martedì 7 agosto 2012

Siamo padroni a casa nostra? #1





Ho partecipato all'ultimo Consiglio Comunale, che si è tenuto il 10 luglio 2012.
Prima dell'inizio dei lavori, ho chiesto al Presidente del Consiglio comunale Antonio Ferrante se fosse possibile filmare per coloro che non fossero presenti. La risposta è stata confortante, poichè mi è stato detto che per lui non vi era alcun problema. Uguale è stata la reazione dei consiglieri già presenti in aula.
Subito dopo l'Appello, il Presidente ha esposto la richiesta a tutto il Consiglio, alla quale ha risposto il Sindaco.

Nella giornata di ieri è stata pubblicata nell'Albo Pretorio del Comune di Adelfia la Delibera del Consiglio Comunale n. 11 del 10-07-2012 - LETTURA E APPROVAZIONE VERBALI SEDUTE PRECEDENTI
nella quale è possibile trovare la sbobinatura delle parole del Presidente e del Sindaco, a supporto di questo articolo.

Ecco l'estratto, che troverete alla terza e quarta pagina della Delibera:
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PRESIDENTE:
Prima di passare al primo argomento, vorrei avvisare tutto il Consiglio Comunale, ho avuto una richiesta da due ragazzi che sono qui presenti, loro vogliono filmare con il cellulare il Consiglio

Bando ex-UMA...modifiche apportate...ma sono così bravi gli adelfiesi?

QUI la puntata precedente

Non c'è che dire. Ad Adelfia c'è qualche neofita dell'esaltazione della razza da far impallidire Adolf Hitler.
Il bando ex Uma pubblicato sul sito del comune il 1° agosto, denunciato da me nelle sue incongruenze nella stessa data, è stato cambiato 24 ore dopo.

Con determinazione del 2 agosto il responsabile " dopo un'attenta analisi tecnica" ha apportato quelle modifiche su quei punti da me sollevati e che qualche anonimo aveva osato definirli capziosi.

Sparito ogni riferimento nei requisiti di accesso all' "attività lavorativa nel comune", errore a mio avviso grave in grado di ledere addirittura l'art. 3 della Costituzione.

Tuttavia, sparito dai requisiti, ricompare magicamente sul sistema di attribuzione dei punteggi. Se hai un'attività nel comune di Adelfia, hai diritto ad alcuni punti in più esattamente pari ad avere un master in scienze agrarie oltre ad attività formative  utili all'ottenimento di CFU.

Insomma, studiare vale quanto semplicemente lavorare ad Adelfia. Che abbia ragione mio nonno quando dice sarcasticamente  che ad Adelfia sono tutti scienziati? Che ad Adelfia ci sia un ceppo della razza ariana di nazista memoria?

Il mio silenzio su questo punto vale più di mille parole

Antonio Di Gilio

QUI la nuova determina

giovedì 2 agosto 2012

Lo sconforto non mi basta, se pago pretendo il servizio

Sulla pagina ufficiale Facebook del Sindaco Antonacci è possibile scrivere domande dirette al nostro primo cittadino il quale, nei limiti del possibile, risponde. E' sicuramente uno strumento straordinario perchè è un metodo trasparente di amministrazione

Scorrendo la pagina ho letto la seguente conversazione


La risposta del sindaco mi ha lasciato al quanto interdetto. Innanzitutto vi è una palese ammissione da parte del Sindaco Antonacci dell'inadempimento da parte della ditta nel rispettare il capitolato ossia del contratto.

Ma ciò che ancora di più mi indispettisce è nella soluzione che lui offre. Semplicemente si sconforta. Il rappresentante di un'istituzione dello Stato Italiano, nonché avvocato invece di rifarsi alle norme e alle leggi, prende atto e si sconforta.


Immaginate. Sottoscrivete un contratto in cui voi pagate una somma dietro corresponsione di un servizio. Cosa fareste se la controparte non adempisse, al servizio per cui avete pagato? Vi sconfortate? Non credo proprio.



Vi sembrerà strano ma il codice civile addirittura osa parlare di risoluzione del contratto per inadempimento e, pazzesco, di risarcimento del danno. Infatti l'art. 1223 del c.c. afferma:

Il risarcimento del danno per l'inadempimento o per il ritardo deve comprendere così la perdita subita dal creditore come il mancato guadagno, in quanto ne siano conseguenza immediata e diretta.” Per perdita diretta intendiamo il danno emergente e il lucro cessante.


Ovviamente, risolvere il contratto per un servizio come quello della gestione dei rifiuti da un giorno all'altro è impossibile. Ma mi sconforta non una ditta che “sotto gli occhi di tutti disattende” il capitolato, ma che a pronunciare questa frase sia un'istituzione.


Faccio una proposta. La prossima volta se i cittadini non pagano la TARSU l'amministrazione potrebbe cortesemente semplicemente sconfortarsi invece di mandare la CENSUM a recuperare le somme? Lo gradiremmo di più. Saremmo tutti più sconfortati, ma con il portafoglio pieno.


Antonio Di Gilio

La storia della Sapa

Ingresso dello stabilimento


La Sapa, che si trova in Adelfia, Strada Provinciale 83 Adelfia - Acquaviva delle Fonti km 2,4, era un’azienda che commercializzava concimi organici, posta sotto sequestro dai Carabinieri del N.O.E. nell’ottobre del 2005.







N.B.: L'articolo potrebbe presentare assenza di eventi o imprecisioni. Stiamo lavorando per renderlo il più completo ed affidabile possibile. Invitiamo i soggetti che riscontreranno imprecisioni o carenza di informazioni a farcelo sapere all'indirizzo adelfiaonline1@gmail.com. Grazie per la collaborazione.

- Il 18 novembre 2003, con nota prot. n.551, la ASL scrive al Sindaco: "A seguito del protrarsi di forti lamentele da parte dei Cittadini di Adelfia in merito al diffondersi di fumi ed esalazioni maleodoranti rivenienti dallo stabilimento "Sapa srl" di cui all'oggetto, in particolare nelle ore serali ed all'albeggiare, nella tarda serata del 17/11/2003 lo scrivente ha effettuato un sopralluogo nelle adiacenze dello stabilimento in questione accertando lo sprigionarsi di fumo denso e maleodorante dal camino del forno essiccatore con esalazioni che, a causa del concomitante, forte vento di scirocco, interessavano l'intero abitato di Adelfia. Tale situazione è fonte di grave inquinamento ambientale, atteso che da mesi lo scrivente non riesce ad ottenere esiti attendibili di analisi delle emissioni atmosferiche richieste con Nota n.429 nel 19/08/2003, che ad ogni buon fine si allega in copia, nè altra documentazione idonea anche al fine di legittimare l'esistenza stessa dello stabilimento sfornito, allo stato attuale, di qualsivoglia autorizzazione all'esercizio di industria insalubre. Ciò premesso, al fine di tutelare adeguatamente la salute degli abitanti di Adelfia, si propone l'adozione di un provvedimento di chiusura o di sospensione dell'attività fino all'acquisizione della documentazione richiesta dallo scrivente ed alla Valutazione degli Atti, finalizzata al successivo rilascio del Decreto di Industria insalubre con le prescrizioni di esercizio che si riterrà opportuno adottare a tutela dell'ambiente fisico e della salute dei residenti."

- Il 3 dicembre 2003 la Provincia di Bari scrive a SAPA Srl, Sindaco di Adelfia, Commissario Delegato per l'Emergenza rifiuti in Puglia, Regione Puglia, Carabinieri del NOE di Bari e ASL comunicando: "Di seguito alla nota raccomandata con avviso di ricevimnto n.3246 dell'1 ottobre scorso e all'ulteriore sopralluogo effettuato dal Nucleo Operativo di Tutela Ambientale (NOTA) di questa Amministrazione, si diffida codesta ditta a provvedere, entro e non oltre gg. 60 dal ricevimento della presente, alla rimozione e smaltimento, presso impianti regolarmente autorizzati - ex art. 28 D.Lgs n.22/97 - dei rifiuti presenti presso il proprio impianto, dandone comunicazione a questa Amministrazione."

- Nel mese di dicembre 2003 viene effettuato un sopralluogo della Polizia Municipale in cui si contestano al titolare della ditta una serie di inadempimenti e contemporaneamente lo si invitava a presentare documentazione probante la qualità delle emissioni in atmosfera (nota prot. n. 19700 del 02/12/2003).

 - Il 16 dicembre 2003 il Sindaco di Adelfia Francesco Nicassio indice una conferenza di servizi con la ASL, nella persona del Dott. Crocitto (nota prot. n. 20379 del 16/12/2003), svoltasi il 18 dicembre 2003. Sal verbale si legge: "Ad avviso del Dott. Crocetto la SAPA per regolarizzare a norma l'azienda deve cambiare il bruciatore da a sansa a metano o gpl [...] Inoltre i fanghi non devono contenere sostanze che ne comportino l'esclusione dalla prima e seconda classe del decreto Ronchi."

- Il 22 dicembre 2003 con nota prot. n. 591, l'ASL comunica alla SAPA di esprimere parere favorevole al rilascio dell'Autorizzazione di industria insalubre a patto che:
1) Ponga a termine i contratti per attività non compatibili;
2) I fanghi  rivenienti da procedimenti deporativi siano rifiuti speciali non pericolosi di cui all'art. 7 sub 3 DLgs "Ronchi" n. 22/1996;
3) Il trattamento dei fanghi avvenga esclusivamente nell'area ad esso destinata ed all'interno dei capannoni;
4) L'alimentazione del bruciatore del forno essiccatore venga modificata in metano o gpl, in quanto la combustione della sansa "esausta" non garantisce protezione da fenomeni anche di grave inquinamento e da inconvenienti igienici per la popolazione residente.

mercoledì 1 agosto 2012

Bando selezione personale ex-UMA...quando l'ampio respiro diventa fiato corto

E' stato indetto un apposito bando di selezione pubblica per titoli per  il conferimento  di  incarichi  ex  UMA.

In breve  sono state trasferite dalla Regione Puglia ai Comuni, le funzioni e compiti amministrativi già svolti dagli Uffici Agricoli di Zona (UU.AA.ZZ.) in materia di agevolazioni fiscali per gli utenti di motori agricoli (U.M.A.) e al rilascio dei buoni di prelevamento.

La Regione Puglia ha in parte trasferito ai Comuni facenti richiesta i dipendenti già in organico. Gli altri, invece procedono autonomamente nei modi più svariati. Il comune di Bitonto o Scoranno (LE) ad esempio hanno deciso di far gestire a dipendenti già in pianta organica stabile questo compito.Qui la delibera del Comune di Scoranno

Il comune di Adelfia, ha legittimamente ritenuto che il suo personale sia già esiguo da dover produrre un apposito bando di selezione. Tuttavia, come dice un vecchio adagio, il diavolo si nasconde nei dettagli.

Nel bando in oggetto ci sono delle anomalie che lasciano quanto meno riflettere. Innanzitutto il lavoro è sostanzialmente amministrativo e quindi circoscrivere il tutto a persone con diplomi e laurea nel settore agricolo è una forzatura. Tuttavia, dato che evidentemente il comune vuole (probabilmente) risparmiare tempo in formazione ha ritenuto di restringere il campo.

Ma è nei requisiti che qualcosa mi sfugge. Nel punto 6. si afferma " Titolarità di attività lavorativa ubicata sul territorio comunale;". Detto in parole semplici se uno di Valenzano ha tutti i requisiti ma non ha "titolarità di attività" nel comune di Adelfia è escluso. Il tutto mi lascia perplesso, tanto da ritenerlo inverosime. Ma tra i documenti da allegare alla domanda si richiede " Residenza di vita privata e lavorativa in Adelfia". Quindi non solo si deve lavorare ad Adelfia ma essere pure residenti. Il motivo secondo cui uno che ha la "titolarità di attività" di Adelfia sia migliore ( perchè l'obbiettivo dei concorsi è selezionare i migliori) di uno che lavora in un qualsiasi altro comune d'Italia non è dato a sapersi.

Ma proseguiamo. Scorrendo il bando nella parte che individua i meccanismi di attribuzione dei punteggi proseguono quelle che per me sono ingruenze. Per il diploma di perito agrario, giustamente, si attribuiscono maggiori punti a chi ha preso un voto maggiore. Tuttavia questo meccanismo, certamente più corretto, si dimentica di inserirlo per chi ha invece preso una laurea triennale e/o specialistica. Insomma un diplomato con il massimo dei voti prende massimo 1,50 punti. Uno con Laurea Specialistica ( non importa se ha preso il minimo o 110 e lode) ne prende 4. Continua a sfuggirmi la logica del bando.

Ma ancora. Magari sarò capzioso (ricordo che parliamo di semplice attività amministrativa e di pratiche) ma vengono attribuiti maggiori punti a chi ha svolto attività libero-professionale per più anni. A prima vista ha una logica. Se svolgo quell'attività professionale da 30 anni (probabilmente) sarò più preparato di uno che svolge la stessa attività da 10. In realtà è una forzatura. Paradossalmente se ho fatto il dipende in un'azienda nel settore in questione (magari per 20 anni) e ho deciso di mettermi in proprio con una mia attività professionale (Sic) ad Adelfia da 10, mi saranno conteggiati solo 10 anni e quindi prendero 2,5 punti mentre il professionista da 30 anni ne prenderà 7,5 (ma entrambi lavoriamo da 30 anni). E assurdità nell'assurdità, magari il dipendente ha pure lavorato come ex UMA proprio alla Regione Puglia

Dove sta in tutto questo la meritocrazia?

Faccio notare, non da ultimo, che il contratto in questione è annuale rinnovabile...non noccioline e poco importa se i contributi provengono dalla Regione Puglia. Che l'ampio respiro stia diventando un lungo e straziante fiato corto?

Antonio Di Gilio

QUI il bando