venerdì 27 gennaio 2017

Errata corrige: Non è la giunta ad aver contratto i mutui. Sono semplicemente sbagliati i numeri

Con la presente, provvedo a rettificare il precedente post

Nonostante il pericolo sentenze, la giunta Cosola opta per fare mutui per oltre 1,5 milioni


L'errore di fondo nasce da un errato inserimento dei dati della delibera di giunta sbagliata che a questo punto andrebbe rifatta in quanto gli importi sono completamente diversi e mi hanno condotto a pensare che fossero stati sottoscritti dei nuovi mutui.
Tuttavia la questione errori formali che possono essere oggetto di nullità e pertanto sostanziali sono ormai piuttosto frequenti. Un altro esempio recente è il rinnovo del contratto con le guardie dell'ambiente pieno di refusi e con errori relativi all'anno di competenza. Elementi che potrebbero portare alla nullità del contratto. E non si tratta di essere "professorini" e di cerchiare con la matita blu o rossa. Parliamo di contratti con valenza giuridica e mettono in essere dei rapporti economici.

Sempre recentemente ho dovuto segnalare all'assessore Pirolo, una determina (408 dei servizi sociali) nella quale gli veniva affidata ancora l'attività di ex-uma in pieno conflitto d'interessi con l'attuale posizione di assessore.
Insomma si era fatto il solito lavoro di copia e incolla senza preoccuparsi di leggere. Già a luglio il M5S aveva fatto un'interrogazione denunciando il conflitto d'interesse che ovviamente non c'era. Ma, a ottobre con il rinnovo degli affidamenti si è ripresentato lo stesso identico errore con l'assessore Pirolo a dover nuovamente  richiedere la rettifica.

Non da ultimo, passiamo al rispetto della normativa sulla trasparenza. Già nel 2014 ho dovuto segnalare all'ANAC il mancato rispetto della normativa che prevede, con determinate tempistiche, l'obbligo per le amministrazioni di pubblicare i redditi di giunta e consiglieri.
Ogni cittadino sa che se malauguratamente "dimentichiamo" una scadenza di pagamento o una comunicazione, la PA è pronta a multarci. Se è la PA  a dimenticare allora va tutto bene.

La dlg 33/2013art.14 afferma "Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati cui ai commi 1 e 1-bis entro tre mesi dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento dell'incarico e per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato o dell'incarico dei soggetti".


Siamo ormai nel settimo mese (oltre il doppio della scadenza prevista) e del rispetto di questa normativa sulla TRASPARENZA, obbligo nazionale, non c'è traccia. Tutti i nuovi consiglieri e assessori mancano degli obblighi dichiarativi (addirittura un assessore nel frattempo ha dato le dimissioni).

Insomma, è ora che qualcuno si sieda a una scrivania e si metta a leggere le delibere prima di firmarle.

Antonio Di Gilio




Nonostante il pericolo sentenze, la giunta Cosola opta per fare mutui per oltre 1,5 milioni

Con delibera di giunta n.2 del 2017 viene approvato il piano delle opere pubbliche che prevede l'uso della leva debitoria per oltre 1,5 milioni di euro. Un inversione di marcia rispetto agli ultimi anni, dove soprattutto per i vincoli imposti dallo stato centrale, i comuni dovevano fare solo per mezzo di risorse proprie.
Ricorderete un mio vecchio post, su come tra la fine degli anni '90 e fino al 2007 il Comune di Adelfia ha allegramente sottoscritto mutui per 12 milioni di euro e che ogni anno ci costano 1 milione tra quota capitale e interessi passivi

Adelfia, un comune spolpato da Destra e Sinistra


Con il primo allentamento da parte di Roma, ecco affiorare questo vecchio modo di amministrare, ossia quello di scaricare sulle generazioni future, il peso delle velleità dei politici di oggi. 
A questi mutui si sommano altri 300.000 di risorse proprie. 
La vicenda potrebbe chiudersi qui, accettando una scelta politica legittima, se non fosse che su Adelfia pendono ancora due sentenze che mettono a rischio importi per quasi 1,5 milioni.
A oggi solo una parte trova una copertura nei fondi vincolati. Gli altri bisognerà cercarli altrove.
Se le sentenze dovessero rivelarsi peggiorative, si aprirebbe la necessita di dover farvi fronte andando a sottoscrivere mutui che ci verrebbero negati in quanto con questo piano di fatto ci stiamo chiudendo una via d'uscita. 
Sarebbe il disastro
A destra trovate le opere che saranno finanziate. Esclusa la messa a norma dell'impianto sportivo comunale, già finanziato con un mutuo fatto dall'Amministrazione Antonacci per 150.000 euro e i 9 milioni di spese non di competenza comunale, resta da fare una selezione precisa e puntuale di quello che Adelfia può permettersi cosa deve attendere in virtù dell'incertezza derivante dalle sentenze.

Il codice civile richiama sempre la figura del buon padre di famiglia. Se hai incertezze sul futuro, non vai a indebitarti. Aspetti tempi migliori e non speri nella buon sorte o nella clemenza di sentenze.

Ricordo all'amministrazione che è costituzionalmente previsto l'obbligo del pareggio di bilancio.
Purtroppo non posso controllare essendo l'albo pretorio storico disabilitato da diverse settimane Quale sarà ora il link, dall'hp del sito non si capisce. O probabilmente si abbarbicano sulla non obbligatorietà di permanenza per limitare la trasparenza?



Antonio Di Gilio

mercoledì 18 gennaio 2017

Niente nido per i non viccinati: il TAR da ragione al Comune di Trieste

Prima sentenza da un giudice amministrativo sull'opportunità di escludere dalle aule i bambini non vaccinati.  Il Comune di Trieste è stata la prima amministrazione italiana a decidere di vietare i nidi ai non vaccinati .


Il Tar del Friuli Venezia Giulia si è espresso con sentenza 20/2017 sul ricorso di due famiglie che contestavano la delibera del consiglio comunale di Trieste con la quale si pone come requisito per entrare alle scuole d'infanzia comunali e convenzionate l'aver fatto le vaccinazioni obbligatorie, cioè quelle contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B. In questo caso, secondo il Tribunale amministrativo regionale, la prevenzione delle malattie e la tutela dei bambini iscritti prevale su quella dei figli di chi ha fatto ricorso.

La sentenza afferma che  l'interesse individuale, "pur rispettabile e tutelabile", soccombe di fronte a quello pubblico. Le famiglie ricorrenti avevano sostenuto che il rischio delle vaccinazioni oggi è superiore a quello di contrarle oltre indicando la mancata competenza del comune. Ma per i giudici "Ciò può essere vero solamente in presenza di una rilevante percentuale della popolazione che si vaccina", e cioè del cosiddetto effetto gregge. E "non si può peraltro fare a meno di considerare che la situazione è mutata nel tempo, sia per la oggettivamente minore, rispetto al passato, copertura vaccinale in Europa e in queste zone, sia per i più frequenti contatti che necessariamente si hanno con soggetti provenienti da Paesi in cui le malattie sopra indicate sono ancora presenti". Oltretutto, continuano, che "ci sono bambini che per problemi di salute non possono vaccinarsi e se gli agenti patogeni circolano perché anche i loro compagni non fanno la prevenzione rischiano di ammalarsi in modo serio."

Pertanto si apre la possibilità a tutte le amministrazioni comunali, in attesa del legislatore nazionale ce legiferi sulla questione di regolamentare la situazione per i propri asili.

Qual è la posizione della nostra amministrazione a riguardo?

Antonio Di Gilio

lunedì 9 gennaio 2017

Enoteca 1990 chiude. Addio Adelfia, il mio sogno lo realizzerò altrove

Oggi Adelfia on-line intervista il sig. Giovanni Bruno, titolare dell'ormai chiusa attività Enoteca 1990.
Buonasera a tutti e un grazie particolare al sig. Antonio Di Gilio per la sua intervista per il blog Adelfia on-line. Mi chiamo Giovanni Bruno ex titolare di Enoteca 1990 di Adelfia (BA)
Oggi all'età di 26 anni chiudo la mia attività dopo ben 5 anni. Con grande rammarico e il cuore a pezzi abbandono più che il mio lavoro il mio sogno. Diplomato all'istituto tecnico agrario di Locorotondo e figlio di proprietari terrieri da generazioni, decisi di intraprendere anche io un’attività in questo settore.
Ad appena 21 anni nonostante la mia giovane età, pieno di passione sin da tenera età per questo lavoro ho aperto nel gennaio 2011 “Enoteca 1990”.
 Ho cercato di dare, forse con sforzi inutili, un'entità ad Adelfia e agli adelfiesi seguendo le orme delle nostre origini e tradizioni, cioè l'agricoltura, ma con un tocco d'innovazione. Ho aperto la mia attività sia come rivenditore di prodotti di mia produzione (vino,olio,pasta,marmellate e sott'oli) ma anche con prodotti tipici a livello nazionale con annessa degustazione cibo-vino.
Dopo vari eventi letterari, aperitivi in vigna, cene solidale e tanto altro ancora vedevo poca affluenza da parte dell'adelfiese e una mediocre partecipazione da parte dei paesi limitrofi ho veciso di abbassare la sarcinesca.
Ho tentato varie soluzioni pur di evitare la chiusura, ma nell'estate 2016 ho deciso, col cuore a pezzi, che doveva essere l'ultimo anno in attività.
La chiusura di “Enoteca 1990” mi ha segnato profondamente in maniera negativa nel mio stato d'animo.
Prima che un lavoro l’enoteca rappresentava un sogno, e la sua chiusura per me è stato il crollo di tutto il mio mondo oltre che fisico e psicologico.
Molti pensano che chiudere un'attività sia come chiudere una porta. Non è assolutamente così.
Con sé vanno via ambizioni, speranze, traguardi raggiunti e abitudini.

1)      Sig. Giovanni Bruno, Lei ha avviato la sua attività in uno dei periodi peggiori dell'economia nazionale e non solo, perchè decise di aprire ad Adelfia?
Scelsi Adelfia perchè è il mio paese d'origine, la mia culla nativa, constatavo che pur essendo un paese prettamente agricolo, l'agricoltura scompariva, moriva il piccolo imprenditore agricolo.
Moriva colui che ti raccontava la sua storia e le bellezze dell'agricoltura come un favola raccontata a un bambino di tre anni. Spariva un'identità di questo paese nonostante non manchi di tipicità. In questo contesto, a mio avviso mancava il collegamento tra il produttore e il consumatore per portare a conoscenza la propria azienda e i propri prodotti.

2)      Quali erano a suo avviso i punti di forza e di debolezza del mercato adelfiese?
I punti di forza del mercato adelfiese sono da ricercarsi anche nella composizione di Adelfia.

Avere due rioni per noi è una cosa stupida, scontata ma fuori suscita curiosità e per questo le amministrazioni avrebbero dovuto creare turismo e incentivare le imprese e attività commerciali.
Potrebbe essere un punto di forza la nostra posizione geografica. Non tutti i paesi limitrofi sono in grado di produrre l'uva regina (tipica adelfiese) così come viene fatta qui da noi. Le contrade rurali sono uno scenario particolare, per chi si fa un giro nelle nostre campagne e ha ancora la capacità di essere attratto dalle piccole cose.
Per quanto riguarda le debolezze in primo luogo citerei le varie amministrazioni sia di sinistra che di destra che non hanno mai valorizzato il nostro territorio, non hanno mai cercato di portare turismo e non hanno valorizzato centri storici e le nostre campagne
Non da ultimo non hanno mai cercato di portare investimenti di imprese e attività commerciali perchè l'hanno resa poco vivibile.
Abbiamo dei prodotti tipici quali appunto uva regina e il coliriccio (simile alla cima di rapa) eppure non si è mai sviluppato un marketing territoriale con l’identificazione di aziende produttrici.
Un corso bellissimo e abbastanza lungo ma vissuto solo da veicoli, mai una chiusura straordinaria del fine settimana e/o giorni festivi.
Mancanza di parcheggi e una pista ciclabile poco sensata che, insieme a tanti altri problemi, ha compromesso il fatturato dell'impresa.

3)      Al di là della Sua specifica situazione aziendale, cosa per lei ha influito negativamente?
Non sono abituato ad accusare altri, le colpe le ricerco in me stesso e nelle mie scelte sbagliate da imprenditore. Però vedo nell'adelfiese una scarsa volontà di frequentare i locali del proprio paese. Sentirsi dire ancora dopo 5 anni che io ero solo un’enoteca e nient'altro mi fa capire come la gente non si sia mai avvicinata semplicemente per capire cosa fosse la mia attività.
C’è un’idea di bere vino legata ancora a concetti da anni ‘50, dove c'è un sorta di pudore a farsi vedere nelle enoteche. Secondo questa concezione chi beve vino in questi luoghi non degusta semplicemente ma lo fa per distrarsi dalla vita reale e in ultima analisi per ubriacarsi.

4)      Lei ha deciso di lasciare l'attività d'impresa o nei suoi piani c'è la volontà di aprire altrove e perchè?
La vita mi ha insegnato che ognuno di noi è portato per qualcosa e devi continuare a realizzare il tuo sogno. Il mio sogno è questo. Continuerò sempre ad investire ma mai più ad Adelfia. Sto valutando vari paesi da Conversano e Alberobello per arrivare a Milano, dove abbiamo richiesta di prodotti tipici pugliesi, in quanto c'è una cultura diversa sull'enogastronomia e i nostri prodotti sono più apprezzati.


Adelfia on-line la ringrazia

mercoledì 4 gennaio 2017

IDENTITA' DIGITALE: Parte SPID, la password unica verso la Pubblica Amministrazione

Chiunque volesse ottenere informazioni nei confronti della PA è spesso chiamato a registrarsi presso ogni singolo sito (INPS, Agenzia delle Entrate, Comune di Residenza) al fine di adempiere alle incombenze. Pensiamo alla richiesta di un certificato di nascita, alla presentazione della dichiarazione dei redditi o alla presentazione della pratica di disoccupazione.
Ogni volta dobbiamo fare un'iscrizione su ogni sito, memorizzare delle credenziali e ovviamente salvarle. Per molti poter gestire questa mole di iscrizioni è operazione al quanto ostica e si finisce per rivolgersi ai CAF o professionisti con relativi costi.

Nel 2016 ha preso avvio SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) che permette con un'unica credenziale di accedere ad ogni sito della PA.
Il comune di Adelfia che ha aderito al sistema unico della'Area Metropolitana, permette già da adesso la funzionalità
Per aderire bisogna rivolgersi a enti certificati che rilasciano le credenziali.
Personalmente ho aderito alle Poste Italiane che offrono il servizio gratuitamente. Il sistema ovviamente necessita dell'uso di una e-mail e del numero di cellulare che durante l'iscrizione verranno certificati al fine di creare token usa e getta per la sicurezza delle credenziali e nel caso di furto delle credenziali
ISCRIZIONE CON POSTE ITALIANE/
Vi invito inoltre a visionare questo video

SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è la soluzione che ti permette di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione con un'unica Identità Digitale (username e password) utilizzabile da computer, tablet e smartphone.
http://www.spid.gov.it/

Antonio Di Gilio