martedì 29 gennaio 2013

Possibili scenari per il futuro di Adelfia

Cerchiamo di fare chiarezza sulla questione dell'incompatibilità e sui possibili scenari che potrebbero interessare il futuro di Adelfia.

La Legge 14 settembre 2011 n. 148 all'articolo 13, comma 3 stabilisce: «Fermo restando quanto previsto dalla legge 20 luglio 2004, n. 215, e successive modificazioni, le cariche di deputato e di senatore, nonche' le cariche di governo di cui all'articolo 1, comma 2, della citata legge n. 215 del 2004, sono incompatibili con qualsiasi altra carica pubblica elettiva di natura monocratica relativa ad organi di governo di enti pubblici territoriali aventi, alla data di indizione delle elezioni o della nomina, popolazione superiore a 5.000 abitanti, fermo restando quanto previsto dall'articolo 62 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Le incompatibilita' di cui al primo periodo si applicano a decorrere dalla data di indizione delle elezioni relative alla prima legislatura parlamentare successiva alla data di entrata in vigore del presente decreto. A decorrere dalla data di indizione delle relative elezioni successive alla data di entrata in vigore del presente decreto, le incompatibilita' di cui al primo periodo si applicano, altresi', alla carica di membro del Parlamento europeo spettante all'Italia, fermo restando quanto previsto dall'articolo 6, commi secondo, terzo, quarto, quinto e sesto, della legge 24 gennaio1979, n. 18, e successive modificazioni. Resta fermo in ogni caso il divieto di cumulo con ogni altro emolumento; fino al momento dell'esercizio dell'opzione, non spetta alcun trattamento per la carica sopraggiunta». 

La Corte Costituzionale con sentenza 227/2011, ha dichiarato incompatibili le cariche di parlamentare e sindaco di Comune con popolazione superiore ai 20.000 abitanti. Nella stessa sentenza trova spazio anche la nuova norma, che abbassa il "limite" di incompatibilità ai Comuni dai 5.000 abitanti in poi. Più precisamente, viene puntualizzato che la norma non ha ancora efficacia esclusivamente a causa della espressa posticipazione alla prossima legislatura, ma le viene già riconosciuta una "palese opzione per la introduzione di una simmetria e corrispondente operatività fra condizioni di ineleggibilità e di incompatibilità, intesa a soddisfare proprio quella esigenza di "riequilibrio" atta a colmare lacune legislative".
Secondo la Corte, l’incompatibilità tra i vari incarichi deve scattare quando "il comulo tra gli uffici elettivi sia ritenuto suscettibile di compromettere il libero ed efficiente espletamento della carica". In caso contrario, si avrebbe una "lesione non soltanto del canone di uguaglianza e ragionevolezza ma anche della stessa libertà di elettorato passivo e attivo".

Per chiarire ancora la situazione, l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha emesso in questi giorni una nota nella quale ribadisce il contenuto della Legge 148/2011 e fornisce ulteriori spiegazioni in merito alle prossime elezioni.

Successivamente alle elezioni del 24 e 25 febbraio, sarà compito della Giunta delle elezioni verificare l'assenza di cause di incompatibilità nei parlamentari eletti. Il procedimento è disciplinato dall'articolo 69 del Testo Unico degli Enti Locali. Nel caso in cui la Giunta dovesse riscontrare l'incompatibilità, essa viene contestata direttamente all'interessato. L'interessato ha 10 giorni di tempo per fare osservazioni o per eliminare le cause di incompatibilità. Scaduti i termini, entro ulteriori 10 giorni la Giunta invita l'interessato ad esprimere l'opzione per la carica che intende conservare. Se l'interessato non vi provvede entro i successivi 10 giorni, la Giunta lo dichiara decaduto.
In altri termini, il sindaco Antonacci avrebbe circa 30 giorni di tempo per decidere se diventare senatore lasciando la carica di sindaco o se rinunciare al Senato restando primo cittadino adelfiese.


Ma quali sono gli scenari che potrebbero aprirsi per il futuro, e quali sarebbero le conseguenze? 
Cerchiamo di elencare diverse ipotesi.

1) DIMISSIONI DEL SINDACO:
Ex articolo 53, comma 3 del TUEL: Diventano irrevocabili decorsi 20 giorni dalla loro presentazione. Dopo

sabato 26 gennaio 2013

Sindaco o Senatore? Questo sarà il dilemma!

Un fulmine a ciel sereno quello che si sta per abbattere sul sindaco Antonacci e sull'amministrazione adelfiese. Dopo le primarie del PD che gli hanno conferito un sicuro quinto posto nella lista per il Senato, la sua partenza per Roma è ormai scontata.

Tuttavia, è probabile che nè l'amministrazione, nè i Consiglieri di maggioranza siano aggiornati sugli ultimi provvedimenti legislativi sul tema di incompatibilità delle cariche pubbliche, poiché tutta la popolazione sa che, in caso di elezione a senatore, Vito Antonacci potrà continuare ad essere sindaco di Adelfia.
San Giovanni Rotondo: Pompilio si candida e cade l'amminis 
Effettivamente questo era vero, in quanto a norma del Testo Unico degli Enti Locali "l'accettazione della candidatura a deputato o senatore comporta, in ogni caso, per i sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti la decadenza dalla carica elettiva ricoperta". Adelfia, con i suoi 17.000 abitanti, non è compresa in questo discorso.

Ma non è più così!
In tema di incompatibilità, infatti, a decorrere da questa tornata elettorale entrerà in vigore la previsione normativa di cui all'articolo 13, comma 3, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante "Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo", convertito con modificazioni, nella Legge 14 settembre 2011 n. 148. (LINK)

Cosa dice la nuova norma?

«Fermo restando quanto previsto dalla legge 20 luglio 2004, n.215, e successive modificazioni, le cariche di deputato e di senatore, nonche' le cariche di governo di cui all'articolo 1, comma 2, della citata legge n. 215 del 2004, sono incompatibili con qualsiasi altra carica pubblica elettiva di natura monocratica relativa ad organi di governo di enti pubblici territoriali aventi, alla data di indizione delle elezioni o della nomina, popolazione superiore a 5.000 abitanti, fermo restando quanto previsto dall'articolo 62 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Le incompatibilita' di cui al primo periodo si applicano a decorrere dalla data di indizione delle elezioni relative alla prima legislatura parlamentare successiva alla data di entrata in vigore del presente decreto. A decorrere dalla data di indizione delle relative elezioni successive alla data di entrata in vigore del presente decreto, le incompatibilita' di cui al primo periodo si applicano, altresi', alla carica di membro del Parlamento europeo spettante all'Italia, fermo restando quanto previsto dall'articolo 6, commi secondo, terzo, quarto, quinto e sesto, della legge 24 gennaio 1979, n. 18, e successive modificazioni. Resta fermo in ogni caso il divieto di cumulo con ogni altro emolumento; fino al momento dell'esercizio dell'opzione, non spetta alcun trattamento per la carica sopraggiunta». 

Una volta eletto senatore, Vito Antonacci sarà costretto ad esercitare l'opzione della carica, scegliendo se continuare a fare il sindaco o diventare senatore. L'opzione va esercitata entro 30 giorni dalla contestazione.
Cosa farà allora? Rimetterà il mandato di sindaco che gli è stato concesso dal popolo adelfiese o lo onorerà rinunciando al Parlamento?
Adelfia attende con ansia la sua risposta.

Leggi anche la Nota ANCI sull'incompatibilità dei sindaci dei comuni al di sopra dei 5000 abitanti

Vincenzo Prudente

venerdì 25 gennaio 2013

Santo obolo, Adelfia paga

Con Determina n. 78 del 23 gennaio 2013, il Comune di Adelfia ha devoluto all'Arcidiocesi di Bari-Bitonto l'importo di € 8.586,07. Perché?

L'articolo 5 della Legge n. 121 del 25 marzo 1985 (modifiche al Concordato lateranense) dispone che "L'autorità civile terrà conto delle esigenze religiose delle popolazioni, fatte presenti dalla competente autorità ecclesiastica, per quanto concerne la costruzione di nuovi edifici di culto cattolico e delle pertinenti opere parrocchiali"

In virtù della Legge precedente, a norma dell'articolo 3 della Legge Regionale n. 4 del 04/02/1994 (link), "I Comuni, entro il 31 marzo di ogni anno, devolvono alle competenti autorità religiose una somma non inferiore al 7% dei contributi loro spettanti per oneri di urbanizzazione secondaria. Tali contributi sono determinati con riguardo a tutte le concessioni edilizie onerose rilasciate nell'anno precedente. Le somme spettanti sono corrisposte ai legali rappresentanti delle confessioni religiose che ne facciano richiesta".

Detto in parole più semplici, ogni volta che un cittadino si appresta ad edificare una struttura o a ristrutturarla, versa al Comune una serie di tasse, tra cui gli oneri per l'urbanizzazione primaria e secondaria. I primi sono legati a quei servizi per il funzionamento della struttura: dall'allacciamento alla rete fognaria a quello alla rete elettrica. Sono invece opere di urbanizzazione secondaria i servizi sociali indispensabili per una comunità: dagli asili nido ai mercati, dalle scuole agli uffici comunali, passando appunto per le chiese e gli edifici di culto.
Gli oneri per l'edilizia sono una delle principali fonti di entrata per gli Enti Locali, che però devono dividere con gli enti religiosi.

Forte delle leggi citate prima, l'Arcidiocesi chiede al Comune la devoluzione delle somme (quest'anno l'ha fatto il 15 gennaio), l'Ufficio Tecnico del Comune calcola le somme spettanti e ne dispone la devoluzione. In soli 8 giorni (!!!) il Comune di Adelfia quest'anno ha devoluto € 8.586,07.
La velocità di tale adempimento non è casuale: con nota n. 603/II del 03/03/1995 la Prefettura di Bari raccomandava addirittura ai Comuni la "scrupolosa e tempestiva applicazione delle disposizioni di cui alla L.R. n. 4/1994".

Ma i Comuni sono obbligati a versare queste somme alle Diocesi?
Su questo punto si è espresso il TAR della Toscana, con Sentenza n. 4082 del 4/10/2004 (link).

La Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro aveva fatto ricorso al TAR poiché il Comune di Civitella in Val di Chiana le aveva negato la devoluzione della quota degli oneri.
Il TAR si è pronunciato a favore del Comune rigettando il ricorso, in quanto:
- Il vincolo di destinazione dei proventi edilizi è stato abrogato dal D.Lgs. n. 380/2001;
- L'art. 5 della Legge n. 121/1985 non fissa un obbligo di finanziamento;
- Il sistema di finanziamento dell’edilizia di culto è oggi rifluito nel nuovo sistema finanziario di cui all’art. 47 della legge n. 222 del 20 maggio 1985, e cioè nella quota dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche liquidata sulla base delle dichiarazioni annuali dei contribuenti;


Sulla base di ciò, i Comuni non sono obbligati a versare queste somme alle Diocesi. Somme che non sono neanche dovute alla Chiesa Cattolica, che gode già dell'Otto per mille.

Per questi motivi, invito il Comune di Adelfia a considerare l'ipotesi di bloccare la devoluzione di questi fondi per il futuro, evitando così di sottrarli a servizi di vitale importanza per la comunità adelfiese, soprattutto in un periodo di magra per le casse comunali.

Vincenzo Prudente
Antonio Di Gilio

giovedì 24 gennaio 2013

Conferenza sul randagismo del 20/01/2013

Domenica 20 gennaio 2012 alle ore 10:30 si è svolta presso la Biblioteca Comunale una conferenza sul randagismo ad Adelfia, organizzata dal gruppo Facebook "Adelfia Senza Censura" con la collaborazione tecnica di Giacomo Pirolo e dell'UTE Adelfia.

Alla conferenza, aperta a tutti i cittadini, erano presenti rappresentanti della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, nelle persone di Michele Lafirenza e l'avvocato Milillo, l'assessore all'ambiente Francesco Cafarchia, il sindaco Vito Antonacci e rappresentanti della ASL. Hanno accettato l'invito tutti tranne la ASL, che non ha comunicato alcuna risposta nonostante la richiesta regolarmente protocollata.

Ho introdotto la conferenza con un breve discorso introduttivo, nel quale ho enunciato gli ultimi provvedimenti adottati dall'amministrazione sull'argomento.

1) Il 2 ottobre 2012 il Sindaco emana l'ordinanza n. 29, con la quale stabilisce la procedura per l'accalappiamento dei cani, nel seguente modo:
- La ditta "Natura Center Cassano Murge" avrebbe provveduto alla cattura dei cani randagi;
- La ASL avrebbe sterilizzato a propria cura e spese i cani del territorio;
- I volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane avrebbero accolto nelle proprie abitazioni i cani per la degenza post-operatoria;
- Dopo la degenza, i cani sarebbero stati conferiti al canile privato di Adelfia, gestito dalla società MODI srl.

2) Il 30 ottobre 2012 il Consiglio Comunale approva con Delibera n. 41 il Protocollo D'intesa tra Comune e Lega Nazionale per la Difesa del Cane per la realizzazione e la gestione associata di un canile sanitario con annesso rifugio.

Nonostante questi due atti, da una parte i cani non sono stati accalappiati, mentre dall'altra la costruzione del canile e del rifugio non è ancora iniziata.

Ho passato, quindi, la parola al Sindaco, chiedendogli perché l'Ordinanza non si è mai realizzata nei fatti.


(Trascriverò, d'ora in avanti, le parole degli ospiti citandoli direttamente)


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Sindaco: "Il randagio non può essere catturato, microchippato, sterilizzato per poi, accertate le condizioni di non aggressività, rimesso in circolazione perché abbiamo un problema, che è quello legato al canile sanitario. Senza il canile sanitario, non è possibile eseguire ordinanze che poi abbiano una finalizzazione effettiva. Tutti i comuni che hanno affrontato significativamente il problema, lo hanno risolto costruendo canili sanitari, che per legge devono avere necessariamente natura pubblica, diversamente dal rifugio. Ci siamo da subito affidati al rapporto con la Lega, senza disconoscere il valore dell'inizativa privata, perché mentre inseguivamo il rapporto con la Lega, si completava una iniziativa privata che vede oggi sul territorio un rifigio di proprietà privata. Nonostante questa iniziativa privata, manca la parte pubblica sanitaria.
Allora come sapete, abbiamo costruito un percorso, ci siamo portati in una trasmissione in cui abbiamo sancito la volontà della Lega di acquisire la proprietà di un terreno per poi destinarlo a canile sanitario e rifiugio. Ovviamente la Lega, come è giusto che sia, doveva sobbarcarsi di oneri di realizzazione in cambio di una sorta di privativa di gestione per un certo lasso temporale. Ci siamo, appunto, portati in Consiglio per approvare un Protocollo D'intesa per sancirne i contenuti. Che cosa prevedeva? Prevedeva che la Lega costruisse sia la parte del rifugio sia la parte sanitaria, dopodiché, attraverso uno "stacco" della particella destinata al canile sanitario, donava il canile sanitario al Comune ed in cambio il Comune affidava per 15 anni la gestione alla Lega. Dopodiché, e su questo Michele sarà più preciso di me, c'è un problema che attiene alla capitalizzazione dell'opera. Noi, per quanto mi riguarda, siamo qui a ribadire la volontà serena ed assolutamente convinta di perseguire questo obiettivo, e non c'è motivo per venir meno. Ho fatto personalmente una lettera destinata alla Lega un po' di settimane fa, per sollecitare anche la sottoscrizione del Protocollo D'intesa così come approvato dal Consiglio, ovvero, perché so che vi sono dei dubbi su alcuni passaggi del Protocollo, per modificarlo e tornare in Consiglio. Attendo, da questo punto di vista, un'iniziativa precisa da parte della Lega.
Nel frattempo, quello che possiamo fare, e su questo Francesco (Cafarchia, n.d.r.) sta appunto lavorando per tentare una soluzione di questo tipo. Abbiamo fatto una lettera per tentare di gestire l'emergenza, perché in ogni caso noi abbiamo bisogno di un canile sanitario, almeno temporaneo. Qual è la nostra idea? Abbiamo questa struttura privata. Ora il quesito è: è possibile destinare una parte della struttura, che pur ha le caratteristiche oggettive di destinabilità, a canile sanitario? E' possibile convenzionarsi per un certo lasso di tempo con la struttura privata affinché lì si possano fare le microchippature e le sterilizzazioni e nel rifugio, che resta rifugio perché quella è un'autorizzazione già concessa, destinare i cani più pericolosi per una più lunga degenza?
Noi abbiamo mandato una lettera alla ASL, sia al dottor Mattoni, sia al dottor Troiano, perché questa autorizzazione ci venga concessa. Se a questa lettera ci viene fornito assenso da parte della ASL, io farò un'ordinanza che non abbia come recapito finale il privato cittadino generoso. Ecco perché questa Ordinanza (n. 29 del 2 ottobre 2012, n.d.r.) ha scontato l'attuazione, se non c'è la possibilità di un recapito finale di tipo sanitario e poi di un affidamento di carattere plurimo, è chiaro che resta lettera morta. Ricevuta questa risposta (dalla ASL), il Sindaco emetterà una nuova Ordinanza in cui

mercoledì 23 gennaio 2013

Ma quanto ci costa essere informati?


Dopo il comunicato dei Consiglieri Comunali di maggioranza sulla creazione del nuovo sito www.exsapaadelfia.it, di cui ho già parlato nel precedente articolo (link), pensavo che fossimo giunti, seppur molto tardi, ad un'apertura diretta da parte dell'amministrazione con la volontà di informare i cittadini sullo stato dei lavori, un diritto sacrosanto per un problema così sentito dagli adelfiesi.

Come tutte le mattine, stamattina apro l'Albo Pretorio Online, e la mia attenzione viene immediatamente catturata dalla Determina n. 68 del 22 gennaio 2013 (link) avente ad oggetto "Affidamento servizi di comunicazione ed informazione".

Nella Determina si parla di un diritto all'informazione che riveste un ruolo particolare nel perseguimento degli obiettivi di tutela dell'ambiente, che l'informazione favorisce l'efficacia dell'intervento, e che la diffusione delle informazioni consente di valorizzare il ruolo che i cittadini svolgono nella tutela dell'ambiente.

Tutto giusto, peccato che queste parole le leggiamo dopo due mesi di quasi silenzio, se non per le informazioni tirate fuori con insistenza dai cittadini, sulla pagina del Sindaco.

Al fine di informare, è stato predisposto un programma di comunicazione ed informazione, consistente in:
- Progettazione grafica di un opuscolo;
- Stampa di 1000 opuscoli;
- Progettazione e realizzazione di un sito web dinamico;
- Progettazione e realizzazione di 4 poster;
- Stampa di 16 poster;
- Redazione di materiale di comunicazione, acquisizione documentazione fotografica, acquisizione dati su monitoraggio e controlli.

Chi provvederà a tutto questo? Il Comune? I Consiglieri? No. E' stata interpellata una sola ditta, che per l'espletamento dei lavori ha proposto un'offerta totale di € 6.655,00. Il costo trova copertura nei 570.000,00 euro ricevuti dalla Regione Puglia per i lavori di messa in sicurezza.

Perché questo affidamento immediato dei lavori? Viene richiamato l'art. 240 del d.lgs. n. 152/2006, secondo il quale ogni intervento immediato o a breve termine, da mettere in opera nelle condizioni di emergenza in caso di eventi di contaminazione [...] è incompatibile, per ragioni di immediatezza, con sistemi di affidamento mediante procedura aperta o negoziata previa pubblicazione di bando.
E cosa c'entra la creazione di un sito e di opuscoli informativi con l'emergenza ambientale? Non stiamo parlando mica di un intervento sui lavori, si parla esclusivamente di informare la cittadinanza sul loro stato!!!

Ma dopotutto, era necessario affidare questo servizio ad una ditta esterna? Possibile che il Comune non abbia un dipendente in grado di scrivere su una pagina del sito comunale sullo stato dei lavori? Perché non sono state interpellate associazioni o gruppi di cittadini adelfiesi per offrire questo servizio, magari gratuitamente o comunque a basso costo? Sono estremamente convinto che in molti avrebbero accettato, gli stessi che da tempo cercano di informare le persone, e riuscirebbero a farlo molto meglio se soltanto il Comune fornisse informazioni e risposte alle domande.

Vincenzo Prudente

La gatta frettolosa fa i figli ciechi!

 
Dopo settimane di silenzio, ma soprattutto di stop ai lavori di messa in sicurezza della Sapa, durante le quali pare che soltanto il Comitato No-Sapa non abbia smesso di fare rumore con manifesti, richieste ed interrogazioni inevase, negli ultimi giorni sembra che qualcosa si sia risvegliato, e si nota un maggiore attivismo soprattutto da parte della maggioranza e di chi le è vicino. Finalmente, direi, viste i molteplici interrogativi che i cittadini ponevano, senza ricevere risposte ufficiali.


 Ieri, 22 gennaio, è stato diffuso sul sito del Comune e in altre pagine questo comunicato, firmato dai Consiglieri Comunali di maggioranza: 
I Consiglieri Comunali di maggioranza hanno chiesto ed ottenuto un incontro, in data 21 gennaio 2013, con l’ingegnere Massimo Guido, direttore dei lavori di messa in sicurezza d’emergenza del sito ex Sapa, al fine di conoscere lo stato di avanzamento del progetto. L’apparente stato di fermo nell’esecuzione dei lavori è determinato da alcuni ritardi nell’acquisizione di attrezzature necessarie all’allestimento del cantiere in condizioni di sicurezza, oltre che da prescrizioni addotte in corso d’opera da parte di uno degli enti di controllo. Il 10 e il 14 gennaio si è comunque proceduto a misurare ante-opera il quantitativo delle polveri e le temperature esterne ed interne dei cumuli, mentre il 21 gennaio è stato prelevato un campionamento delle acque metoriche stagnanti per analisi di laboratorio. A breve, saranno a disposizione dei cittadini un sito ufficiale dell’amministrazione comunale, il cui indirizzo è www.exsapaadelfia.it e degli opuscoli informativi per una maggiore conoscenza dell’intervento. È ferma intenzione dei Consiglieri Comunali intervenuti interfacciarsi costantemente con la direzione dei lavori, per seguire puntualmente tutte le fasi progettuali e aggiornare la cittadinanza.
Se avessi letto un comunicato di questo tipo all'inizio dei lavori avrei applaudito l'impegno e la volontà di aggiornare tutti costantemente. Diversamente posso fare adesso, a lavori ormai inoltrati di cui nessuno sa nulla senza determinate conoscenze. C'è qualcuno che può affermare di essere stato esaurientemente informato dalle istituzioni dopo la Conferenza del 25 ottobre? (link) Qualcuno ci aveva avvisato della lentezza e dello stop dei lavori, e delle relative cause?
Insomma, comunicare solo oggi che le cose non sono andate come era stato illustrato è molto tardivo, visto che i primi segni si erano verificati già nel periodo natalizio, con lo stato dei lavori che non sembrava corrispondere al cronoprogramma (link).

Non so chi o cosa dobbiamo ringraziare per questa presa di coscienza, almeno adesso possiamo sperare che il silenzio che ci ha accompagnati fino ad oggi diventi una voce costante.

Non posso però non aggiungere come le cose, se si devono fare, si devono fare bene ed attentamente. Probabilmente i Consiglieri Comunali che hanno firmato il comunicato non lo sanno, ma quando si comunica un dominio è buona cosa REGISTRARLO prima, perché fino a quel momento può farlo chiunque liberamente.
Ed è quello che è successo, in quanto il dominio risulta adesso registrato, sì, ma a nome di un'altra persona, esterna al Comune. Certamente una mancanza di stile da parte della persona, che non ha fatto una bella azione, cercando di ostacolare il progetto.

Sarebbe stato meglio fare le cose con la dovuta calma, la stessa calma mostrata fino a ieri, e questa brutta figura sarebbe stata evitata. Non voglio però dimenticare che questo sito nascerebbe comunque nella settimana in cui i lavori sarebbero terminati se non ci fossero stati intoppi.

Insomma, aspettare senza giustificazioni così tanto per poi cercare di fare tutto in tempi record raramente risulta una mossa vincente. La gente capisce ed è sempre più consapevole delle dinamiche che muovono la politica, spero però che alla consapevolezza si accompagni anche un rifiuto di lasciare che accadano ancora questi episodi, dettati forse più dalle circostanze che dalla volontà di informare.

Vincenzo Prudente

PS
Non è la prima volta che accade un episodio del genere. Sarà l'argomento Sapa che crea un certo imbarazzo, ma nella Determina n. 1113 del 12 ottobre 2012 si leggeva la disponibilità di visualizzare il progetto di messa in sicurezza tramite il link www.comune.adelfia.gov.it/mise-progetto.
Tuttavia, la pagina è rimasta vuota per diverso tempo prima di essere aggiornata con il progetto.
Voglio suggerire ai lettori di appuntare il link, poiché all'interno del sito del Comune non troverete alcun collegamento a quella pagina, che è possibile raggiungere solo se si è memorizzato l'indirizzo leggendolo sulla Determina.

lunedì 14 gennaio 2013

Opposizione adelfiese? Praticamente Assente

Con determina n°20 del 10/01/2013(clicca QUI) è stata pubblicata la lista dei compensi dei consiglieri  per le sedute di consiglio comunale. Ogni consigliere percepisce per ogni seduta € 18,15 lordi e nell'ultimo semestre ci sono stati 8 consigli.
Tuttavia da questa lista notiamo anche il tasso di presenza di ogni singolo consigliere. Scorrendo la lista notiamo come i consiglieri di maggioranza, hanno tassi di presenza tra il 75% con SEL (Trifone Ragone) al 100% delle altre liste.

Ma sono i consiglieri di opposizione che hanno il tasso di presenza più basso. Escluso Cistulli (100%) gli altri hanno dati inferiori con i due ex-candidati, Cosola e Acquasanta che raggiungono un tasso di presenza pari al 50%. Insomma i rappresentanti più importanti del consiglio nelle file dell'opposizione (leader delle rispettive coalizioni durante la campagna elettorale) sono presenti solo a 1 consiglio su 2.

Come è possibile seguire la vita amministrativa se non si ha nemmeno il tempo di presentarsi ai consigli comunali?

Una richiesta spassionata. Se i nostri consiglieri, per i motivi più svariati, non sono in grado di adempiere al loro mandato per cui sono stati votati dai cittadini, sono pregati di lasciare il posto a qualcuno magari più interessato.
Grazie
Antonio Di Gilio

mercoledì 9 gennaio 2013

Stanno aspettando il morto?

Sto per parlare di un problema che ormai conoscono tutti, cioè la voragine presente sulla strada Adelfia - Rutigliano.
Il tratto iniziale della strada, compresa la parte dissestata, con la Delibera di Giunta n. 122 del 21/07/2008 è diventato comunale. Il resto è ancora Strada Provinciale 84.

E' da diversi mesi ormai che gli automobilisti hanno a che fare con questo gravissimo pericolo, che è peggiorato nel tempo. Stamattina mi sono recato sul posto con la mia bici e ho scattato qualche foto:




Andare a velocità sostenuta (proprio in quel punto il limite passa da 70 a 50 km/h) significa quasi sicuramente rovinare l'automobile o peggio ancora perderne il controllo. Per scansare la voragine la maggior parte degli automobilisti invade la corsia opposta, ovviamente mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri. La stessa cosa fanno i camionisti (e su quella strada passano decine di camion al giorno), si può quindi immaginare il rischio che si corre in un punto che vede anche il restringimento della carreggiata. La sera il rischio aumenta a causa della scarsissima illuminazione che rende totalmente oscura la strada, e chi non

Per Antonacci un posto al Senato

La Direzione nazionale del PD ha approvato le liste per la Camera ed il Senato.
Antonacci risulta al quinto posto della lista per il Senato. (clicca per leggere la lista)

Quali sono le previsioni?

Per questa tornata elettorale, alla Puglia spettano 20 seggi al Senato (link), come stabilito dal DPR 22 dicembre 2012.

Considerando gli ultimi sondaggi, in Puglia il PD è dato tra il 24% e il 26%, mentre SEL tra il 12% e il 14%

Ipotesi 1, molto probabile:
Vincendo in Puglia, alla coalizione PD-SEL andrebbero 11 seggi (la maggioranza), da ripartire col sistema proporzionale. Pertanto spetterebbero 4 seggi a SEL e 7 al PD. Grazie al suo quinto posto nella lista, in caso di vittoria, Antonacci andrebbe sicuramente al Senato.

Ipotesi 2, poco probabile:
Il PDL vince in Puglia ed ottiene 11 seggi. I restanti 9 seggi sono da ripartire tra le restanti liste che avranno ottenuto almeno l'8% dei voti. A quel punto il PD si troverebbe a dover dividere i seggi (visti i sondaggi) con SEL, M5S e Lista Monti ( tra il 10%e il 12%). In questo caso spetterebbero 3/4 seggi al PD 2/3 a SEL e 2/1 al M5S e Lista Monti. Insomma, per Antonacci una sciagura.

venerdì 4 gennaio 2013

La nuova spazzatura ci costerà +50%, ma meglio non dirlo ...c'è il voto

Due notizie. Una buona e una cattiva. La buona è che la Regione Puglia ha rimandato al 2014 la nuova eco-tassa, la cattiva è che pagheremo comunque + 50% per la nuova TARES ( vecchia TARSU), insomma la spazzatura. Come lo so? Facciamo due calcoli:

IL COSTO DEL SERVIZIO  CONSTA:

-Costo di conferimento ( attualmente 125 euro per tonnellata)
-Ecotassa che anche per il 2013 rimarrà identica a quella del 2012 di euro 2,5( abbiamo rischiato di pagarne 25 euro a tonnellata se non fosse arrivato l'aiuto della giunta regionale)
-Il costo del servizio ( per intenderci gli spazzini e i camion).
L'insieme di queste tre voci ci danno il costo totale del servizio

PERTANTO: Adelfia nel 2011 ha conferito 6.700 tonnellate di rifiuti. Il dato non è stato dissimile nel 2012  Il servizio di recupero dei rifiuti ci costa oltre 1 milione e 400 mila euro
La raccolta differenziata oscilla tra l'11% e il 12%, pertanto il costo di smaltimento presunto è di oltre  euro 800.000.
In definitiva il costo complessivo di tutto il ciclo dei rifiuti made in Adelfia è di € 2.200.000.
La nuova Tares, a differenza della TARSU deve integralmente coprire l'intero costo del servizio, che invece poteva essere anche coperto da altre voci di bilancio ( vi ricordate la tassa sull'energia elettrica?)
Dato che il comune di Adelfia copriva il servizio per l'80%, adesso dovrà interamente coprirlo con la tassa. Questo serve ai cittadini per avere un confronto immediato tra quello che pagano e la qualità del servizio.
Nel 2012 il Comune di Adelfia ha incassato quasi 1.600.000 della TARSU, ci vogliono 600.000 euro per coprire il costo ossia in percentuale +38%.
Ma non è finita qui. La nuova Tares dovrà coprire anche i costi dei servizi indivisibili ( luce, strade ecc) al costo di 0,40/mq. Pertanto una casa la cui base imponibile è di 100 mq( la media ad Adelfia) significherà +40  euro di TARES ( circa +12%).
 Pertanto, salvo la matematica non sia un'opinione, posso dire che il POTENZIALE aumento della nuova tassa rifiuti si aggirerà su un +50%.
Se nel 2012 avete pagato 200 euro, ne dovrete nel 2013 probabilmente 300 euro. Purtroppo, o per fortuna dei nostri richiedenti voto elezioni, il dato definitivo lo sapremo ad Aprile, a votazioni ormai passate. Per allora, in molti saranno sbarcati in più ambiti e pregiati lidi.
E noi paghiamo.
Antonio Di Gilio