che la norma riguardante l'incompatibilità pone esattamente sullo stesso piano le cariche di deputato e senatore, possiamo tranquillamente affidarci al deliberato di questa Giunta.

Giovedì 27 giugno 2013 la Giunta delle elezioni si è riunita per l'esame delle incompatibilità ex art. 13, comma 3 del decreto-legge n. 138/2011, convertito nella legge n. 148/2011. Il resoconto è disponibile a questo indirizzo, vediamone i punti rilevanti.

L'onorevole Stumpo (PD) "rammenta che l’avvio della XVII legislatura segna la prima applicazione della nuova normativa, in base alla quale sono da considerarsi incompatibili con il mandato parlamentare le cariche apicali degli esecutivi degli enti territoriali con popolazione superiore alla predetta soglia (5000 abitanti, n.d.r.).
Osserva che nell’ambito del Comitato non sono mancati i rilievi circa la ratio di tale norma, che si inserisce in un quadro normativo non sempre coerente e logico. D’altra parte, si è ritenuto che il compito della Giunta non possa che essere quello di applicare le disposizioni attualmente vigenti, lasciando ad altre sedi eventuali iniziative di adeguamento normativo."


All'inizio di questa legislatura, erano 12 i sindaci-deputati. Alcuni di questi sono già stati dichiarati decaduti dai Consigli Comunali delle proprie città:
- Giampiero Giulietti, già sindaco di Umbertide, decaduto dalla carica di sindaco l’8 aprile 2013;
- Antonella Incerti, già sindaco di Albinea, decaduta dalla carica di sindaco il 27 marzo 2013;
- Dario Parrini, già sindaco di Vinci, decaduto dalla carica di sindaco l’11 marzo 2013;
- Francesco Ribaudo, già sindaco di Marineo, cessato dalla carica di sindaco a seguito delle elezioni comunali svoltesi il 9-10 giugno 2013.
- Angelo Cera, già sindaco di San Marco in Lamis, decaduto dalla carica di sindaco il 17 giugno 2013.
Il deputato-sindaco Marco Marcolin, sindaco di Cornuda, ha inviato una lettera al proprio Consiglio Comunale, con la quale ha comunicato la propria opzione per il mandato parlamentare, mentre Ernesto Magorno, sindaco di Diamante, ha reso noto che il Consiglio Comunale ha avviato la procedura per la sua decadenza.
Coloro che non hanno ancora esercitato l'opzione tra le due cariche sono: Floriana Casellato, sindaco di Maserada sul Piave; Roger De Menech, sindaco di Ponte nelle Alpi; Filippo Piccone, sindaco di Celano; Antonio Placido, sindaco di Rionero in Vulture; Simonetta Rubinato, sindaco di Roncade. Costoro saranno presto invitati ad optare per una delle cariche.


Ormai non ci sono più dubbi: se il PD avesse vinto in Puglia, oggi il sindaco Antonacci sarebbe decaduto dalla carica o lo sarebbe stato dichiarato a breve. D'altro canto, per potersi candidare, il sindaco aveva usufruito di una deroga, poiché il regolamento delle Primarie del PD non glielo permetteva, probabilmente proprio in virtù della legge 148/2011.
E' chiaro adesso il motivo per cui a gennaio Adelfia on-line ha chiesto le dimissioni al sindaco? Non si è trattato di una "occasione ghiotta", ma un modo per garantire subito ad Adelfia un nuovo sindaco già dallo scorso giugno, invece di un vice-sindaco triste traghettatore fino all'anno prossimo.

Resta il rammarico per la mancata trasparenza e il tentativo di gettare acqua sul fuoco da parte del sindaco. Sarebbe stato auspicabile lasciare Adelfia con onestà, piuttosto che nascondere la verità fino all'ultimo. Di contro, la risposta più eloquente è arrivata da quasi 4000 elettori persi.
In fin dei conti, alle "balle" di certa politica, la gente non si è abituata da sola.

Vincenzo Prudente