Conoscere verso quale strada ci stiamo incanalando può aiutare nella individuazione di politiche efficaci in grado di correggere alcune distorsioni in atto.
Partiamo dalla popolazione residente. Nel 2042, la popolazione adelfiese dovrebbe aggirarsi intorno alle 19.000 unità.
La crescita presuntiva, per decennio è di circa 3,4%, ossia a una media dello 0,34% annuo. Insomma fra 30 anni la nostra comunità, con molta probabilità sarà interamente assorbita dall'area metropolitana del capoluogo, diventando una frazione di fatto. Sarà compito della politica locale riuscire ad evitare che la nostra comunità diventi sostanzialmente un quartiere dormitorio, spogliato di ogni propria connotazione sociale e culturale.

Ma passiamo a un'altra proiezione interessante. Ossia la composizione per fascia di età. Già nel corso degli ultimi 10 anni si è visto un ribaltamento delle forze in gioco. Se nel 2002 gli under 14 superavano gli over 65 in un rapporto di 14,5% a 17%, nel 2013 i dati si sono completamente invertiti.

Terminiamo con i dati di proiezione della popolazione straniera residente ad Adelfia. I dati, sono in crescita e se nel 2013 gli stranieri non raggiungevano il 2% della popolazione totale, nel 2042 più di un adelfiese su 4 sarà straniero o figlio di seconda generazione.
Un dato che già in molte parti d'Italia è stato quasi raggiunto. A Brescia il 24% dei residenti è straniero già oggi. Questo ultimo dato mette in luce che ci stiamo avviando verso una società multietnica, parola inflazionata ma che merita un'analisi approfondita. Su 19.000 adelfiesi, 5.000 saranno stranieri e saranno anche proporzionalmente la parte più giovane della popolazione, mentre gli italiani quella con un età media più avanzata.
Questo comporterà due elementi fondamentali e che la politica dovrà essere in grado di affrontare. Politiche di integrazione serie e mirate, ma cosa ancora più importante una visione realmente laica della società.

Sono convinto che solo rispettando oggi il credo di tutti, si potrà pretendere lo stesso trattamento quando le forze in gioco saranno cambiate (o potrebbero essere cambiate).
Antonio Di Gilio
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