venerdì 28 giugno 2013

Concorsi pubblici e laureati. E' il comune di Adelfia a non volerli.

Qualcuno ricorderà la vicenda degli EX-UMA. Vera è propria figuraccia dell'amministrazione adelfiese in cui il relativo bando pubblico fu all'ultimo minuto ritirato nonostante fosse uscita la graduatoria e nonostante il sottoscritto più volte avesse fatto notare gli "orrori". Per sapere della vicenda clicca QUI.
Dopo nemmeno un anno viene indetto un nuovo concorso pubblico. Questa volta tocca gli istruttori tecnici, categoria C1.
Il bando che potete scaricare QUI, tra i requisiti all'accesso impone il diploma di geometra. Sarebbe perfetto se non fosse che esistono titoli superiori e "assorbenti" quali quello di ingegneria ed architettura.
In perfetta continuità con il governo Letta che abortisce leggi a favore solo di disoccupati giovani cronici senza titoli di studio, questa amministrazione scrive un bando che esclude i laureati. Sia chiaro, vista la categoria (C1) non si pretende che i laureati partano con un punteggio maggiore, ma almeno gli si dia la possibilità di accedere.  Insomma è la PA a non volere i laureati .
Questa è la stessa gente che si riempe la bocca sui palchi sulla "Fuga dei cervelli". Non sono i cervelli a scappare, siete voi che li prendete a calci nel sedere.
Già lo so, i soliti vicini all'amministrazione sono pronti a impallinarmi, come accaduto in passato, definendomi costituzionalista da quattro soldi.
Peccato che a tal riguardo sono già arrivate ben 4 sentenze di 4 TAR differenti che hanno dichiarato inamissibile quei bandi che escludono titoli superiori e assorbenti a quello del geometra
Riporto

Se il bando di concorso prevede, come requisito di ammissione, il Diploma di Geometra, va ammesso al concorso anche il candidato in possesso della Laurea in Ingegneria o della Laurea in Architettura
Nella sentenza in esame il Collegio relativamente allabilitazione all’esercizio della professione di Ingegnere, ha evidenziato che secondo un condivisibile orientamento giurisprudenziale (cfr. per es. TAR Umbria n. 708 del 7.11.2008; TAR Pescara n. 463 del 9.5.2008; TAR Piemonte Sez. II n. 3028 dell’8.11.2004), nel caso in cui il bando di concorso prevede, come requisito di ammissione, il Diploma di Geometra, va ammesso al concorso anche il candidato in possesso della Laurea in Ingegneria o della Laurea in Architettura, in quanto il possesso di tali titoli di studio superiori devono ritenersi assorbenti, poiché le materie di studio, facenti parte dei Corsi di Laurea in Ingegneria o Architettura, comprendono quelle del corso di studi di Geometra ed inoltre contemplano un maggiore livello di approfondimento.
TAR Basilicata, Potenza, Sez. I, sentenza 7.2.2013, n. 72

Dato che non c'è due senza tre, dobbiamo aspettarci qualche altro bando sbagliato?

Antonio Di Gilio

mercoledì 12 giugno 2013

Adelfia: crolla il mercato immobiliare e il prezzo delle case. -10% in un anno.

Il mercato immobiliare di Adelfia subisce nel corso del 2012 un crollo tra il 10-12%.
Lo certifica l'Agenzia del Territorio attraverso il suo sito.
I dati sono impietosi. Se nel II semestre 2011, il prezzo delle abitazioni civili si piazzava su un valore medio di € 1.500 al mq, già nel I semestre 2012 il prezzo scendeva a € 1.425 al mq (-5%) per raggiungere nel II semestre 2012 il  prezzo di € 1.350 al mq (-10% in un anno).
Per capire l'entità del crollo e della perdita di valore delle famiglie adelfiesi, prendiamo ad esempio un immobile di nuova costruzione di 100mq nella zona semi-centrale/periferica (dentro l'estramurale).
Se il 30/06/2011 questo immobile valeva circa 180.000 euro, il 31/12/2012 lo stesso immobile valeva 160.000 euro con una perdita netta, se monetizzata di 20.000 euro in meno di 18 mesi. Insomma un crollo verticale se immeginiamo che la famiglia acquirente ha magari contratto un mutuo sull'immobile e sta pagando le rate per qualcosa che vale molto meno.
E il dato è ben peggiore se lo confrontiamo con realtà limitrofe. Comuni quali Casamassima, Noicattaro, Rutigliano e Cellamare, parimenti distanti dal comune capoluogo, hanno avuto cali molto più contenuti o addirittura hanno mantenuto i prezzi. Vi invito a verificare.
Le motivazione possono essere varie. La prima è un riassestamento dei prezzi evidentemente "gonfiati" negli anni passati. Infatti i valori riscontrati su Adelfia sono effettivamente mediamente più elevati rispetto ad alcuni paesi limitrofi.
La seconda motivazione attiene alla crisi demografica che il nostro paese sta attraversando in maniera molto più incisiva rispetto ai nostri vicini ( come dimostrato nel mio post).Nel 2012 Adelfia è tornata ai valori, come numero di residenti, del 2006 ed entro la fine del 2013 scenderà sotto la soglia psicologica di 17.000 abitanti, con l'aggravante di una differenza qualitativa. Le giovani coppie con bambini ( la classe demografica che dovrebbe acquistare casa) saranno scavalcati dalle famiglie di over 60enni. Insomma è molto più probabile che i figli aspettino la morte dei propri genitori, per poterne ereditare la loro casa, piuttosto che acquistarla. Questo, in prospettiva deprimerà ulteriormente i prezzi nel medio-lungo termine.
Certamente è un processo che sta colpendo tutta l'Italia, ma il sud, con l'emoraggia dei giovani che la stanno abbandonando sta amplificando e accellerando il problema.
Ne va del futuro di Adelfia e delle tasche dei suoi cittadini
Antonio Di Gilio

mercoledì 5 giugno 2013

Bando rifiuti, il Comune vince la causa

Una buona notizia per il Comune di Adelfia.
Il Consiglio di Stato si è pronunciato definitivamente sul ricorso della seconda classificata nella graduatoria per l'assegnazione dei Servizi integrati di igiene urbana e complementari.

Ieri, 4 giugno, i magistrati hanno confermato la sentenza del TAR, modificandone però le motivazioni. Il ricorso della seconda classificata è stato quindi dichiarato inammissibile.

E' stata così confermata la Determina n. 715 del 28 giugno 2012, con la quale quasi un anno fa il nuovo servizio è stato affidato alla ditta TRA.DE.CO. di Altamura.

Benché il Comune ne sia uscito vincente, per le casse comunali il ricorso ha pesato ugualmente. Il Comune, costretto a difendersi, per i giudizi di primo e secondo grado ha pagato in totale all'avvocato di fiducia onorari per circa 52.000 euro, oltre alle spese del giudizio di secondo grado.

A questo punto, nulla ostacola la firma del contratto per avviare finalmente il servizio, che dovrebbe partire entro la fine di questo mese, secondo quanto comunicato dal sindaco Antonacci.
Con il nuovo sistema di raccolta porta a porta spinto, la speranza è che il livello di raccolta differenziata e di pulizia urbana possa drasticamente migliorare rispetto ai tragici livelli che ogni giorno vediamo con i nostri occhi.
E' tempo di diventare un Comune civile e che rispetti l'ambiente. Per questo occorre l'impegno da parte di tutti: da parte della ditta, affinché svolga un egregio servizio, dei nostri amministratori affinché controllino seriamente e concretamente la gestione del servizio, e soprattutto da parte degli adelfiesi, i quali devono prendere coscienza del fatto che il vivere civilmente inizia dal rispetto del prossimo e dell'ambiente che ci circonda.
Basta lamentele, basta scuse. Fino ad ora sulla gestione dei rifiuti c'è stata negligenza e noncuranza da parte di tutti. Ora è tempo di crescere. Adelfia è messa alla prova.

Vincenzo Prudente

Mobilità sostenibile: doppio senso per le bici

Girare in bici ad Adelfia non è per nulla facile. L'indisciplina degli automobilisti e lo stato del manto stradale rendono ogni pedalata un rischio, ma a questi si aggiunge un altro ostacolo per il ciclista adelfiese: il divieto di accesso.
Dove c'è un divieto di accesso, contestualmente vige il senso unico di marcia, nel verso opposto. Il senso unico esiste essenzialmente per due motivi: perché la carreggiata è troppo stretta per far passare facilmente due automobili o per decongestionare determinate zone dell'abitato, ad esempio permettendo l'uscita dal centro del paese e non l'ingresso.

La viabilità della nostra città, non diversamente dagli altri Comuni italiani, è studiata esclusivamente per l'automobile. Della bicicletta nemmeno l'ombra. E non è necessario nemmeno constatare l'assenza delle celeberrime piste ciclabili: è sufficiente dare un'occhiata alla segnaletica stradale.
Oggi un ciclista è costretto a percorrere esattamente gli stessi percorsi di un SUV o un furgone. Raggiungere alcune vie del paese in bici diventa quindi avvilente.
L'esempio madre: partire dai pressi del Municipio e arrivare in Piazza Roma. Linea d'aria: 330 metri. Percorso effettivo: almeno 1035 metri imboccando Via Risorgimento, oppure 875 metri optando per Via Marconi. Tutto questo perché Via Vittorio Veneto è a senso unico.
E' palese che, a queste condizioni, sbrigare un semplice affare diventa un largo giro in bici. Non è di certo un male, ma la conseguenza è che la bicicletta, da essere potenzialmente il mezzo più veloce nel traffico urbano, diventa uno scomodo impiccio. Non tutti hanno la mattinata libera per fare un bel giro, e il risultato è che l'uso della bici è drasticamente abbattuto, a favore delle sfreccianti autovetture.

La soluzione che si propone non è di certo il ripristino del doppio senso di marcia in tutte le vie dell'abitato, ben altro: il doppio senso "limitato".
Il doppio senso limitato consiste in una strada in cui un senso è consentito a tutti i veicoli, mentre il senso opposto alle sole biciclette. A sponsorizzare questo sistema è stato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con parere n. 6234 del 21/12/201 di risposta all'associazione FIAB, che ha anche aggiunto le condizioni affinché il doppio senso "limitato" possa essere applicato in condizioni di sicurezza: larghezza della carreggiata di almeno 4,25 mt, divieto di transito al traffico pesante e limite di 30 km/h o zona a traffico limitato. Al fine dell'istituzione del doppio senso "limitato", non è necessaria la segnaletica orizzontale: è sufficiente quella verticale. Resta comunque a completa discrezione del Comune l'istituzione di tale espediente.

Gran parte delle strade di Adelfia è talmente stretta da riuscire a far passare appena un'auto a fianco di un veicolo parcheggiato, e questo rende difficile se non impossibile l'ipotesi di dare spazio alle bici.

Alcune vie "papabili" potrebbero essere: Via Vittorio Veneto, dal Municipio a Piazza Roma e ancora nel piccolo tratto nei pressi dell'arco di Montrone, Via Piscina Nuova, Via S. Maria della Pietà, Via Marconi, Via Risorgimento, Via D'annunzio e Via Vittorio Emanuele, che presto diventerà a senso unico fino a Largo Colella.


E' una soluzione che l'amministrazione comunale deve valutare seriamente. Una soluzione ad un costo irrisorio, ma che potrebbe dare i suoi frutti in una incentivazione dell'uso della bici. Potrebbero sollevarsi dubbi sulla sicurezza di un doppio senso per sole bici, anche in relazione ad alcuni incroci, ma non si può assolutamente affermare che oggi i ciclisti adelfiesi viaggiano in condizioni sicure.

Vincenzo Prudente