giovedì 2 agosto 2012

La storia della Sapa

Ingresso dello stabilimento


La Sapa, che si trova in Adelfia, Strada Provinciale 83 Adelfia - Acquaviva delle Fonti km 2,4, era un’azienda che commercializzava concimi organici, posta sotto sequestro dai Carabinieri del N.O.E. nell’ottobre del 2005.







N.B.: L'articolo potrebbe presentare assenza di eventi o imprecisioni. Stiamo lavorando per renderlo il più completo ed affidabile possibile. Invitiamo i soggetti che riscontreranno imprecisioni o carenza di informazioni a farcelo sapere all'indirizzo adelfiaonline1@gmail.com. Grazie per la collaborazione.

- Il 18 novembre 2003, con nota prot. n.551, la ASL scrive al Sindaco: "A seguito del protrarsi di forti lamentele da parte dei Cittadini di Adelfia in merito al diffondersi di fumi ed esalazioni maleodoranti rivenienti dallo stabilimento "Sapa srl" di cui all'oggetto, in particolare nelle ore serali ed all'albeggiare, nella tarda serata del 17/11/2003 lo scrivente ha effettuato un sopralluogo nelle adiacenze dello stabilimento in questione accertando lo sprigionarsi di fumo denso e maleodorante dal camino del forno essiccatore con esalazioni che, a causa del concomitante, forte vento di scirocco, interessavano l'intero abitato di Adelfia. Tale situazione è fonte di grave inquinamento ambientale, atteso che da mesi lo scrivente non riesce ad ottenere esiti attendibili di analisi delle emissioni atmosferiche richieste con Nota n.429 nel 19/08/2003, che ad ogni buon fine si allega in copia, nè altra documentazione idonea anche al fine di legittimare l'esistenza stessa dello stabilimento sfornito, allo stato attuale, di qualsivoglia autorizzazione all'esercizio di industria insalubre. Ciò premesso, al fine di tutelare adeguatamente la salute degli abitanti di Adelfia, si propone l'adozione di un provvedimento di chiusura o di sospensione dell'attività fino all'acquisizione della documentazione richiesta dallo scrivente ed alla Valutazione degli Atti, finalizzata al successivo rilascio del Decreto di Industria insalubre con le prescrizioni di esercizio che si riterrà opportuno adottare a tutela dell'ambiente fisico e della salute dei residenti."

- Il 3 dicembre 2003 la Provincia di Bari scrive a SAPA Srl, Sindaco di Adelfia, Commissario Delegato per l'Emergenza rifiuti in Puglia, Regione Puglia, Carabinieri del NOE di Bari e ASL comunicando: "Di seguito alla nota raccomandata con avviso di ricevimnto n.3246 dell'1 ottobre scorso e all'ulteriore sopralluogo effettuato dal Nucleo Operativo di Tutela Ambientale (NOTA) di questa Amministrazione, si diffida codesta ditta a provvedere, entro e non oltre gg. 60 dal ricevimento della presente, alla rimozione e smaltimento, presso impianti regolarmente autorizzati - ex art. 28 D.Lgs n.22/97 - dei rifiuti presenti presso il proprio impianto, dandone comunicazione a questa Amministrazione."

- Nel mese di dicembre 2003 viene effettuato un sopralluogo della Polizia Municipale in cui si contestano al titolare della ditta una serie di inadempimenti e contemporaneamente lo si invitava a presentare documentazione probante la qualità delle emissioni in atmosfera (nota prot. n. 19700 del 02/12/2003).

 - Il 16 dicembre 2003 il Sindaco di Adelfia Francesco Nicassio indice una conferenza di servizi con la ASL, nella persona del Dott. Crocitto (nota prot. n. 20379 del 16/12/2003), svoltasi il 18 dicembre 2003. Sal verbale si legge: "Ad avviso del Dott. Crocetto la SAPA per regolarizzare a norma l'azienda deve cambiare il bruciatore da a sansa a metano o gpl [...] Inoltre i fanghi non devono contenere sostanze che ne comportino l'esclusione dalla prima e seconda classe del decreto Ronchi."

- Il 22 dicembre 2003 con nota prot. n. 591, l'ASL comunica alla SAPA di esprimere parere favorevole al rilascio dell'Autorizzazione di industria insalubre a patto che:
1) Ponga a termine i contratti per attività non compatibili;
2) I fanghi  rivenienti da procedimenti deporativi siano rifiuti speciali non pericolosi di cui all'art. 7 sub 3 DLgs "Ronchi" n. 22/1996;
3) Il trattamento dei fanghi avvenga esclusivamente nell'area ad esso destinata ed all'interno dei capannoni;
4) L'alimentazione del bruciatore del forno essiccatore venga modificata in metano o gpl, in quanto la combustione della sansa "esausta" non garantisce protezione da fenomeni anche di grave inquinamento e da inconvenienti igienici per la popolazione residente.
- Il 29 dicembre 2003 la SAPA risponde alla lettera della ASL comunicando al Sindaco:
1) Che il contratto di locazione con una ditta esterna era già scaduto;
2) Che la ditta già adempie alle prescrizioni di legge;
3) Che la ditta si impegna ad utilizzare solo le zone destinate al recupero/compostaggio dei rifiuti;
4) Che cambiare l'alimentazione del bruciatore comporterebbe gravi danni economici e tempi molto lunghi, e che comunque le analisi effettuate periodicamente attestano il rispetto dei parametri autorizzati.
La lettera si conclude con l'invito ad emettere un Decreto di industria insalubre di prima classe.


- Il 9 gennaio 2004 l'ASL con nota prot. n. 17 esprime parere igienico - sanitario favorevole con le seguenti prescrizioni:
1) La massa compostabile non superi l'altezza dei muri di contenimento;

2) Deve essere realizzato un cordolo di cemento a protezione della zona non destinata a stoccaggio dei fanghi;
3) La movimentazione dei fanghi compostabili deve essere evitata nelle giornate eccessivamente ventilate.

- Il 14 gennaio 2004 il Sindaco di Adelfia emette il Decreto n.32 di Industria Insalubre di prima classe di validità di 12 mesi, con le seguenti prescrizioni:
1) Nelle more dell'allestimento di un idoneo sistema di potabilizzazione delle acque sotterranee o in alternativa dell'installazione di un serbatoio di acciaio inox per la riserva idrica, l'acqua per uso potabile dovrà essere acquistata dalle apposite ditte in idonei contenitori e le fatture d'acquisto mostrate in corso di sopralluoghi ed ispezioni delle autorità;
2) Il bruciatore del forno essiccatore dovrà essere tenuto inattivo nelle giornate ventose con venti dai quadranti S, SO e SE con velocità superiore ai 50 km/h.

- Il 21 aprile 2004 la SAPA trasmette a Sindaco, ASL e Regione Puglia le analisi effettuate, dalle quali risulta che "le concentrazioni delle emissioni in atmosfera [...] rientrano nei limiti di accettabilità previsti dal Decreto Ministeriale 12 luglio 1990, dalla Legge Regionale n.22/1999 n.7, dalla Determinazione della Regione Puglia n.92 del 14 giugno 2001".

- Il 18 settembre 2004 l'ARPA Puglia trasmette i risultati delle analisi del prelievo "acqua di falda sotterranea" effettuate il 22 aprile 2004 dal pozzo spia esistente all'interno dell'azienda, dalle quali risultano:
- Che nell'acqua esaminata non sono presenti indici chimici di inquinamento ai sensi del DM 471/99, per i parametri analizzati;
- Che sono presenti indici batteriologici di contaminazione di natura organica.
La lettera viene acquisita dal Comune di Adelfia con nota prot. n.13918 del 4/10/2004.

- L’11 ottobre 2004 il Sindaco scrive con nota prot. n. 13917 all’ARPA Puglia: "In Adelfia sulla provinciale per Acquaviva, km.2,4, opera la ditta SAPA, industria insalubre di prima classe, per l'attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi e trasformazione in compost con produzione di concimi ed ammendanti organici. L'attività predetta produce emissione di fumi e vapori che appestano l'aria circostante. I cattivi odori raggiungono anche il centro abitato, con proteste da parte della cittadinanza, rappresentate anche in forma scritta. Si nutrono preoccupazioni per la salute pubblica. Per quanto sopra chiedo che codesto Ente esegua esami ed analisi sui fumi, sui materiali usati per la produzione di concimi e sui cattivi odori prodotti. La richiesta riveste carattere di urgenza, atteso il rilevante interesse della salute pubblica.

- Il 29 ottobre 2004 la SAPA trasmette a Comune di Adelfia, ASL e Regione Puglia i risultati di rilievi ambientali attraverso il monitoraggio di aerodispersi (emissioni diffuse). Dalle analisi risulta che: "i valori di polveri, ammoniaca e sostanze organiche volatili (SOV), riscontrati nei campioni, dal n.1 al n.5, rilevati negli ambienti di lavoro della SAPA Srl, rientrano nei valori di accettabilità dei TLV.TWA dell'ACGIH/2003.

- Il 4 novembre 2004 l'ARPA comunica: "In merito alle emissioni diffuse maleodoranti da parte dell'impianto di compostaggio in oggetto, si comunica che l'ufficio scrivente ha già effettuato rilevazioni ambientali nella ditta SAPA da cui risulta la presenza di "concentrazioni di ammoniaca, idrogeno solforato e aldeidi ben superiori alle soglie olfattive" e che "ciò è dovuto allo stoccaggio e al rimescolamento dei rifiuti su un piazzale privo di copertura". In effetti, sia il Decreto Ministeriale del 5/2/1998 che la Legge Regionale n.7 del 22/01/1999 richiedono di evitare l'emissione diretta in atmosfera di sostanze odorigene inquinanti da parte di vasche aperte o stoccaggio in cumuli, prevedendo quale accorgimento per evitare la diffuzione di composti odorigeni maleodoranti da processi di compostaggio, il trattamento e lo stoccaggio dei rifiuti in un ambiente chiuso. Si ritiene quindi che gli inconvenienti lamentati possano essere evitati mediante le soluzione sopra citate e già, a suo tempo, comunicate."
La comunicazione viene acquisita dal Comune di Adelfia con nota prot. n. 15421 del 12/11/2004.

- Il 15 novembre 2004 la ASL con nota prot. n.2441 comunica all'azienda che "la presenza di sostanze odorigene con potenzialità inquinanti in zone scoperte deve essere assolutamente evitata" e invita a "rimuovere l'inconveniente installando idonea copertura dei piazzali ove sono stoccate le materie prime o, in alternativa, spostando le stesse all'interno dei capannoni. L'ARPA Puglia che legge per conoscenza, è invitata ad effettuare un nuovo campionamento dei fumi diffusi ed a comunicarne l'esito all'ufficio scrivente."
La lettera viene acquisita dal Comune di Adelfia con nota prot. n.15799 del 22 novembre 2004.


- Il 3 dicembre 2004 la SAPA trasmette a Sindaco, ASL e Regione Puglia le analisi effettuate, dalle quali risulta che "le concentrazioni delle emissioni in atmosfera [...] rientrano nei limiti di accettabilità previsti dal Decreto Ministeriale 12 luglio 1990, dalla Legge Regionale n.22/1999 n.7, dalla Determinazione della Regione Puglia n.92 del 14 giugno 2001".
La lettera viene acquisita dal Comune di Adelfia con nota prot. n.16546 del 6/12/2004.

- Il 4 gennaio 2005 la SAPA scrive alla ASL e al Sindaco del Comune di Adelfia chiedendo "la proroga della dichiarazione di industria insalubre di prima classe per la produzione di concimi organici, organo-minerali ed ammendanti nella propria sede di Adelfia [...]".

- Il 23 maggio 2005 la ASL scrive all'ARPA che "pervengono allo scrivente segnalazioni di Cittadini di Adelfia relative i casi di presunto inquinamento atmosferico originate dall'opificio [...] Per quanto sopra, è necessario effettuare un campionamento con relative analisi dei fumi diffusi". 

- Il 3 ottobre 2005 il Sindaco scrive alla SAPA. Si legge: "[....] fumi ed esalazioni maleodoranti, provenienti dallo stabilimento sulla Provinciale per Acquaviva, si diffondono sul territorio, interessando l'intero abitato di Adelfia. Da parte della cittadinanza giungono doglianze e protesta corali". La presenza di sostanze odorigene con potenzialità inquinanti in zone scoperte deve essere evitata in assoluto. Malgrado l'invito da parte dell'ASL BA/4 formalizzato con nota n.2441 del 15/11/2004, codesta ditta nulla ha fatto per rimuovere l'inconveniente, provvedendo alla installazione di idonea copertura dei piazzali ove sono stoccate le materie prime o, in alternativa, spostando le stesse all'interno dei capannoni, come anche rilevato dall'ARPA Puglia, settore chimico ambientale con nota n.2141 del 04/11/2004. L'inconveniente non può essere ulteriormente tollerato, temendosi danno alla salute pubblica da inquinamento ambientale. Pertando, invito e diffodo la ditta SAPA a sospendere con decorrenza immediata l'attività, fino al ripristino delle autorizzazioni scadute e all'adeguamento dell'impianto alle prescrizioni indicate dalla ASL Ba4 con note .591 del 22/12/2003 e n.2441 del 15/11/2004. La ASL BA/4, che legge per conoscenza, è pregata di pronunciarsi sulla proroga."

- L'11 ottobre 2005 la ASL con nota prot. n.1848 indirizzata al Sindaco e alla SAPA, fa presente che la ditta non ha ancora ottemperato alle prescrizioni contenute nel Decreto di Industria insalubre n.32 del 14/01/2004, ormai scaduto. Inoltre, la ASL invita l'azienda, pena la revoca del Decreto di Industria Insalubre:
1) all'installazione di idoneo impianto di abbattimento dei fumi rivenienti dal forno essiccatore;
2) allo stoccaggio del "compost" e dei prodotti compostabili all'interno dei capannoni presenti nel sito;
3) ad ogni altro accorgimento e condizione di esercizio necessaria alla tutela dell'ambiente fisico esterno ed alla salute dei Cittadini esposti.


- Il 12 ottobre 2005 i Carabinieri del N.O.E. arrestano il gestore dell’impianto Michele Attolico e Antonio Zoccolillo, proprietario della “Telesia Service Sas”, un’azienda di trasporti della provincia di Avellino.


Prima che intervenisse la dichiarazione di fallimento, viene disposto il sequestro penale del patrimonio aziendale, ai sensi degli artt. 321 c.p.p. e 240 c.p., in relazione al delitto di cui all'art. 53 bis D.Lgs 5/2/1997, n.22.

- Il 7 marzo 2006 il Comando dei Carabinieri del N.O.E. chiede al sig. Michele Attolico, proprietario della ditta, e alle autorità competenti, incluso il Comune di Adelfia, di realizzare un piano di bonifica dell'area interessata.

- Il 26 febbraio 2007 con sentenza n.21 il Tribunale di Bari nomina come Curatore Fallimentare l’Avv. Emmanuele Virgintino, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari.

- Il 27 luglio 2007 l’Avv. Emmanuele Virgintino scrive a Comune di Adelfia, Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia, Assessorato all’Ecologia della Provincia di Bari, ARPA Puglia, Carabinieri del NOE di Bari e Ministero dell’Ambiente, comunicando che:
1) Le analisi chimiche condotte dal CTU Dott. Vincenzo Musolino sui fanghi evidenziano una
contaminazione non trascurabile di metalli pesanti; le analisi batteriologiche non evidenziano al momento situazioni di contaminazione di agenti patogeni;
il percolato presente sul piazzale è contaminato dalla salmonella e, pertanto, deve essere considerato rifiuto pericoloso; il liquido rossastro presente nella cisterna emana un olezzo talmente sgradevole da rendere impossibile l'avvicinarsi alla vasca senza mezzi di protezione;
2) Il CTU ha individuato tutte le situazioni di rischio presenti nel compendio aziendale anche con riferimento ai suoli confinanti, tutti coltivati;
3) Il CTU ha altresì indicato i criteri per la messa in sicurezza dei luoghi, anche alla luce della necessità urgente di accertare il recapito finale delle acque meteoriche e derivanti dallo scolo dei cumuli di fango;
4) La Curatela non dispone delle somme occorrenti per la messa in sicurezza dei luoghi e per lo smaltimento di tutti i rifiuti pericolosi e speciali presenti nel complesso aziendale della società fallita;
5) In data odierna, al sottoscritto è stato notificato il decreto di revoca del sequestro preventivo dell'opificio;
6) E' stata consegnata al Curatore copia della nota del 7/3/2006 dei Carabinieri del NOE di Bari;
7) Il sottoscritto ritiene opportuno sollecitare l'intervento del Comune di Adelfia, della Provincia di Bari, della Regione Puglia, dell'ARPA Puglia e del Ministero dell'Ambiente per la bonifica dei luoghi affinchè, nell'ambito delle rispettive competenze, pongano in essere tutto quanto necesario a mettere in sicurezza i luoghi, attraverso lo smaltimento dei rifiuti pericolosi.
La relazione viene acquisita dal Comune di Adelfia con nota prot. n. 9884 del 31/07/2007.

- Il 21 marzo 2008 con nota n.2001 l'Assessorato all'Ecologia della Regione - Settore Gestione Rifiuti e Bonifiche - scrive a Sindaco del Comune di Adelfia, Curatore Fallimentare,  Assessorato all'Ambiente della Provincia di Bari, ARPA - Direzione Regionale di Bari, ASL Bari - Servizio Igiene Pubblica, Ministero dell'Ambiente e Comando dei Carabinieri del N.O.E. di Bari. Vi si legge: "...poiché ad oggi non risulta che il soggetto responsabile della contaminazione nonché proprietario del sito, né altri soggetti abbiano provveduto direttamente agli adempimenti relativi alla bonifica dei siti contaminati (art. 250 DLgs 152/2006), si voglia, con l'urgenza del caso, anche al fine di fornire adeguata risposta al Ministero dell'Ambiente, procedere d'ufficio agli interventi di cui all'art. 242 del DLgs 152/2006".

- Il 2 aprile 2008 il Comune di Adelfia risponde alla sollecitazione dell’Assessorato all’Ecologia della Regione del 21 marzo 2008 scrivendo che il Comune "non dispone dei finanziamenti per far fronte alle ingenti operazioni concorrenti per la bonifica del sito [...] Per quanto sopra si fa istanza alla Regione Puglia, settore competente, di provvedere alla bonifica di che trattasi" (nota prot. n. 4469 del 02/04/2008).

- Il 4 luglio 2008 il sindaco di Adelfia, scrive al Curatore Fallimentare, al Dott. Nitti Renato Sotituto Procuratore del Tribunale di Bari, alla Regione Puglia, alla Provincia di Bari, all'ARPA e all'ASL in merito alla richiesta del 2/4/2008, che "la richiesta è rimasta ad oggi inevasa" e, invita il Curatore "a procedere alla vendita dell'immobile con obbligo a carico dell'acquirente di procedere alla bonifica del sito. In difetto questo Ente procederà per le vie legali a tutela della salute pubblica". (nota prot. n. 9282 del 04/07/2008).

- Il 9 settembre 2008 nella relazione prot. n. 12072 il Settore Tecnico del Comune di Adelfia "ha quantificato in euro 300.000,00 la spesa necessaria per la esecuzione di tutte le operazioni necessarie alla rimozione, al trasporto ed al conferimento in autorizzata discarica del materiale tossico depositato presso l'azienda SAPA".

- Il 20 febbraio 2009 l’Avv. Emmanuele Virgintino scrive a Comune di Adelfia, Dott. Nitti Renato Sostituto Procuratore del Tribunale di Bari, Regione Puglia, Provincia di Bari, ARPA, ASL, Ministero dell'Ambiente, Carabinieri del NOE di Bari e Comando Stazione dei Carabinieri di Adelfia: "Faccio seguito alle mie precedenti comunicazioni per tornare a sollecitare tutti gli organi e gli enti a tanto preposti affinché, nell'ambito delle rispettive competenze, provvedano a mettere in sicurezza il sito attraverso lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, in ottemperanza agli previsti dalla normativa vigente. Nel contempo comunico che sono in corso le operazioni peritali per la stima del valore dell'immobile e per la quantificazione del costo dello smaltimento dei rifiuti da parte del CTU Ing. Vincenzo Sassanelli".

La relazione viene acquisita dal Comune di Adelfia con nota prot. n.2610 del 23/02/2009.


- Il 2 marzo 2009 la Regione Puglia comunica a Comune di Adelfia, Curatore, Sostituto Procuratore del Tribunale di Bari, Provincia di Bari, ARPA, ASL, Ministero dell'Ambiente, Carabinieri del NOE di Bari, e Comando Stazione dei Carabinieri di Adelfia che "lo scrivente ha già sollecitato il Comune di Adelfia alla presentazione di un Piano di Caratterizzazione. Tale richiesta risulta di particolare rilevanza in quanto è propedeutica, sia all'avvio delle procedure definite dalle norme vigenti, sia anche al fine della quantificazione delle risorse che, più volte, anche per le vie brevi, questa Regione ha assunto l'impegno ad assicurare, salvo la possibilità della stessa Regione ad insinuarsi nella procedura fallimentare in corso. Pertanto, nel prendere atto delle operazioni peritali in corso, si richiama l'urgenza di acquisire il Piano di Caratterizzazione, assicurando la tempestività degli adempimenti posti in capo allo scrivente".


- Il 6 aprile 2009 il Sindaco con nota prot. n. 4927, scrive alla Regione Puglia e al Curatore:
1) che la richiesta alla Regione Puglia fatta con nota n.4469 del 2/4/2008 "è rimasta ad oggi inevasa";

2)  di aver "invitato il Curatore a procedere alla vendita dell'immobile con obbligo a carico dell'acquirente di procedere alla bonifica. rinnova l’ invito alla Regione Puglia di finanziare la bonifica del sito. Protrebbe essere la soluzione dell'annoso problema";
3) che "il tecnico comunale ha quantificato in € 300.000,00 la spesa occorrente per la bonifica del sito"(nota prot. n. 4927 del 06/04/2009);

3) che "il procedimento di presentazione di un piano di caratterizzazione fa capo al responsabile dell'inquinamento, ex art. 242 D.Lgs 152/2006 e per esso al Curatore Fallimentare";
3) che "si sollecita la Regione a finanziare la spesa per la bonifica del sito, ivi compresa quella per la redazione del piano di caratterizzazione".

- Il 27 aprile 2009 connota prot. n. 5865 il Sindaco scrive a Regione Puglia, Curatore, Dott. Nitti Renato Sostituto Procuratore del Tribunale di Bari, Provincia di Bari, ARPA, ASL, Ministero dell'Ambiente, Comando dei Carabinieri del NOE di Bari e Comando Stazione dei Carabinieri di Adelfia: "L'alienazione dell'immobile con l'onere di bonifica a carico dell'acquirente pare condivisa dalla curatela come suoluzione ottimale. La curatela promuova l'intento mediante avviso pubblico per richiamare l'attenzione di eventuali acquirenti. Sollecito iniziative e interventi risolutivi a breve. L'area ex SAPA è sito inquinato. Ho ragione di temere danni gravi alla popolazione residente e al territorio. Norifico agli organi in indirizzo il danno temuto con obbligo di garanzia per i danni eventuali."

- Il 19 maggio 2009 il Curatore Fallimentare scrive a Comune di Adelfia, Regione Puglia, Dott. Nitti Renato Sostituto Procuratore del Tribunale di Bari, Provincia di Bari, ARPA, ASL, Ministero dell'Ambiente, Comando dei Carabinieri del NOE di Bari e Comando Stazione dei Carabinieri di Adelfia: "[...]la curatela non può procedere alla vendita dei beni immobili prima che siano depositate le perizie redatte dai consulenti nominati dal G.D. Tengo altresì, a sottolineare che la curatela ha denunziato la situazione del sito e la necessità urgente della bonifica a tutti gli organi competenti sin dal 27/07/2007, data di revoca del sequestro preventivo disposta dal GUP di Bari".

- Il 26 maggio 2009, La Regione Puglia con Delibera G.R. n. 917 prevede la redazione da parte delle Aree Vaste di un primo piano stralcio del piano strategico a cui destinare € 340.000,00 dei fondi FESR 2007-2013 distribuiti nelle linee da 1 a 5 tra cui figura la linea 2.5 Rifiuti e Bonifiche.

- Nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 127 del 19 agosto 2009, "Piano Regionale delle Bonifiche", alla voce "Siti segnalati dalle Province" viene inserito l'intervento "Messa in sicurezza sito ex SAPA".

- Il 21 gennaio 2010 con nota prot. 1038, il Comune di Adelfia scrive al Curatore: "Questo ente presenterà progetto di bonifica del sito inquinato SAPA a mezzo del piano strategico BA2015. A tal fine, ove possibile, sono a pregarla di far recapitare a questo ente, possibilmente a mezzo fax, copia della stima del costo di smaltimento dei rifiuti eseguita dal CTU Ing. Vincenzo Sassanelli."

- Il 26 gennaio 2010 il Curatore scrive al Comune di Adelfia e all'Avv. Vittorio Triggiani: "Vi comunico che il CTU Ing. Vincenzo Sassanelli ha eseguito la stima dell'immobile acquisito al fallimento mentre all'Avv. Vittorio Triggiani è stato affidato l'incarico di consulente della curatela per il procedimento amministrativo volto ad ottenere la disponibilità dei fondi da parte della Regione Puglia e l'intervento dell'ARPA per la rimozione dei rifiuti e la bonifica del sito e pertanto prego il Collega Triggiani [...] di tenere informato il Signor Sindaco del Comune di Adelfia sullo stato della procedura avviata presso la Regione Puglia".
La relazione viene acquisita dal Comune di Adelfia con nota prot. n.1352 del 27/01/2010.


- Il 26 aprile 2010 con delibera della giunta comunale n. 62  il Comune di Adelfia approva la scheda di progetto di bonifica del sito ex SAPA e richiede al Piano Strategico Terra di Bari l’importo di € 570.000,00 (€ 70.000,00 per la caratterizzazione ed € 500.000,00 per la bonifica) ai fini dell’ intervento di bonifica dell’ex SAPA a valere sui fondi "PO FESR 2007-2013, linea 2.5 Rifiuti e Bonifiche".

- Il 31 maggio 2010, nella nota prot. n. 137221 dell'Assessorato al Piano Strategico del Comune di Bari con oggetto "PO FESR 2007-2013 - Programma stralcio Linea di intevento 2.5 - Procedure negoziate di Area Vasta" viene evidenziato che la proposta progettuale del Comune di Adelfia (messa in sicurezza del sito ex SAPA) per l'importo di € 570.000,00 era carente delle informazioni progettuali tecniche ed economiche per stabilire la coerenza dell'intervento con previsione dell'azione 2.5.4.

- Il 15 giugno 2010, nel Verbale della Riunione con il Responsabile della linea di intervento 2.5 con i soggetti capofila dell'area vasta "Metropoli Terra di Bari si legge: "Per quanto riguarda la proposta progettuale del Comune di Adelfia (messa in sicurezza del sito SAPA), viene richiesto il finanziamento per l'esecuzione della rimozione di rifiuti abbancati, previa caratterizzazione degli stessi per un importo lavori stimato in € 570.000,00. Il responsabile di Linea ed il rappresentante dell'Ufficio Bonifica sottolineano che la proposta di intervento è carente delle informazioni progettuali minime per stabilire la coerenza dell'intervento con le previsione dell'azione 2.5.4, sebbene si possa intuire che trattasi di interventi di MISF, definiti tra le tipologia indicate nell'All.3 alla parte IV del D.Lgs 152/06, quali la rimozione di rifiuti ammassati in superficie. Si chiede che l'Area Vasta presenti una scheda progettuale per l'intervento in questione corredata da ulteriori informazioni tecniche (tipologia e quantità dirifiuti da rimuovere, presenza di vasche contenenti sostanze pericolose etc...) ed economiche (presentazione del Quadro economico di progetto per la definizione dell'importo complessivo dell'intervento e non solo dell'importo dei lavori)."

- Il 6 luglio 2010, con Delibera Commissariale n.20, il Commissario Straordinario Dott. Vittorio Lapolla, nominato con DPR del 21/06/2010 per la provvisoria gestione del Comune di Adelfia, provvedendo a trasmettere i provvedimenti contenenti i dati informativi richiesti, approva e trasmette gli allegati contenenti i dati (relazione tecnica e quadro economico dell'intervento e sostenibilità finanziaria) per la messa in sicurezza del sito inquinato ex SAPA.

- Il 9 luglio 2010 il Comune di Adelfia trasmette la Delibera n.20 del 6/7/2010, e la scheda progettuale al Comune di Bari e alla Regione Puglia.

- Il 28 dicembre 2010, attraverso la delibera di giunta n. 3012, recante in oggetto "PO FESR 2007-2013 - linea 2.5 “Interventi di miglioramento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati”. Integrazione delibere di G.R. n. 2683, 2685, 2686, 2688, 2690, 2691 del 28 dicembre 2009 e n. 9 del 15 gennaio 2010. Individuazione progetti Programmi stralcio Aree Vaste", la Regione Puglia stanzia 30.000.000,00 euro per “interventi di miglioramento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati”. Tra i Comuni interessati dal finanziamento vi è anche Adelfia, che riceve 570.000,00 € per “la bonifica del sito inquinato ex Sapa”.

- Il 27 gennaio 2011 con la Determinazione Dirigenziale - Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica n.8, la Regione Puglia impegna la somma di 570.000,00 euro in favore dell’Amministrazione Comunale di Adelfia per la “bonifica del sito ex Sapa”.


- Il 22 febbraio 2011 la Regione Puglia comunica al Comune di Adelfia l'impegno dei fondi richiesti (nota prot. n. 2731 del 22/02/2011).

- Il 3 maggio 2011, la Regione Puglia comunica al Comune di Adelfia: "Considerato che il progetto di Bonifica e Messa in sicurezza permanente dell'Opificio ex Ditta "SAPA Srl" è stato ammesso a finanziamento per un importo complessivo pari ad € 570.000,00 [...] al fine di convocare apposita Conferenza di Servizi per autorizzare, prioritariamente, il Piano di Caratterizzazione con eventuali prescrizioni integrative, visto che tale "autorizzazione regionale costituisce assenso per tutte le opere connesse alla caratterizzazione", si richiama l'attenzione sulla necessità di scindere il suddetto progetto in:
- progetto di: Caratterizzazione dell'Opificio ex Ditta "SAPA Srl";

- progetto di: Bonifica e Messa in sicurezza permanente dell'Opificio ex Ditta "SAPA Srl".
Al fine di consentire allo scrivente Ufgficio di preparare le istruttorie di competenza, si chiede a Codesto ente, di trasmettere urgentemente i quadri economici dei due interventi, così come sopra menzionato e di procedere, in tempi brevi, all'affidamento dell'incarico per il "Servizio di Caratterizzazione", in modo da trasmettere, alla Segreteria Tecnica - Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica, il Piano di caratterizzazione [...] per la relativa approvazione."
  

- Il 22 luglio 2011, nell’ambito del P.O. 2007 – 2013 – Asse II – Linea di intervento 2.5 “Interventi di miglioramento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati” si sottoscrive il “Disciplinare regolante i rapporti tra Regione Puglia e Comune di Adelfia per la realizzazione della “Caratterizzazione del sito ex ditta “Sapa s.r.l.”, quale attività prodromica all'esecuzione delle attività di bonifica in senso stretto.

- Il 30 dicembre 2011, con la determinazione gestionale del Comune di Adelfia n. 1469 viene indetta procedura aperta per l’affidamento di Servizi di ingegneria inerenti la redazione del piano di caratterizzazione ambientale del sito “EX SAPA, nonché inerenti, in via opzionale, la progettazione definitiva, esecutiva, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione d.lgs. n. 81 del 2008, la direzione lavori, la misura e contabilità", con termine ultimo per la presentazione delle offerte fissato al 27 febbraio 2012, ore 12:00.

- Il 27 febbraio 2012, con determinazione gestionale n. 266, viene prorogato il termine ultimo per la presentazione delle offerte al 30 marzo 2012, ore 12:00.


- Il 30 marzo 2012 scade il termine per la presentazione delle offerte. Le offerte pervenute non vengono mai visionate dagli Uffici competenti e restano chiuse in un cassetto.

- La notte tra il 16 e il 17 giugno 2012, per natura ancora incerta, diversi cumuli di rifiuti giacenti presso lo stabilimento “ex SAPA" prendono fuoco. L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco estingue le fiamme superficiali, ma le sostanze presenti nei cumuli continuano ad ardere nello strato sub-superficiale. Tali combustioni provocano ingenti emissioni di fumo che, spinto dal vento, raggiunge il centro abitato di Adelfia. Ne consegue che, per diverse ore della giornata e in particolare in quelle notturne, i cittadini di Adelfia sono costretti a non scendere per strada e a chiudere le finestre delle proprie abitazioni per evitare di respirare il cattivo odore derivante dalle combustioni. Diversi cittadini, verosimilmente a causa di questi odori, lamentano bruciore agli occhi, bruciore di gola e mal di testa, oltre al fatto che l’odore è in irrespirabile.

                                        

                                 
- Il 19 giugno 2012 il Sindaco di Adelfia Vito Antonio Antonacci convoca un incontro urgente al quale prendono parte un ispettore dei VV.FF., il capo settore dell'UTC del Comune di Adelfia, il Curatore Fallimentare della SAPA, il responsabile della ASL di Adelfia, il comandante dei Carabinieri di Adelfia, il comandante della Polizia Urbana di Adelfia, il direttore scientifico dell'ARPA Puglia. Dal primo confronto pomeridiano si ritiene di richiamare sul posto i vigili del fuoco al fine di un intervento puntuale sui focolai persistenti ed in particolare su una massa di 50 metri cubi circa che risulta essere la più insidiosa. La riunione prosegue sui luoghi e dopo un primo consulto con il capo squadra VV.FF., si rende necessario l'intervento di un escavatore per procedere al c.d. smassamento. Alle 20:40 il focolaio principale viene domato. A questo punto si stende apposito verbale di ricognizione, nel quale si legge: “...le emissioni di fumo appaiono poco dense [...] tali emissioni, allo stato, non rappresentano un potenziale rischio per la popolazione dell'abitato di Adelfia”. All'interno dell'area della società Dilella Invest, adiacente lo stabilimento, viene posizionato un campionatore di aria, per misurarne la qualità.

-
Il 25 giugno 2012 alle 10.30 circa, l'Assessore Regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro effettua un sopralluogo alla ex Sapa. Il dott. Nicastro ribadisce l'attenzione della Regione al problema e la volontà di volerlo risolvere. Allo scopo ha convoca un tavolo tecnico per il 29 giugno 2012.

- Il 27 giugno 2012 il Sindaco di Adelfia convoca in via d’urgenza una Conferenza di Servizi, alla quale partecipano Prefettura di Bari, Regione Puglia, Provincia di Bari, Agenzia Regionale per l’Ambiente, ASL, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Protezione Civile e ARPA; la  Conferenza rimanda gli adempimenti conseguenti e necessari ad un successivo incontro.
Durante la Conferenza,
l’ARPA rende noto il risultato delle prime analisi effettuate sull’aria appena fuori il sito inquinato, dalle quali risulta un livello di diossine/furani (PCDDF/F)  pari a 804 fg/mc. Tali valori ritrovati superano di 7 volte il valore medio consentito (120 fg/mc) e di 2 volte quello massimo (400 fg/mc).

- Il
28 giugno 2012 il Sindaco di Adelfia firma l’Ordinanza n.19, con la quale ordina l’abbandono delle aree circostanti il sito entro 24 ore, disponendo l'interdizione delle stesse fino a quando non saranno intervenute le condizioni per la revoca della stessa Ordinanza.

- Il 29 giugno 2012 si tiene un tavolo tecnico presso la Regione Puglia – Ufficio Rifiuti e Bonifiche, cui partecipano Regione Puglia, Provincia di Bari, Agenzia Regionale per l’Ambiente e ASL,  nel quale viene stabilito:
- che la Regione Puglia converta il finanziamento previsto per la bonifica di 570.000 euro, destinandolo, per la parte occorrente, alla messa in sicurezza del sito, lasciando fermo l’impegno a finanziare le ulteriori fasi;
- che il Comune di Adelfia provveda ad attivare le procedure di messa in sicurezza ed in particolare lo smassamento, il raffreddamento e la caratterizzazione dei cumuli.

I Vigili del Fuoco e i tecnici dell'ARPA confermano la rilevante pericolosità delle sostanze andate in combustione, così come descritto nel rapporto di prova prot. n. 12463 del 29 giugno 2012.

- Il 2 luglio 2012 in forza di una convenzione ARPA - Guardia di Finanza, viene effettuato un volo speciale sul sito con strumentazione tecnica per rilevare l'entità dell'estensione dei focolai. Viene rilevato che tutti i cumuli sono ancora ardenti.

- Il 3 luglio 2012 alle ore 19:00 si svolge un Consiglio Comunale straordinario nel piazzale del Municipio, nel quale il Sindaco di Adelfia illustra ai cittadini la situazione del problema SAPA.
Durante il Consiglio, il Sindaco afferma che il costo della bonifica ammonterebbe a circa 2.000.000,00 euro, secondo le stime.
Il Consiglio si chiude con l’approvazione dell’ordine del giorno, qui sintetizzato:
- Richiesta alla Regione Puglia di sostenere economicamente l’azione di bonifica, poiché lo stanziamento di 570.000,00 euro risulta insufficiente;
- Richiesta alla Provincia di Bari di provvedere a quanto ritenuto di sua competenza;
- Richiesta al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Adelfia di:
   - sollecitare gli Enti preposti affinché provvedano ad espletare ogni adempimento necessario;
   - avanzare formale richiesta alla Curatela Fallimentare di compiere ogni atto necessario al fine di
      rimuovere ogni fattore di rischio di nuovi incendi;
   - procedere alla messa in sicurezza d’emergenza del sito;
   - avviare notifica agli enti preposti e alla Curatela Fallimentare affinché procedano al reperimento
      delle risorse utili e necessarie per giungere alla bonifica definitiva del sito;
- Richiesta a tutti gli enti preposti di:
   - monitorare progressivamente e continuamente tutto il territorio urbano ed extraurbano di Adelfia, nell’attesa della caratterizzazione;
   - informare e rendere partecipe costantemente la cittadinanza circa l’evoluzione della vicenda, gli esiti di rilevamenti e analisi sullo stato d’inquinamento del luogo, compiuti e da compiere.
- Richiesta al Prefetto di Bari di coordinare il tavolo fra gli enti preposti all’attivazione delle pertinenti procedure di bonifica del sito inquinato: ASL Bari, ARPA Puglia, Comune di Adelfia, Provincia di Bari, Curatela Fallimentare, Vigili del Fuoco.


- Il 7 luglio 2012 la Provincia di Bari scrive all'ARPA Puglia chiedendo "l'esecuzione di una indagine sulle matrici suolo ed acque sotterranee, interessate da eventuale contaminazione anche dalle sostanze già rilevate e riportate nel rapporto di prova n.AR 2156 2012, al fine di appurare lo stato di qualità ambientale, e anche meglio definire le misure urgenti di messa in sicurezza dell'area in questione." Si legge ancora: "Si precisa che, previa approvazione del piano di indagine, le relative spese saranno addebitate alla Provincia di Bari che successivamente provvederà ad effettuare le relative azioni di rivalsa nei confronti dei proprietari o altri soggetti responsabili, come per legge. Si resta in attesa di urgente riscontro della presente, condiserata la pericolosità per la salute pubblica delle emissioni accertate in sede di controllo da codesta Agenzia".


- Il 12 luglio 2012, il Sindaco di Adelfia convoca una riunione di coordinamento per l'aggiornamento delle condizioni ambientali e sanitarie sull'emergenza Sapa tra Sindaco di Adelfia, ASL e ARPA. Nella riunione si procede ad esaminare i valori del nuovo campionamento eseguito sul sito dall'ARPA e si discute di adottare nuovi provvedimenti in materia igienico-sanitaria. La riunione si conclude il 16 luglio 2012. Nel verbale si legge: "ARPA ribadisce quanto verbalizzato nel corso della riunione di coordinamento del 12/07/2012 e cioè che la revoca (dell'ordinanza n. 19 del 28 giugno 2012) sia possibile in assenza di nuovi processi di combustione. La ASL prende atto di quanto comunicato da ARPA in particolare circa gli ultimi rapporti di prove attestanti livelli accettabili delle diossine [...]; conseguentemente si conviene sulla revoca dell'ordinanza sindacale emessa con l'impegno da parte dell'organo di vigilanza (Polizia Municipale) di monitorare in maniera diretta eventuali nuovi processi di combustione". 

- Il 16 luglio 2012 la Regione Puglia, con una lettera inviata al Comune di Adelfia prot. n. 4708 stabilisce le fasi per le opere di "Messa in sicurezza di emergenza del sito Ex Sapa" nel seguente modo:
1) "Smassamento e raffreddamento dei cumuli giacenti all'interno dello stabilimento";
2) "Caratterizzazione cumuli secondo le norme UNI 10802";
3) "Rimozione e destinazione a smaltimento e/o recupero dei cumuli".

Si legge ancora: "Tutto ciò premesso, si revoca il Disciplinare sottoscritto in data 22/07/2011 riferito all'intervento di "Caratterizzazione del sito ex SAPA" e si convoca per il giorno 17 luglio alle ore 9:30 presso il Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica, il Sindaco o un suo delegato o il Responsabile del procedimento [...] per la firma del nuovo Disciplinare in attuazione dell'intervento "MISE del sito ex SAPA di importo pari a € 570.000,00."

- Il 17 luglio 2012 l'
ing. Ronzino dell'UTC del comune di Adelfia, su invito del dott. Campobasso, dirigente dell'Ufficio Bonifiche della Regione Puglia, sottoscrive il nuovo disciplinare regolante i rapporti tra Regione Puglia e Comune di Adelfia per l'attuazione dell'intervento di Messa in sicurezza di emergenza del sito ex ditta “Sapa s.r.l. per l'utilizzo dei 570.000 euro per la messa in sicurezza d'emergenza del sito.
Il Sindaco di Adelfia afferma:
"Da domani, siamo operativi per il predisporre il relativo piano di intervento finalizzato allo smassamento e al raffreddamento dei residui cumuli "fumanti".

- Il 18 luglio 2012, il Sindaco di Adelfia, tramite l'Ordinanza n. 22, revoca l'Ordinanza n. 19 del 28 giugno e incarica il Comando di Polizia Municipale di monitorare in maniera diretta eventuali nuovi processi di combustione.

- Il 23 luglio 2012 vengono resi pubblici sul sito del Comune di Adelfia i risultati parziali (per la precisione soltanto la pagina 1 su 4 totali) di due campionamenti effettuati dall'ARPA, più precisamente il rilevamento che ha portato all'Ordinanza n. 19 del 28 giugno 2012 e il rilevamento che ha portato all'Ordinanza n. 22 del 18 luglio 2012.

- Il 24 luglio 2012, con la Determinazione  n. 819, il Comune di Adelfia revoca la procedura di gara indetta con Determinazione gestionale n. 1469 del 30 dicembre 2011 e autorizza il Settore Economico-Finanziario a disimpegnare l’impegno di spesa per 71.728,80, assunto con la determinazione gestionale n.1469 del 30 dicembre 2011.

- Il 25 luglio 2012, con la Determinazione n. 822, recante in oggetto “Affidamento di servizi di “Progettazione, coordinamento della sicurezza in fare di progettazione ed esecuzione, direzione dei lavori, misura e contabilità, e attività connesse e correlate, dei lavori di smassamento e raffreddamento dei cumuli giacenti all’interno dello stabilimento ex Sapa”, il Comune di Adelfia affida il servizio professionale in oggetto alla società ECO LOGICA SRL con sede in Bari, Corso De Gasperi, 258, con l’esplicita condizione che lo schema di progetto da sottoporre al parere di ARPA sia consegnato entro il 14 agosto 2012. L’offerta trasmessa dalla società corrisponde ad un importo pari a 19.660,00 euro + IVA e CNPAIA. Il costo totale per il Comune è di € 24.740,14.


- Il 26 luglio 2012, attraverso la Delibera di Giunta n. 96, viene conferito incarico legale all'Avv. Giovanni Spinelli, con studio in Adelfia alla via Ponte n.23, per:
- l'insinuazione al passivo fallimentare della Sapa s.r.l. al fine di rendere deducibile ogni impiego di risorse pubbliche utili per la bonifica del sito;

- promuovere nell'ambito della suddetta procedura legale, ogni azione necessaria per rappresentare e difendere tutti gli interessi della Pubblica Amministrazione, anche in relazione ad una eventuale richiesta di risarcimento del danno per inquinamento ambientale della cittadina Adelfiese.

- Il 27 luglio 2012, con nota prot. n. 14172, il Comune autorizza la ECO LOGICA ad effettuare il rilievo piano altimetrico dei cumuli mediante Laser Scan Terrestre per un importo pare ad € 3800,00 + IVA.

- L'11 agosto 2012 il Sindaco di Adelfia scrive sulla sua pagina Facebook: "Sulla vicenda Sapa, non è più tempo delle parole, ma dell'azione costante ed incisiva. Tra qualche giorno il progetto ed il piano operativo della messa in sicurezza d'emergenza sarà depositato presso la sede comunale. Il 20 agosto verrà valutato ed approvato dal tavolo tecnico e, finalmente, potrà individuarsi la ditta specializzata per dar inizio ai lavori che porranno fine agli odiosissimi odori e fumi. Qualche giorno fa, abbiamo conferito incarico legale affinché ogni centesimo speso in queste operazioni e, più in generale, nella bonifica del sito, possa essere recuperato in danno della procedura fallimentare. Non solo, abbiamo dato mandato di verificare l'esistenza di un danno ambientale maturato in questi anni e, se accertato, agire per il suo risarcimento, somma che mi piacerebbe destinare alla creazione di un enorme parco/bosco attrezzato in grado di compensare i nostri polmoni e la qualità della nostra vita mortificata in questi anni."

- Il 13 agosto 2012, con nota prot. n. 14877, la società ECO LOGICA SRL deposita il progetto per le opere correlate alla fase di "Smassamento e raffreddamento dei cumuli giacenti all'interno dello Stabilimento".

- Il 15 agosto 2012 il Sindaco di Adelfia scrive sulla sua pagina Facebook: "Nei tempi prestabiliti, la società specializzata in progettazione di bonifiche ambientali incaricata dal comune ha depositato l'elaborato, che è stato oggetto di discussione del tavolo tecnico tenutosi nella giornata di ieri. Ora, rimaniamo in attesa che gli enti preposti esprimano il loro parere, in particolare lo SPESAL, che si occupa di prevenzione dei rischi sui posti di lavoro e che, nel caso specifico, dovrà verificare che il progetto abbia tenuto conto di tutte le precauzioni necessarie a tutelare l'incolumità di chi materialmente opererà sul sito. Ho chiesto di fare il possibile affinché le valutazioni si concludano non oltre il prossimo 10 settembre. Dopo quella data, se i pareri saranno favorevoli, il Comune potrà finalmente avviare le procedure di gara per l'appalto dei lavori. Intanto l'ARPA ha reso noti gli esiti delle analisi effettuate sull'ultimo campionamento d'aria, che confermano quelli precedenti.Tuttavia ho richiesto che il monitoraggio prosegua fino a quando il problema non sarà risolto definitivamente."

- Il 20 agosto 2012 si svolge una conferenza di servizi tra Comune di Adelfia e gli altri Enti. Viene consegnato ad ARPA e ASL il progetto di "Lavori di messa in sicurezza di emergenza dello stabilimento Ex Sapa - FASE 1: smassamento cumuli".


- Il 28 agosto 2012 vengono pubblicati sul sito del Comune di Adelfia i risultati di ulteriori rilevamenti ARPA, dai quali risulta un innalzamento dei valori di diossine/furani (PCDDF/F) a 375 fg/mc, rispetto ai 339 fg/mc delle precedenti analisi rese note ai cittadini.

- Il 28 agosto 2012 il Comune di Adelfia, con nota prot. n.15298 convoca una conferenza di servizi per il 10 settembre 2012 con Regione Puglia, ASL, ARPA, Curatore, Provincia di Bari, Vigili del Fuoco di Bari e ECO LOGICA Srl.

- Il 4 settembre 2012 la Regione Puglia scrive al Comune di Adelfia comunicando che "Il progetto presentato riguarda la Fase 1 relativa allo "smassamento cumuli", non assoggettato al parere dell'Ufficio scrivente se non per gli aspetti che riguardano la conformità dei contenuti del progetto elaborato con quanto definito a valle dei tavoli tecnici svolti".

- Il 7 settembre 2012 la ASL risponde alla Convocazione di conferenza inviata dal Comune di Adelfia con nota prot. n.15298, restituendo la documentazione relativa ai lavori di smassamento dei cumuli e comunicando che "il Servizio scrivente si riserva di effettuare successivamente le verifiche ispettive".
La lettera viene acquisita dal Comune di Adelfia con nota prot. n.15919.


- Il 10 settembre 2012 la Provincia di Bari comunica che "per sopraggiunti impegni istituzionali non sarà possibile partecipare ai lavori della Conferenza".
La lettera viene acquisita dal Comune di Adelfia con nota prot. n.15955.

- Il 10 settembre 2012 si svolge una conferenza di servizi tra Comune di Adelfia e gli altri Enti.Emerge la necessità di operare sinergicamente le fasi 1) e 2), oltreché la necessità di apportare talune variazioni al progetto consegnato in data 13 agosto 2012.

-
L'11 settembre 2012 il Sindaco di Adelfia scrive sulla sua pagina Facebook: "Ritengo importante farvi sapere che, come previsto, nell'incontro tenutosi nella mattinata di ieri ARPA e ASL si
sono espressi favorevolmente sul progetto di messa in sicurezza che avevamo presentato il 21 agosto scorso, mentre Regione, SPESAL e VV.FF. hanno dato assenso alla procedura. Manca solo il parere della Provincia di Bari (assente alla conferenza) che, per il tramite dell'ing. Luisi, ci assicura verrà reso domattina. Subito dopo potremo avviare le procedure di gara per l'affidamento dei lavori. Posso pertanto prudentemente ipotizzare che nel termine di venti giorni si potrà di fatto cantierizzare il sito. Per ridurre il più possibile i tempi di definitiva risoluzione, ci siamo anche adoperati per accorpare alla fase di messa in sicurezza quella di caratterizzazione dei rifiuti, quest'ultima necessaria per poter passare alla terza fase ossia quella di bonifica per rimozione."


- Il 13 settembre 2012 il Sindaco di Adelfia scrive sulla sua pagina Facebook: "Ultim'ora SAPA: la ASL modifica il suo parere. Certo, a ciascuno il suo mestiere e la sue responsabilità, ma sono molto sorpreso e colpito da questa novità - di cui vi riferirò i dettagli a breve e con più calma - che rischia di ritardare le opere di messa in sicurezza già programmate. Cercherò chiarezza e certezza, per evitare che il confronto fra gli enti produca il solito pantano all'italiana. Vi aggiorno."

Questo il testo della lettere inviata dall'ASL al Sindaco il 13 settembre 2012:
"Letto il verbale della Conferenza di Servizio del 10/09/2012, tenutasi presso la sede Comunale di Adelfia, evidentemente a carattere esclusivamente istruttorio vista l'assenza dei rappresentanti degli altri Enti invitati (Provincia, Regione, Vigili del Fuoco), alla luce di quanto emerso nel corso della stessa Conferenza ed a seguito di valutazioni effettuate dallo scrivente Servizio, si è pervenuti alle seguenti conclusioni.
In primis non si ritiene conforme alle norme di sicurezza procedere allo "smassamento" di rifiuti di cui è già nota la matrice organica e per i quali è già avviato il processo termofilo di biodegradazione, in quanto la presenza di aria potrebbe ulteriormente fungere da agente catalizzatore; inoltre in certi strati interrati di rifiuti potrebbero essere presenti ed attivi processi di fermentazione anaerobica con formazione di vaste e pericolose sacche di metano che possono innescare ulteriori incendi come, si ritiene, è avvenuto fino ad oggi.
Qualunque intervento nel senso indicato dal progetto non solo non garantisce alcun risultato in ordine alla interdizione di focolai futuri, ma potrebbe comportare la formazione di sacche di biogas che possono detonare in presenza di inneschi; a parte le inevitabili effusioni di esalazioni moleste, che potrebbero creare notevoli disturbi alla popolazione interessata.
Visto il presunto accertabile potere calorifero insito in tali tipi di rifiuto, si ritiene, quale soluzione più rapida, a tutela della Salute Pubblica, che gli stessi siano immediatamente rimossi, caricandoli su appositi camion "a vasca" dotati di copertura ermetica e trasportati al più vicino inceneritore, in ossequio a quanto esplicitamente previsto dall'Art. 239 co. 2 , lettera a - Titolo V del D.Lgs 152/2006.
Tutto ciò, ovviamente, presuppone dei campionamenti della massa di rifiuti al fine di determinare il reale potere calorifero ed il contenuto di ceneri, per poter consentire al gestore dell'inceneritore di accertarne l'accettabilità e, ovviamente, determinare il costo dello smaltimento.
Non si ritiene, in questa fase l'intervento proposto, in alcun modo risolutivo del problema, se non, addirittura, peggiorativo.
Solo allorché sia avvenuto il ripristino dello stato dei luoghi a seguito della esportazione dei rifiuti ivi depositati, potrà procedersi ad un campionamento casuale del suolo per stabilire l'eventuale superamento dei Valori Soglia al di sopra dei quali sussiste l'obbligo di bonifica e, quindi, propedeuticamente alla fase formale di Caratterizzazione.
Per tutto quanto precede si ritiene completamente inutile entrare nel merito di progettazioni estemporanee."

La lettera viene acquisita dal Comune di Adelfia con nota prot. n.16276

- Il 14 settembre 2012 il Sindaco di Adelfia, con nota prot. n.16392, invia una lettera alla Regione Puglia, comunicando, in merito alla lettera ricevuta dalla ASL il giorno prima: "E' evidente, pertanto, che siamo di fronte ad un disconoscimento delle determinazioni tecniche assunte che necessita, alla presenza della stessa ASL, di un pronto ed immediato chiarimento in sede di tavolo tecnico, del quale, con la presente, si chiede una celere nuova convocazione".

- Il 14 settembre 2012 il Sindaco di Adelfia scrive sulla sua pagina Facebook: "SAPA: vi spiego gli ultimi accadimenti. Il 29 giugno 2012 nel corso del tavolo tecnico tenutosi presso gli uffici regionali, tutti gli enti intervenuti, fra cui la ASL, indicavano un percorso chiaro da seguire previa sottoscrizione di nuovo disciplinare, avvenuta il 17 luglio scorso, e individuavano la soluzione del problema in tre fasi ben distinte:
1) Smassamento e Raffreddamento dei cumuli
2) Caratterizzazione del rifiuto

3) Rimozione dei cumuli
La ASL, presente anche alle successive conferenze convocate, ha sempre condiviso il percorso tecnico definito e da ultimo il 10 settembre si è espressa favorevolmente anche sul progetto predisposto dal Comune. A distanza di 48 ore, ha trasmesso una missiva sulla quale non esprimo giudizi tecnici, non avendone le competenze, ma, in qualità di Sindaco, esprimo tutto il rammarico rispetto ad un impazzimento procedimentale, poiché la nota afferma il contrario di quanto sostenuto fino a qualche giorno prima, ossia che “non si ritiene conforme alle norme di sicurezza procedere allo “smassamento” e che “non si ritiene, in questa fase, l'intervento proposto in alcun modo risolutivo del problema se non, addirittura, peggiorativo”.
Non so cosa pensare, ragione per cui oggi ho già richiesto formalmente alla Regione Puglia la convocazione urgente di un nuovo tavolo, affinché le divergenze di opinione tecniche non strangolino le aspettative di soluzione di questo problema, che finalmente si intravedevano. Spero, e presserò perché ciò avvenga, che entro la prossima settimana la Regione convochi il tavolo, al quale siederà anche la ASL e che i tecnici definiscano presto e con chiarezza il procedimento che si intende seguire. Come sempre, vi terrò informati.
"


- Il 17 settembre 2012 la Provincia di Bari scrive al Comune di Adelfia, comunicando che lo stesso Ente "esprime parere favorevole al progetto presentato, ritenendolo in linea con le risultanze del tavolo tecnico tenutosi [...] in data 29/06/2012." La lettera continua con: "si raccomanda il rispetto del cronoprogramma come definito nell'elaborato "R1" del progetto e si invita codesto Ente a comunicare la data di avvio delle operazioni, nonché a tenere informato questo Servizio, con cadenza mensile, sullo stato di avanzamento dei lavori."

- Il 18 settembre 2012 il Sindaco di Adelfia scrive sulla sua pagina Facebook: "È giunto ieri mattina anche il parere scritto della Provincia di Bari, già ottenuto verbalmente la scorsa settimana, favorevole al progetto in quanto conforme alle decisioni condivise in sede di tavolo tecnico del 29/6 u.s. Se da una parte si tratta di un'ulteriore conferma che quanto è stato fatto fino a questo momento è stato concordato con gli enti competenti, dall'altra aumenta la necessità di chiarire la posizione assunta dalla ASL. Tuttavia è ormai chiaro che solo un nuovo tavolo tecnico potrà chiarire la situazione. Resto fiducioso e determinato allo stesso tempo."

- Il 20 settembre 2012 il Comune di Adelfia convoca, con nota prot. n.16763 una nuova conferenza di servizi con Regione Puglia, ASL, ARPA, Curatore, Provincia, Vigili del Fuoco e ECO LOGICA Srl, fissata per il 27 settembre 2012.

- Il 20 settembre 2012 il Sindaco di Adelfia scrive sulla sua pagina Facebook: "Convocazione conferenza SAPA fissata per giovedì 27 settembre p.v. ore 10. Questi due giorni li ho passati in giro per uffici degli enti invitati. Speriamo sia la volta buona e che la tecnica faccia chiarezza, ma sia chiaro "il cerino" non resterà in mano al Sindaco...costi quel che costi...."

- Il 27 settembre 2012 il Sindaco di Adelfia scrive sulla sua pagina Facebook: "Aggiornamento SAPA. Buone notizie.
Come programmato, questa mattina si è tenuta la conferenza tecnica, che si è conclusa con parere favorevole all'unanimità con il recepimento di alcune prescrizioni. In particolare:
1) potenziamento delle barriere per odori e polveri;
2) misure di sicurezza per la raccolta delle acque impiegate per il raffreddamento.
Confermato anche il parere favorevole all'ac
corpamento delle fasi 1 e 2: durante le operazioni di smassamento i depositi saranno caratterizzati e ricomposti in 10 cumuli. Siamo usciti dall'empasse e per questo esprimo soddisfazione e gratitudine a tutti i rappresentanti degli enti intervenuti, inclusa la Prefettura autorevolmente rappresentata dal dott. Mario Volpe, tutti artefici di un lavoro encomiabile. Ancora una volta azzardo con cautela un inizio dei lavori entro 15 giorni.
"

A seguito della conferenza sorge la necessità di apportare variazioni al progetto consegnato in data 13 agosto 2012 dalla società ECO LOGICA SRL. 

- Il 3 ottobre 2012, con prot. n. 17749, il Settore Assetto del Territorio del Comune di Adelfia chiede alla società ECO LOGICA SRL di adeguare gli elaborati progettuali alle prescrizioni disposte dalle conferenze tenutesi nei giorni precedenti. Chiede, inoltre, una offerta economica alla ECO LOGICA per la redazione del piano della fase 2) "Caratterizzazione cumuli secondo le norme UNI 10802".

- Il 4 ottobre 2012, con prot. n. 17797, la ECO LOGICA trasmette offerta tecnico-economica per la redazione del piano per la Caratterizzazione per un importo di € 9.100,00 + CNPAIA e IVA.

- L'11 ottobre 2012, con nota prot. n. 18316, la società ECO LOGICA SRL presenta gli elaborati progettuali richiesti.

- Il 12 ottobre 2012 si procede, in contraddittorio con la società ECO LOGICA SRL, nella persona del progettista e direttore tecnico, Ing. Massimo Guido, alla validazione del progetto come da verbale di validazione prot. n.18408.


- Il 12 ottobre 2012, con Determina n. 1113 recante in oggetto: "Progetto di messa in sicurezza di emergenza del sito ex sapa fasi 1 e 2; smassamento e raffreddamento dei cumuli giacenti all'interno dello stabilimento, caratterizzazione cumuli secondo le norme UNI 10802. Determinazione a contrarre",
1) Si procede per l'affidamento dei lavori in oggetto, adottando il criterio del prezzo più basso, determinato sull'importo dei lavori posto a base di gara, dovendosi procedere a stipulare "a corpo" il relativo contratto;
2) Si approva l'elenco delle ditte da invitare alla procedura negoziata così come desunte dal Casellario delle imprese dell'Avcp;
3) Si approva lo schema di lettera di invito (allegato alla determina), contenente i criteri da porre a base dell'offerta;
4) Si approvano gli elaborati del progetto esecutivo rimodulato dalla società ECO LOGICA SRL;
5) Si conferma il quadro economico dell'importo complessivo di € 319.000,00.
6) Si dispone il versamento di € 225,00 all'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

Quadro economico approvato:


- Il 12 ottobre 2012 il Sindaco di Adelfia scrive sulla sua pagina Facebook: "Depositate le integrazioni progettuali, come promesso, questa mattina sono già state trasmesse le lettere di invito alle ditte, che dovranno presentare le loro offerte entro il 24 ottobre. Il giorno successivo le stesse saranno esaminate e potremo conoscere la ditta aggiudicataria. I lavori, quindi, potrebbero iniziare entro fine ottobre. Durante le operazioni di messa in sicurezza, tuttavia, si presume che alla riduzione di diossina potrebbe corrispondere un aumento di odori molesti. Stiamo pertanto valutando l'opportunità di avviare i lavori prima della festa patronale. Peraltro quest'anno cadendo i festeggiamenti nel fine settimana ci aspettiamo la presenza di molti pellegrini. Non sarebbe una bella accoglienza. Come sempre vi terrò aggiornati."

- Il 26 ottobre 2012 la gara per l'assegnazione dei lavori di smassamento e messa in sicurezza viene aggiudicata provvisoriamente alla società T.ECO.M. Srl di Bari. L'aggiudicazione è provvisoria in quanto, come si può leggere nel disciplinare di gara, è subordinata a:
1) Accertamento dell'assenza di condizioni ostative relativamente alla disciplina vigente in materia di contrasto alla criminalità organizzata;
2
) Accertamento della regolarità contributiva mediante acquisizione del DURC;
3) Approvazione del verbale di gara e dell'aggiudicazione
.
Con il provvedimento di cui al punto 3, oppure al trascorrere di 30 giorni senza che siano assunti provvedimenti negativi o sospensivi, l'aggiudicazione diviene definitiva.



-Il 12 novembre 2012 il Sindaco di Adelfia scrive s
ulla sua pagina Facebook: "Stiamo procedendo secondo quanto programmato. Domani vi fornirò maggiori dettagli. Del considerevole impegno, tutt'altro che allegro, che la festa ha richiesto non ho fatto mistero, anzi. Posso però altresì assicurare che certamente essa non ha rallentato le procedure per l'avvio dei lavori di messa in sicurezza della SAPA che,al contrario, hanno continuato a fare il loro corso. La ragione per cui ancora il sito non è cantierizzato sta negli adempimenti del responsabile del procedimento: ing. Ronzino. Lo stesso infatti, vista la particolare delicatezza delle opere, ha ritenuto di non procedere alla sottoscrizione del contratto e quindi alla consegna dei lavori, prima di aver ottenuto da tutti gli enti competenti (Tribunale, Camera di Commercio, INPS-INAIL) la documentazione originale attestante l'assoluta regolarità della ditta aggiudicataria. Abbiamo ricevuto tutte le certificazioni (regolari) ad eccezione del DURC. Tutto quanto di nostra competenza è stato fatto nei tempi prefissati, tuttavia non ci è consentito entrare in procedure assolutamente legittime, necessarie e dunque condivisibili che riguardano responsabilità altrui. Detto questo, continuo ad assicurare a tutti che non intendo abbassare la guardia e che l'ing. Ronzino mi ha garantito che verificata anche la regolarità del DURC il cantiere sarà avviato."

- Il 16 novembre 2012 con Determina n. 1289 viene affidato alla ECO LOGICA SRL l'incarico di redigere un piano per la "Caratterizzazione dei cumuli secondo le norme UNI 10802" per un importo di € 9.100,00 più CNPAIA e IVA. Il costo totale per il Comune è di € 11.451,44.

- Il 20 novembre 2012 con Determina n. 1296 viene:
1) Approvato il verbale di aggiudicazione provvisoria;
2) Approvato il quadro economico rideterminato;
3) Aggiudicata definitivamente la gara dei lavori di "Messa in sicurezza di emergenza del sito "Ex SAPA", fasi 1 e 2: "Smassamento e raffreddamento dei cumuli giacenti all'interno dello stabilimento", "Caratterizzazione cumuli secondo le norme UNI 10802" all'impresa T.ECO.M Srl di Bari;
 

Quadro economico rideterminato:



- Il 26 novembre 2012 il Sindaco di Adelfia scrive sulla sua pagina Facebook: "Aggiornamento SAPA
Dopo aver correttamente concluso l'intero iter procedimentale, questa mattina l'ingegner Ronzino ha ufficializzato che giovedì 29 saranno avviati i lavori per la messa in sicurezza del sito ex SAPA.
Domani, intanto, mi recherò personalmente in Regione per occuparmi della fase 3.
Continuiamo a seguire insieme l'evolversi della vicenda."


- Il 29 novembre 2012 vengono consegnati i lavori di messa in sicurezza del sito.

- Il 30 novembre 2012 si svolgono delle conferenze di servizi, nelle quali emerge la necessità di integrare il sistema di aspirazione dei liquami con degli argini amovibili e del materiale assorbente. 

- Il 3 dicembre 2012 iniziano effettivamente i lavori di messa in sicurezza del sito.

- Il 4 dicembre 2012 va in onda su Striscia la Notizia un servizio girato sabato 1 dicembre: LINK

- Il 5 dicembre 2012 anche Antenna Sud ne parla: LINK

- Il 6 dicembre 2012 Antenna Sud riprende l'argomento: LINK

- L'11 dicembre 2012, con Determina n. 1412, viene liquidata alla società ECO LOGICA la somma di € 12.370,07, a seguito dell'incarico conferito con Determina n. 822 del 25/07/2012. Viene disposto che il residuo di € 12.370,00 (per il totale di € 24.740,14) resti impegnato per la liquidazione delle ulteriori prestazioni da rendersi da parte della ECO LOGICA.

- Il 12 dicembre 2012, con Determina n. 1420,  il Comune impegna la somma di € 4.598,00 occorrente per il rilievo piano altimetrico dei cumuli di macerie giacenti all'interno dello stabilimento, mediante Laser Scan Terrestre.

- Il 12 dicembre 2012, con nota prot. n. 21862, il direttore dei lavori, Ing. Antonella Lomoro, propone al Comune la redazione di perizia di veriante finalizzata al miglioramento dell'opera e delle sue funzionalità.

- Il 13 dicembre 2012, con nota prot. n. 21863, il Comune autorizza la compilazione e la stesura degli atti di variante.

- Il 14 dicembre 2012, con nota prot. n. 21875, il direttore dei lavori, Ing. Antonella Lomoro, trasmette l'"Atto di sottomissione e Verbale concordamento nuovi prezzi".

- Il 14 dicembre 2012, con email acclarata al prot. n. 22109 del 18 dicembre 2012, ha trasmesso il piano di campionamento corredato di capitolato speciale d'appalto, elenco prezzi-computo metrico estimativo, rilievo fotografico e scheda offerta.

- Il 17 dicembre 2012 va in onda un servizio su Striscia la notizia, nel quale si parla ancora del problema: LINK

- Il 18 dicembre 2012, con Determina n. 1469,  vengono affidate all'Ing. Franco Giuffrida, con studio in via Ulisse 57, Aci Catena (CT), le attività connesse alla rendicontazione e al monitoraggio dei lavori in oggetto indicati attraverso il sistema di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale MIRWEB, per i lavori di "Messa in sicurezza di emergenza del sito "Ex SAPA", fasi 1 e 2: "Smassamento e raffreddamento dei cumuli giacenti all'interno dello stabilimento", "Caratterizzazione cumuli secondo le norme UNI 10802". Si provvede alla copertura dell'importo per l'esecuzione del servizio, stabilito in € 1.923,07 + CNPAIA e IVA (per un totale di € 2420,00), che verrà liquidato subordinatamente all'incasso da parte del Comune dell'erogazione della Regione Puglia.

- Il 18 dicembre 2012, con Determina n. 1471, viene approvata la perizia di variante e viene approvato il quadro economico rideterminato.

Quadro economico rideterminato:



- Il 20 dicembre 2012, il Comune impegna la somma di € 12.741,00 per l'azione di insinuazione al passivo fallimentare della Sapa s.r.l., affidata all'avv. Spinelli.

- Il 21 dicembre 2012, con lettera prot. n. 22332, il Comune chiede un'offerta alla società Ambientale SRL, con sede in Lecce, V.le Gran Bretagna 9, per l'esecuzione delle analisi chimiche del materiale presente all'interno del sito ex Sapa.

- Il 9 gennaio 2013, a seguito delle richieste di cittadini sul prolungato stop del lavori di messa in sicurezza, il Sindaco comunica che ci sono dei ritardi sull'arrivo di macchinari, ed aggiunge che i lavori dovrebbero partire la settimana successiva. Lo stesso giorno si è svolta una conferenza di servizi in Regione, in attesa di una riunione tecnica stabilita per venerdì 11 gennaio.

- L'11 gennaio, con Determina n. 34, il Comune autorizza la spesa di € 3.771,87 per:
l'acquisto di doghe in legno, la fornitura di dispositivi di emergenza e barriere mobili per il controllo ed il contenimento di sversamenti di liquidi, la tenuta e l'aggiornamento di un registro sui consumi d'acqua e la rimozione di materiale contenente amianto.

- Il 15 gennaio 2013, con Determina n. 43:
1) Vengono affidati i servizi per l'esecuzione delle analisi chimiche alla Ambientale SRL per € 30.396,88 + IVA in € 6.383,34 in uno € 36.780,22.
2) Vengono approvati a) il Piano di campionamento; b) il Capitolato Speciale di Appalto; c) Elenco Prezzi - Computo Metrico Estimativo; d) Documentazione fotografica.
3) Viene approvato il quadro economico aggiornato.
4) Viene assunto impegno di spesa di € 36.780,22 per i lavori di cui al punto 1).

Quadro economico aggiornato:



- Il 22 gennaio 2013, con Determina n. 68 vengono affidati servizi di comunicazione ed informazione alla ditta Cota Comunicazione per un costo totale di € 6.655,00.
Il programma di comunicazione ed informazione consiste in:
- Progettazione grafica di un opuscolo;
- Stampa di 1000 opuscoli;
- Progettazione e realizzazione di un sito web dinamico;
- Progettazione e realizzazione di 4 poster;
- Stampa di 16 poster;
- Redazione di materiale di comunicazione, acquisizione documentazione fotografica, acquisizione dati su monitoraggio e controlli.

- Nella settimana del 21-27 gennaio 2013 iniziano le operazioni di smassamento e raffreddamento dei cumuli e le operazioni di deposito dei cumuli smassati e raffreddati.

- Il 28 gennaio 2013 inizia il campionamento per la caratterizzazione dei cumuli.

- Il 28 febbraio 2013 si concludono le operazioni di smassamento e di raffreddamento, essendo completata la formazione di tutti i 20 cumuli.

- Il 1 marzo 2013 terminano le operazioni di campionamento.

- Il 14 marzo 2013 terminano le operazioni di copertura dei cumuli con teli in plastica.

- Il 17 marzo 2013 i teli in plastica vengono divelti dal forte vento, lasciando i cumuli nuovamente scoperti.

- Il 20 maggio 2013 iniziano nuovamente i lavori di copertura dei cumuli, con modalità diversa e più sicura.

- Il 22 maggio 2013 termina la nuova copertura.

- Il 27 maggio 2013 avviene la chiusura dei lavori della Fase 1 e della Fase 2 della "Messa in sicurezza d'emergenza".

- Il 9 giugno va in onda un nuovo servizio su Striscia la Notizia: LINK

- Il 4 luglio 2013 la Regione Puglia, con DGR n. 1244, ammette il Comune di Adelfia al finanziamento per i lavori di bonifica del sito, stanziando 2.630.150,00 €.

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La raccolta dei documenti e delle informazioni che trovate in questa pagina è stata lunga e complicata, per questo vi chiedo di fare riferimento a questo blog nel caso in cui vogliate riprodurre anche parzialmente questo dossier su un altro sito o su qualsiasi altro mezzo di comunicazione.

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