mercoledì 27 marzo 2013

Questione Randagismo. Il perchè questa classe politica deve andare a casa

Sono circa 20 anni che ci portiamo avanti il problema del randagismo. A fasi alterne e per proclami si sono date ricette per la soluzione del problema senza mai trasformare le chiacchiere in fatti.
Quello che era un problema è diventata emergenza e tragedia quando nell'agosto dell'ormai  lontano 2007 ( sono passati altri 5 anni) l'agricoltore Nicola Iacobellis veniva aggredito e sbranato da un branco di cani nelle campagne adelfiesi.
In quella situazione la politica perse una buona occasione per stare zitta con l'incitamento a prendere i fucili contro le orde dei branchi canini.
Tuttavia, come al solito, quando si deve discutere con i numeri e con i bilanci ecco che i politici (di ogni colore) fanno spallucce e ricordano ai "cittadini esigenti" che soldi non ce ne sono per costruire o ancora peggio gestire un canile.
Innanzitutto Adelfia necessita di un reale controllo del territorio. Nel nostro paese latitano le semplici multe per il mancato rispetto del codice della strada, figurarsi pretendere (!) il controllo del territorio. Detto più semplicemente c'è qualcuno che verifica che i cani portati oggi al guinzaglio siano cippati? Non credo.
Ma andiamo avanti. Si lamenta la mancanza di fondi per la gestione eventuale di un canile. Ovviamente il problema non è certamente legato alla mancanza di fondi (in busta paga potete sapere quanto ci costa l' amministrazione), ma di come questi fondi sono utilizzati.
Secondo i calcoli più corretti il costo giornaliero per il singolo cane si aggira intorno i 2,50-3 euro. Pertanto una struttura di circa 150 cani costerebbe, in termini di gestione, mediamente 165.000,00 euro.
Adesso facciamo un pò di conti in tasca al nostro Comune.
La Caserma dei Carabinieri di cui paghiamo l'affitto ogni anno ci costa € 62.500,00. Faccio notare che non sono aumentate le unità sul territorio, ma in compenso è aumentato il peso che zavorra il nostro bilancio (purtroppo siamo vincolati per almeno altri 7 anni).
Ma andiamo avanti. Gli immobili comunali sono locati a molte associazioni a titolo gratuito (in barba alla normativa vigente e all'attuale regolamento comunale) o sono dati a prezzi certamente non di mercato.
Notare che i contratti sono ancora in regime (contrariamente alla norma e al buon senso) di prorogatio

da ADELFIA SENZA CENSURA(FB)
Non ci vuole un immobiliarista per capire quante migliaia di euro ogni anno abbiamo perso in nome di non si sa quale mania associazionistica. Soldi che sarebbero bastati a mandare avanti un canile senza nulla chiedere in più ai cittadini

Mi si obietterà che costruire un canile ha i suoi costi e che il patto di stabilità è stringente. Vero, fino a un certo punto perchè questo chiama all'appello l'intera macchina della PA mal gestita ed inefficiente.
Quanto è costata al contribuente, non solo adelfiese, la nuova stazione ferroviaria, grande opera inutile visto il suo attuale stato di abbandono?
Adesso che le medaglie sono state apposte, come la mettiamo con la prova dei fatti?
L'alternativa, sarebbe stata deliberare una Imposta di Scopo su cui la politica avrebbe dovuto assumersi una responsabilità. Con l'imposta di scopo la cittadinanza avrebbe pagato un'imposta strettamente legata a un investimento mettendo l'amministrazione alla prova della propria efficacia. Tuttavia la parola responsabilità ( tanto cara in questi tempi) fa tremare i polsi ai tanti che amano farsi chiamare politici.
                                                                                                     
Insomma la scusa del "non ci sono i soldi" è semplice demagogia. La politica scansa le responsabilità accusando ogni volta il livello istituzionale superiore ( il comune e la regione lo stato centrale, lo stato centrale l'UE) o coloro che li hanno preceduti. Ma questo problema va avanti da oltre 20 anni e in questi due decenni si sono avvicendate sempre le stesse persone che puntualmente non hanno mai risolto nulla.

Sarà grillino dirlo, ma è il momento che questa classe politica locale vada in pensione. Di certo non la rimpiangerà nessuno.

Antonio Di Gilio

Raccolta dei rifiuti, il servizio partirà

Nei giorni scorsi, con Determinazione del Responsabile del settore Polizia Municipale, è stato approvato lo schema di contratto per l'affidamento dei Servizi Integrati di Igiene Urbana e Complementari.

Appare chiara la volontà dell'amministrazione di affidare il servizio prima della decisione del Consiglio di Stato.
Proprio per tutelarsi da un eventuale accoglimento del ricorso in appello pendente dinanzi al Consiglio di Stato, nel contratto è stata inserita la rinuncia ad ogni indennizzo o risarcimento da parte della ditta affidataria, se dovesse perdere l'affidamento del servizio.

L'appalto avrà la durata di 7 anni dalla data di effettivo inizio del servizio, e il corrispettivo dovuto dal Comune all'appaltatore per il pieno adempimento del contratto sarà di 9.858.819,44 euro.

Il Comune potrà recedere anticipatamente dal contratto nel momento in cui l'ARO/5 (Ambito di Raccolta Ottimale di cui fa parte il nostro Comune) individui il Gestore Unico per la gestione dello stesso servizio. A tal proposito, il 31 gennaio, con Delibera n. 4, il Consiglio Comunale ha approvato la Convenzione con gli altri Comuni dell'ARO/5 per la costituzione di una associazione.

Vincenzo Prudente

giovedì 21 marzo 2013

L'ambientalismo è un optional. Ad Adelfia mancano 135 "lungimiranti" alberi

La politica da decenni proferisce parole che tuttavia si rivelano, per i nostri politici, vuote di ogni significato. Infatti, spesso, sentiamo sui palchi parole che potrebbero sembrare rivoluzionarie, ma che nei fatti si dimostrano senza alcun significato fattuale.

E' il caso della parola ambientalismo.
Termine usato spesso a sproposito, foglia di fico di politiche "progressiste" che nella realtà risultano essere totalmente inadatte o disattese. E le leggi ci sono. E' il caso della legge del 29 gennaio 1992 n.113 che come cita l'art. 1:

"1. In attuazione degli indirizzi definiti nel piano forestale nazionale, i comuni provvedono, entro dodici mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente, a porre a dimora un albero nel territorio comunale. 
 2. L'ufficio anagrafico comunale registra sul certificato di nascita, entro quindici mesi dall'iscrizione anagrafica, il luogo esatto dove tale albero e' stato piantato."

Detto in parole povere, i comuni sono obbligati a piantare, entro 12 mesi dall'iscrizione anagrafica di un nuovo neonato, un albero. Secondo i dati ISTAT nel Comune di Adelfia dal giugno 2011 ( mese di insediamento della giunta Antonacci) al marzo 2012  sono nati 135 bambini a cui sarebbe dovuto corrispondere la posa in dimora di uguale numero di alberi.
In compenso ad Adelfia di alberi se ne sono tagliati e ci si è ben guardati di ripiantarne di nuovi. L'asfalto è la soluzione per tutto. E di questa LUNGIMIRANZA ne sono pure orgogliosi. 

Faccio notare che la legge è del 1992. L'amministrazione Nicassio ci aveva abituati a frasi poco ecologiste (ricordate come voleva risolvere il problema randagismo?), questa al contrario, rivendica con orgoglio la propria lungimirante spinta ecologista. Peccato che disattende quelle poche leggi "ambientaliste" dello stato.

Antonio Di Gilio

martedì 19 marzo 2013

Bando raccolta rifiuti, si decide a giugno

Sarà il 4 giugno il giorno in cui il Consiglio di Stato si esprimerà sul merito del ricorso presentato dalla seconda classificata alla gara per l'assegnazione dei servizi integrati di igiene urbana e complementari.

A seguito dell'assegnazione del servizio con Determina n. 715 del 28 giugno 2012, la ditta classificatasi seconda aveva presentato ricorso al TAR per l'annullamento dell'aggiudicazione della gara.

Il TAR si è già espresso sul ricorso, respingendo prima l'istanza cautelare il 12 settembre, poi il ricorso il 9 gennaio.

La ditta ha successivamente presentato ricorso in appello dinanzi al Consiglio di Stato, che il 26 febbraio ha respinto l'istanza cautelare e ha fissato per la trattazione della causa l'udienza pubblica del 4 giugno.

Con la decisione del 26 febbraio, il Comune di Adelfia è libero di firmare il contratto con la prima classificata ed avviare il servizio in qualunque momento. Nonostante questo, l'amministrazione sembrerebbe intenzionata ad attendere la decisione definitiva del Consiglio di Stato, poiché se la ricorrente dovesse vincere il ricorso, le conseguenze per le casse comunali sarebbero disastrose, senza considerare gli ingenti costi già sostenuti.

I quasi 55.000 euro impegnati ed in parte già liquidati a titolo di onorari per l'avvocato di fiducia del Comune potrebbero, a quel punto, essere soltanto briciole.

Vincenzo Prudente

lunedì 11 marzo 2013

Adelfia e la sua morte demografica. Più 80enni che bambini. In 5 anni ne sono spariti 106.

Il censimento 2011 ha svelato un cambiamento epocale per la nostra cittadina. Per la prima volta dal 1960 (periodo della grande emigrazione verso il Nord e l'estero), Adelfia ha avuto un calo sostanziale della popolazione. Siamo, a settembre 2012, tornati indietro di ben 6 anni. I dati sono quelli ISTAT.
E fa ancora più effetto, guardando il grafico, constatare che il calo è avvenuto soprattutto negli ultimi 2 anni dopo una crescita constante che avveniva da oltre 40 anni e che questo trend discendente  è proseguito anche durante il 2012 (settembre ultimo dato aggiornato).

Questo, ha sicuramente delle ripercussioni importanti . Innanzitutto, una riduzione della popolazione implica sia minori trasferimento statali, sia minore entrate fiscali. Venendo meno i contribuenti, vengono meno le tasse che questi pagano e versano nelle casse comunali.
Tuttavia, oltre constatare il trend è un altro il dato che dovrebbe allarmare ed è legato alla struttura e alla composizione della popolazione. Se prendiamo il numero di bambini tra gli 0 e 5 anni rileviamo un dato preoccupante. Innanzitutto, il trend ribassista  era iniziato nel 2006 ed è proseguito per tutto il periodo raggiungendo il valore di -12%.
In valori assoluti, in soli 6 anni sono spariti  ben 106 bambini tra gli 0 e 5 anni, pari a ben 4 classi di scuola materna.
Un dato che indica, sicuramente un tasso di natalità in calo, ma anche un aumento del tasso emigrativo, soprattutto dei giovani e delle giovani coppie.
Se questo trend dovesse proseguire anche nei prossimi anni, al tasso medio del -2% annuo, nel 2020, avremo superato (in senso negativo) la soglia delle 800 unità, costringendo a una vera e propria ristrutturazione del sistema di welfare comunale già evidentemente spostato sulle classi di età più in là con l'età. Infatti vorrei chiudere con questo dato, che è confortante su come si sia allungata la vita media, ma che è potenzialmente disastroso per i bilanci di una qualsiasi amministrazione pubblica. In arancio è indicato il numero degli over 80enni, in blù gli over 95.
Gli over 80 sono aumentati in 6 anni di quasi il 23% e probabilmente già al 1° gennaio 2013 è avvenuto il sorpasso. Gli over 80 hanno superato la classe 0-5 anni. Gli over 95 sono aumentati del 50%.

Insomma, demograficamente parlando ci stiamo avviando al disastro in quanto il sistema si avvita inevitabilmente.
Una società più vecchia, richiederà sempre più un maggior dispendio di risorse pubbliche in favore degli anziani e sempre meno verso le giovani coppie e i bambini. I politici, dato il peso elettorale, seguiteranno a rincorrere la classe elettorale più importante, marginalizzando sempre più dalle loro agende i servizi per l'infanzia. Insomma, preparatevi ad assistere alla chiusura di asili nido e all'apertura di ospizi.

Antonio Di Gilio

domenica 10 marzo 2013

Bando Mente Locale, c'è anche Adelfia

Promozione del riuso dei beni immobili a servizio del Trasporto Pubblico. E' la nuova iniziativa della Regione Puglia, che ha pubblicato un avviso pubblico sul BURP n. 13 del 23/01/2013.

La finalità dell'iniziativa è il recupero e la riconversione di beni immobili a servizio del pubblico trasporto locale sottoutilizzati e/o non più utilizzati, per scopi sociali, ambientali, turistico-culturali, di promozione del territorio e della mobilità sostenibile.

La Regione ha individuato, con l'aiuto delle Aziende di trasporto, undici immobili per il cui riutilizzo non sono necessari particolari interventi di ristrutturazione. Tra gli immobili c'è la vecchia Stazione di Adelfia, ormai inutilizzata a favore della nuova.

Gli immobili o parte di essi saranno affidati per 6 anni alle organizzazioni del territorio qualora la proposta progettuale presentata risultasse vincitrice.
Il soggetto proponente, risultato vincitore, sarà tenuto a sottoscrivere una convenzione per l’utilizzo dell’immobile per il progetto Mente Locale con l’Azienda di Trasporto Pubblico
Possono presentare proposte le associazioni no profit e le organizzazioni del terzo settore.

Per eventuali sopralluoghi ad Adelfia, è possibile contattare i Sig.rri Margherita Conte, tel. 080/5462328 e Nicola Maddalena tel. 080/546234.

Scarica il Bando Mente Locale
Scarica la domanda di partecipazione
Schede delle Stazioni (Adelfia a pag. 4)

Vincenzo Prudente

sabato 9 marzo 2013

Collegamento aree P.I.P., verso l'esproprio dei terreni

L'area in cui nascerà la strada
L'iter per la creazione di una strada di collegamento tra le due aree P.I.P di Adelfia va avanti.

La Provincia di Bari ha emesso da poco una comunicazione di avvio del procedimento diretto alla dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità della Strada di collegamento tra la S.P. 70 "Ceglie-Adelfia" e la S.P. 133 "Valenzano-Adelfia".

 Si procederà quindi con l'espropriazione delle aree interessate dalla nuova opera, che di conseguenza saranno acquisite al patrimonio della Provincia.

Nel territorio di Adelfia, le aree sono le seguenti:

Foglio n. 1: particelle 141, 142, 236, 238, 190, 133, 198, 120, 121, 215, 204, 172, 203, 134, 176, 177, 178, 225, 227;
Foglio n. 2: particelle 455, 454, 445, 444, 443, 442AA, 442 AB;
Foglio n. 15: particelle 741, 743, 11, 12, 13, 1079AA, 1079AB, 1076, 1077, 1080, 1081, 1083, 1084, 1082, 1085, 1086, 1087, 1088, 9AA, 9AB, 445AA, 445AB, 519.

La Provincia di Bari aveva pensato di collegare le due strade provinciali in corrispondenza delle due aree produttive adelfiesi già nel 2007, inserendo quest'opera nella Programmazione Triennale dei LL.PP. 2007-2009. Il 30/04/2007 fu predisposto un progetto preliminare per la stralizzazione della strada, ma non vi fu seguito poiché il Comune di Adelfia, con Deliberazione di Giunta n. 122 del 21/07/2008 comprese all'interno del centro abitato il tracciato stradale progettato dalla Provincia.
Il 09/06/2008 il progetto fu nuovamente inserito nel Piano Urbano della Mobilità Metropoli Terra di Bari, e il la Giunta Provinciale approvò il progetto preliminare con Delibera n. 14 del 27/02/2009 ed il progetto definitivo con Delibera n. 205 del 17/11/2010 per un totale di 4.000.000,00 €. Infine, il Consiglio Comunale di Adelfia con Delibera n. 16 del 28/09/2011 ha approvato il progetto ai fini urbanistici.

Vincenzo Prudente

giovedì 7 marzo 2013

Ex Sapa, i rifiuti non sono pericolosi

Conclusi i lavori di smassamento e raffreddamento il 28 febbraio e di campionamento il 1 marzo, sono stati pubblicati i risultati delle analisi effettuate sui cumuli a cura della Ambientale S.r.l.

Il materiale presente all'interno dello stabilimento "ex Sapa" è stato classificato come "Rifiuto non pericoloso", e gli è stato attribuito il C.E.R. 19.95.03, che identifica il rifiuto come "Compost fuori specifica".

I campioni raccolti

Nonostante siano presenti concentrazioni di metalli, i valori delle sostanze presenti non superano i limiti di Legge che altrimenti renderebbero il rifiuto pericoloso.


Prima dell'inizio dei lavori, l'ARPA Puglia a seguito del campionamento dell'aria ha comunicato l'esito delle analisi che hanno indicato l'assenza di criticità della qualità dell'aria (link). ARPA ha altresì comunicato che effettuerà ulteriori rilevamenti ultimati i lavori di messa in sicurezza.

Del finanziamento di 570.000,00 € ottenuto dalla Regione Puglia, restano adesso circa 280.000,00  € per lo smaltimento dei rifiuti. Secondo le stime, saranno necessari circa 2 milioni di euro per la definitiva rimozione dei cumuli. Occorrerà, quindi, un ulteriore finanziamento per risolvere del tutto un problema che interessa il nostro territorio ormai da più di 7 anni.

Link per visualizzare i risultati delle analisi.


Vincenzo Prudente

mercoledì 6 marzo 2013

Raffiche di vento, cadono alberi

Il forte vento di scirocco che da questa notte sta interessando l'Italia, non ha risparmiato Adelfia, dove sta provocando disagi e diversi danni.

Le forti raffiche hanno sradicato un albero all'interno del parcheggio dell'ex G.I.L. in Via Conte Sabini, che riversandosi sulla strada ha anche danneggiato la recinzione. Danni anche all'interno della scuola media in Via Papa Giovanni XIII, dove è caduto un albero, diversi rami e un piccolo palo dell'illuminazione.
Anche in Via della Repubblica un altro albero ha ceduto.

Fortunatamente non si segnalano danni a cose o persone. Si raccomanda comunque la massima cautela nel passare vicino a zone con la presenza di alberi e pali esposti al vento.

Vincenzo Prudente